Roberto Okabe
Pizza in pala con pancetta stufata trentina, mozzarella di bufala, basilico e origanodi Renato Bosco
Zanattamente buono Karime Lopez: «Se un cuoco non è felice, lasciatelo andare»
Dario Pandolfo, milazzese nato nel 1991, è il giovane chef de Ngonia Bay, elegante boutique hotel con due ristoranti a Milazzo
Da qui, se solo si riuscissero a staccare gli occhi dalle meraviglie di un tramonto dissennante, girando a tuttotondo, si potrebbero vedere contemporaneamente i fumi dell’Etna, di Stromboli e di Vulcano. La Baia del Tono a Milazzo è una delle più belle spiagge siciliane e si trova nell’ultimo tratto del lungomare di Ponente; i milazzesi l’hanno sempre chiamata ‘Ngònia, utilizzando l’antico termine greco che significa “angolo” e che, allora come adesso, fotografa la curva retta che il litorale, rettilineo per chilometri, crea d’improvviso con il costone roccioso e le alte scogliere. In questo angolo di paradiso Marco Calabrese, imprenditore autoctono classe 1987, supportato da sua sorella Rachele, nel 2017 ha inaugurato Ngonia Bay, un elegante ed esclusivo boutique hotel articolato in sette suite, due ristoranti, un bar, un giardino dalle mille e una notte con un’invitante piscina al centro e un rooftop fronte brezza e vista Eolie che, a cielo rosso, blocca le parole e libera sospiri.
Ngonia Bay
Con dette premesse, a giugno è stato coronato da toque il nuovo chef Dario Pandolfo, milazzese nato nel 1991, che, dopo un diploma all’istituto alberghiero di Locri e perfezionamento all’Alma di Colorno, ha trascorso quattro anni al St. Hubertus di San Cassiano in Badia, chef de partie nella brigata tristellata di Norbert Niederkofler. Da non trascurare in curriculum i periodi al Terra di Sarentino, al Villa Joya di Albufeira e al Geranium di Copenaghen.
«Sono stato fortunato perché sono entrato nelle cucine del St. Hubertus nel 2015, quando il progetto Cook the Mountain era in embrione – afferma il cuoco ventinovenne – ed ho avuto il privilegio di osservare da vicino la genesi e lo sviluppo della nuova identità gastronomica dello chef».
Tris di carote, gialla, arancione e viola, con panna acida, finocchietto selvatico, estratto di carote e aceto di mele
Insalatina con 30 tipi diversi di erbe e fiori ed estratto a freddo di pomodoro verde
Altri due antipasti, a narrare mare e terra in un boccone, sono Cozze, patate e vino, piatto intenso concepito con mitili, pomodorino confit, chips di patata viola e una salsa al vino alla francese su una base di patata schiacciata, e la più diretta Battuta di razza modicana con spuma di ragusano, polvere di cappero disidratato, sesamo e foglia di nasturzio.
Cozze, patate e vino
Battuta di razza modicana con spuma di ragusano, polvere di cappero disidratato, sesamo e foglia di nasturzio.
Spaghetti cotti in acqua di pomodoro, tartare di gambero di nassa ed il suo estratto
Tortelli con ricotta di pecora, salsa di Maiorchino e bieta
Buona la persistenza e la pienezza gustativa dello Scampo scottato con crema di mandorla, zafferano e confettura di albicocche; più comfort il Maialino Nero dei Nebrodi cotto 24 ore a bassa temperatura servito con un’interessante crema di melanzane arrosto e una salsa al maialino e finocchietto selvatico.
Scampo scottato con crema di mandorla, zafferano e confettura di albicocche
Maialino Nero dei Nebrodi, crema di melanzane arrosto, salsa al maialino e finocchietto selvatico
Mario Cortese, pastry chef classe 1991
L’oro di Salina
Pistacchio, fragole e rose
Khalil Gibran scriveva che l’entusiasmo è un vulcano sul cui cratere non cresce mai l’erba della esitazione; Pandolfo ha entusiasmo e non ha esitazioni, ma ha la giusta maturità e la consapevolezza che Roma non si costruisca in un giorno: «Credo che, quando si arrivi in un posto nuovo, sia fondamentale prendersi il tempo per conoscere i fornitori e i prodotti, rodare la brigata e cominciare a creare il giusto allineamento tra lo stile del cuoco e il piacere sensoriale degli ospiti. In sostanza, fare in modo che arrivi il messaggio». Background, entusiasmo ed obiettivi: nessuna meta è lontana per chi procede con lentezza, ma dimostra di conoscere bene le strade da percorrere.
Ngonia Bay piazza Angonia 10, Tono, Milazzo (Messina) Tel. +39 0909 281326 ngoniabay.com
Un momento del talk Cantine Ferrari, l'arte dell'ospitalità, tenuto a Identità Golose Milano all'interno del programma di Identità di Sala di Identità on the road. Protagonisti, da sinistra, Matteo Lunelli, Francesco Cerea, Rossella Cerea, Norbert Niederkofler e Paolo Marchi, più il moderatore Federico De Cesare Viola. ISCRIVETEVI A IDENTITÀ ON THE ROAD CLICCANDO QUI. Per info iscrizioni@identitagolose.it o il numero di tel. +39 02 48011841 interno 2215
Norbert Niederkofler e Michele Lazzarini, chef e sous chef del ristorante St Hubertus di San Cassiano (Bolzano). Reggono la loro ultima fatica editoriale “Cook the mountain – the nature around you”, acquistabile tra pochi giorni nelle edizioni italiana, inglese o tedesca. La foto è stata scattata al ristorante AlpInn di Plan de Corones, in occasione dell'ultima edizione di Care's (tutte le foto sono di Luca Dal Gesso)
Norbert Niedekofler mentre firma una copia del suo Cook the Mountain - The nature around you, libro che riassume le idee dello chef sudtirolese e innervano la fantastica cucina del suo St.Hubertus, tre stelle a San Cassiano
Classe 1974, napoletano emigrato al Sud, sommelier e assaggiatore di caffè, è convinto che chi è nato a Vico Equense, come lui, sia inderogabilmente munito di imprinting gourmet. Vive, scrive e organizza eventi a Palermo, ma mangia e beve ovunque. È il referente di Identità Golose per la Sicilia
Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose