17-10-2021

L'identità del Don Alfonso 1890 e un Ernesto Iaccarino in grandissima forma

Giochi precisi di tecnica, gusto e innovazione cui si aggiunge il valore umano: vien da pensare che la bella Italia sia ancora nelle sue province, nelle tante frazioni fra campagna e mare

Ernesto Iaccarino, chef del mitico Don Alfonso 189

Ernesto Iaccarino, chef del mitico Don Alfonso 1890 a Sant’Agata sui Due Golfi (Napoli)

Pochi luoghi sanno offrire una esperienza così totale e intensa come il Don Alfonso 1890 a Sant’Agata sui Due Golfi (Napoli), pur mantenendo l’idea di essere in una casa, ospiti di una famiglia con una sua convinzione di accoglienza. Gli Iaccarino questo modo di essere ce l’hanno proprio dentro: sono così, niente forzature. I formalismi vengono attenuati dalla spontaneità di ognuno di loro. Diciamo pure che la gente della costa di Sorrento mantiene da sempre questi comportamenti distintivi, e loro su questi tratti propri e identitari portano avanti una lunga storia di eccellenza e di piacere. Anzi, per essere più precisi: intorno all’idea del piacere orbita un progetto dinamico e complesso che va dall'ospitalità affiliata a Relais & Châteaux, una delle più rinomate al mondo, alla scuola di cucina, all’azienda agricola Le Peracciole, al ristorante che rimane l’attività trainante.

Qui troviamo un Ernesto Iaccarino in grande forma, con i nuovi piatti; viene subito da pensare che si sia del tutto emancipato dall’imponenza di cotanto padre. Ora è Ernesto a emergere in totale libertà di espressione, confermandosi in un gioco preciso di tecnica, gusto, innovazione cui si aggiunge quel valore umano di chi sa mettere entusiasmo su ogni cosa, seducendo puntualmente l’ospite. Lui e i suoi sono viaggiatori del mondo da sempre, con numerose aperture del brand Don Alfonso in diversi Paesi, sempre con successo, preservando quella leggerezza e disponibilità verso gli altri che ha sicuramente una notevole importanza.

Il Don Alfonso 1890

Il Don Alfonso 1890

Arrivando in questo piccolissimo borgo, Sant’Agata sui Due Golfi, tra le alte colline che fanno da spina dorsale alla costa di Sorrento, viene da pensare che la bella Italia si racchiuda ancora tra le sue province, nelle frazioni fra campagna e mare, lungo strette strade e tortuose, in luoghi dove ci si incontra in piazza e si parla il dialetto e dove la concretezza unita alla passione mantengono viva l’identità. Ci vuole poi una mente illuminata che accenda il faro su questo grande contenitore di valori attirando viaggiatori e turisti e invogliando a fare impresa.

È andata così da queste parti: la luce l’hanno accesa gli Iaccarino e continua a illuminare.

Orto biologico di Punta Campanella con gelato di gelsomino

Orto biologico di Punta Campanella con gelato di gelsomino

L’Orto biologico di Punta Campanella con gelato di gelsomino dà il benvenuto ed è per noi quello che più di tutti imprime la convinzione che lo chef sia in piena armonia e sinergia con sé stesso e con la cucina. Vuole essere un elogio ai prodotti dell’orto di famiglia, dove ogni elemento vegetale viene esaltato con una tecnica precisa che rimane però in secondo piano, mostra discrezione senza mai prevalere sul gusto e sull’insieme del piatto.

Gelato di anguilla con fettuccella alla rosa canina

Gelato di anguilla con fettuccella alla rosa canina

Non si può poi fare a meno, nella sequenza della degustazione, del cult di Ernesto, il Gelato di anguilla con fettuccella alla rosa canina, gustoso e estremamente raffinato.

Bottoni di seppia

Bottoni di seppia

Sull’onda energica dell’innovazione colpiscono i Bottoni di seppia ripieni di pescato del giorno su brodo di zucca piccante e salsa di carote allo zenzero: niente acqua e farina, è proprio la seppia a fare da contenitore a ricotta, pesce crudo e zeste di limone. Favoloso!

Cernia ai sentori di vaniglia e limone con zabaione di colatura di alici

Cernia ai sentori di vaniglia e limone con zabaione di colatura di alici

Inseguendo il forte legame con il mare ritroviamo un'altra idea luminosa, la Cernia ai sentori di vaniglia e limone con zabaione di colatura di alici, elegante nella delicatezza dei sapori e precisa nell’esecuzione.

Paccheri cacio, pepe, scorfano e spinaci

Paccheri cacio, pepe, scorfano e spinaci

Non può mancare la pasta dalla vicina Gragnano: Paccheri cacio, pepe, scorfano e spinaci.

Cappello del prete marinato con spezie orientali

Cappello del prete marinato con spezie orientali

Il Cappello del prete marinato con spezie orientali, accompagnato da mostarda di arance al wasabi e crema di nocciole di Giffoni e polvere di borragine punta a sapori classici e alla golosità piena, mettendo insieme l’esperienza maturata ormai da diversi anni in Cina. Iaccarino è maestro nella cottura delle carni e la sua proposta richiama aromi che rievocano il piacere del viaggio attraverso l'utilizzo di alcuni prodotti del territorio.

Pesche, amarene, yogurt e latte di mandorla

Pesche, amarene, yogurt e latte di mandorla

Chiude il dessert delicatissimo, quasi etereo, dedicato alle pesche del proprio orto: Pesche, amarene, yogurt e latte di mandorla.


Dall'Italia

Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose

a cura di

Marina Alaimo

nata a Napoli, è giornalista, sommelier e degustatrice Onaf, oltre che di vini ovviamente. Wine & food writer

Consulta tutti gli articoli dell'autore