11-09-2021

Acqua Restaurant, gustosa novità a Olgiate Olona, nel varesotto

Davide Possoni e Andrea Marcella sono gli artefici di un'insegna che unisce convivialità e ristorazione contemporanea. In cucina, il giovane Alessandro Menoncin

I due soci fondatori di Acqua, Davide Possoni e A

I due soci fondatori di AcquaDavide Possoni e Andrea Marcella

A metà giugno, a Olgiate Olona (Varese), ha aperto il nuovo ristorante Acqua, che si trova a pochi metri da un altro locale, lo storico Ma.Ri.Na della famiglia Possoni, aperto dal patron Pino nel 1973. Ha ricevuto la stella nel 1997, mantenendola per 25 anni. Il figlio Davide, fino a pochi mesi fa sommelier del ristorante di famiglia, ha deciso di aprire un'insegna tutta sua, insieme al socio e amico Andrea Marcella, ed è così nato Acqua, bella novità ristorativa per la provincia di Varese.

Il ristorante si trova all’interno di una nuova e moderna struttura che ricorda la forma di una nave, ed è arredato con gusto, grazie all'impiego di materiali naturali, quali legno, pietra e acciaio. L’impianto rigoroso ed eclettico degli spazi è sviluppato come una serie armonica di ambienti, concepiti per creare un percorso sensoriale avvolgente, ispirato alle sensazioni trasmesse da scenari marini. L’obiettivo è avvolgere l’ospite in un luogo nuovo, accogliente e discreto: un involucro minimale dove elementi naturali, luci funzionali e dettagli di arredo disegnano la cornice ideale per abbandonarsi alla convivialità.

La struttura che ospita Acqua

La struttura che ospita Acqua

Lo scopo dei fondatori è quello di trovare nuove forme per interpretare la ristorazione contemporanea, oltre a quello di valorizzare e mettere al centro di tutto l'esperienza dell'ospite, definendo vere e proprie esperienze multi-sensoriali attraverso la selezione di materie prime, ricette e tecniche di preparazione, ricercate cantine.

Lo spazio dove sono accolti gli ospiti è caratterizzato da una teca bioclimatica, visibile da molteplici ambienti grazie alle pareti di vetro, all’interno della quale vive un pezzo di giungla, concepita per infondere alle diverse zone una vitale varietà nel corso delle stagioni.

La sala

La sala

La Secret Room permette di condividere tutto quanto Acqua sa offrire, con il comfort di un ingresso discreto e riservato per selezionati ospiti. Un “ristorante nel ristorante”, creato per immergersi in un appuntamento speciale, senza distrazioni, gustando solo il meglio di una cena speciale. E' disponibile anche uno Chef’s, dove cenare significa respirare l’atmosfera della cucina, estendendo l’esperienza della cena.

Andrea Marcella è un fermo sostenitore del lavoro di squadra, si è impegnato a lungo nel creare un gruppo di aziende specializzate nei servizi di alta ristorazione, capace di raggiungere obiettivi sempre più ambiziosi nella gestione di Lounge Bar esclusivi. Davide Possoni condivide la volontà di coniugare un nuovo modello di ristorazione con la valorizzazione dell’antica arte del fare sentire a casa ogni avventore. Il suo obiettivo è dare continuità ad un’idea di ospitalità sempre più raffinata, coerente con i valori di genuinità, autenticità e passione.

L’executive chef in cucina è invece Alessandro Menoncin, classe 1988, con un bagaglio di esperienze che vanno dall’Antica Corte PallavicinaGordon Ramsay, dal Bulgari Hotel di Londra al Rivea di Alain Ducasse. L’ultima esperienza a Londra, durata 3 anni, da Hélène Darroze al Connaught Hotel, alla quale è seguito uno stage con lo chef Gaston Acurio al suo ristorante Astrid y Gaston a Lima. Dal 2016 è stato invece executive chef al Bianca Maria Palace in piazza 5 Giornate a Milano e poi anche executive chef al ristorante Arabesque in zona San Babila, sempre a Milano.

Davide Possoni è anche il Restaurant Manager del ristorante ed è coadiuvato in sala dal suo braccio destro, Alessandro Farioli, che vanta diverse esperienze internazionali tra le quali spicca quella al Waterside Inn (3 stelle Michelin) sotto la guida di Diego Masciaga

Lo chef Alessandro Menoncin

Lo chef Alessandro Menoncin

Il ristorante propone due diversi menu degustazione, il primo da 5 portate a 110 euro, al quale si può abbinare la degustazione vini al calice a 40 euro e il secondo da 7 portate a 140 euro (60 euro in più per il wine pairing). L’offerta è completata da piatti alla carta con la scelta tra 5 antipasti crudi, 5 antipasti caldi, 5 primi piatti, 5 secondi piatti e infine 5 dessert a 15 euro l’uno.

Mi sono affidato a un menu degustazione a mano libera con abbinamento vini al calice e questi sono piatti e vini che ho provato.

Aperitivi: Cialda di riso soffiato al carbone vegetale, maionese di polpo, limone candito - Bonbon di bavarese di bufala, pomodori confit e olio al basilico
Come primo vino in abbinamento mi viene versato un calice di Bellavista Alma Non Dosato Grand Cuvée.

Benvenuto: Tartare di mazzancolle su salsa di pomodori e fragole e pepe d'acqua giapponese
Il benvenuto della cucina consiste invece in una freschissima tartare di mazzancolle su salsa di pomodori e fragole e pepe d’acqua giapponese che controbilancia la dolcezza degli altri elementi.

Composizione di crostacei crudi: Scampo marinato con salsa nage al curry e mela - Gambero rosso, riduzione di arancia e zafferano e la sua testa fritta 
Il primo piatto del menu degustazione è la composizione di crostacei crudi. La qualità della materia prima è eccezionale e viene esaltata al meglio con pochi e dosati elementi. 
Con questo piatto, un calice di Riesling alsaziano, lo Schlossberg Domaine Weinbach Flaler 2018 che accompagnerà anche i prossimi due piatti.

Aragostella del Mediterraneo con polvere di capperi, insalata di mango e gelato al cocco e pepe
Anche l’aragostella cruda è di primissima qualità ed è condita solo con una polvere di capperi che le conferisce la giusta sapidità e viene accompagnata da un’insalata di mango e da un gelato al cocco e pepe che si abbinano perfettamente al gusto delicato dell’aragosta.

Sashimi di tonno con leche de tigre Nikkei e mais choclo soffiato
Un altro piatto di pesce crudo di altissima qualità. Il sashimi di tonno si scioglie quasi in bocca e viene condito con leche de tigre Nikkei e con sopra il mais choclo soffiato che aggiunge la parte croccante.

Ceviche classico peruviano di tonno e ricciola
Lo chef, ricordando quanto appreso da Gaston Acurio a Lima, ha voluto farmi provare il ceviche classico peruviano alla Astrid y Gaston, utilizzando il tonno e la ricciola. Mi ha sicuramente fatto rivivere il mio viaggio in Perù con il sapore deciso. In abbinamento una vera e propria chicca, la Vitovska di Vodopivec annata 2011 che accompagnerà anche i prossimi tre piatti.

Manzo tataki con salsa teriyaki e joux al tartufo
Il primo piatto di carne è un eccellente tataki di manzo che viene servito con una salsa teriyaki e un joux al tartufo. La carne è di qualità e cotta perfettamente e la salsa teriyaki e il joux al tartufo non sono invadenti ma esaltano il gusto della carne.

Animella di vitello in tempura con crema di patate ratte, limone e liquirizia
La saporita animella di vitello in tempura (croccante e leggera) viene accompagnata da un purè di patate ratte (che mi ha ricordato quello di Joel Robuchon), limone e liquirizia.

Gnocchi di patate, crema di fave, vongole e bottarga
Il primo piatto di pasta consiste in gnocchi di patate che vengono serviti con una delicata crema di fave, vongole e bottarga, ad aggiungere la giusta sapidità al piatto.

Risotto al profumo di 'nduja, battuto di gamberi rossi di Mazzara e bisque
Il risotto era cotto perfettamente al dente e aveva un gusto deciso, dato sia dalla ‘nduja calabrese che dalla bisque di gamberi, con la dolcezza del battuto di gamberi a bilanciare il piatto.
Questa volta mi viene versato un calice di Chardonnay Bourgogne Côte d’Or François Mikulski 2018 che accompagnerà anche i prossimi due piatti.

Rana pescatrice cotta al rosa, verdure di stagione e joux di pesce
Il primo dei secondi è una delicata rana pescatrice cotta al rosa e servita con verdure di stagione e con un joux delicato di pesce.

Rombo arrostito, beurre blanc ai porcini fermentati e olio al prezzemolo
Il secondo piatto principale di pesce è il rombo arrostito, molto tenero, condito con beurre blanc ai porcini fermentati e con un fresco olio al prezzemolo.

Pancia di maialino da latte cotta a bassa temperatura, gel di mela verde e salsa al gin
Il piatto principale di carne è invece una pancia di maialino cotta a bassa temperatura che risulta davvero tenerissima e gustosa e con la pelle croccante e saporita. Il gel di mela verde e la salsa al gin completano perfettamente il piatto. Con questo piatto mi versano un calice di rosso molisano Tintilia Di Majo Norante 2018.

Finta pesca (pesca melba rivisitata)
È il momento del dessert: il primo è un dessert scenografico, bellissimo da vedere, ma anche molto buono e delicato.
Per accompagnare i tre dessert mi servono un calice di Muffato della Sala Antinori 2013.

Zuppetta di albicocche, melissa al limone, cacao e gelato alla nocciola
Il secondo dessert è invece una fresca zuppetta di albicocche che viene accompagnata da una melissa al limone, cacao e un cremosissimo gelato alla nocciola.

Uovo di zabaione con frutti di bosco e gelato alla crema
Sono un amante dello zabaione e questo è veramente un ottimo dessert, molto goloso, ottimo anche il gelato alla crema.

Acqua Restaurant
Via F. Corridoni, 1
Olgiate Olona (Varese)
+39.351.7302292
Chiuso tutto il martedì e a pranzo da lunedì a sabato


Dall'Italia

Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose

a cura di

Alan Jones

Classe 1971, cittadino britannico e sloveno, cresciuto in Ticino nella Svizzera italiana, lavora in banca da quasi due decenni. Le sue grandi passioni sono la buona cucina, i vini e i viaggi. Si è appassionato di cibo dieci anni fa seguendo i primi programmi in tv di Gordon Ramsay e ha iniziato a girare prima in Italia e poi anche in Europa e nel resto del mondo alla scoperta dei migliori ristoranti. Così, da cliente assiduo, condivide le sue osservazioni e suoi entusiasmi con i lettori di Identità Golose. Un buon piatto deve sempre riuscire ad emozionarlo, perché la cucina, come tante altre forme d’arte, è emozione

Consulta tutti gli articoli dell'autore