01-09-2020
Moreno Cedroni, chef della Madonnina del Pescatore di Senigallia (Ancona), venerdì scorso sul palco dell'Ulisse Fest di Rimini. Con lui, il giornalista Luca Iaccarino
Quest’estate non verrà ricordata solo per la scellerata leggerezza di alcuni indirizzi del divertimento. Ma anche per tutti quei luoghi ed eventi che si sono sforzati di dispensare cultura ed entertainment in modo sicuro e intelligente. È accaduto nel centro di Rimini, per esempio, nell’ultimo fine settimana di agosto. La stessa piazza del Teatro Amintore Galli e del Part – l’atteso museo di arte contemporanea che inaugura a fine settembre -, ha ospitato l’Ulisse Fest, quarta edizione del Festival del Viaggio organizzato da Lonely Planet/Edt, con il sostegno della Regione Emilia Romagna e del Comune di Rimini. Un cartellone di eventi, dibattiti, concerti e presentazioni di libri, recitava bene il claim, «per guardare oltre i nostri confini, non solo geografici, e ragionare sul mondo». Un insieme di appuntamenti, tanti sold-out in poco tempo, che hanno attirato cittadini e turisti, messi in fila con rigore e senza un’ombra di paranoia. «Un vero viaggio non è cercare nuove terre ma avere nuovi occhi», ricordava il manager/regista Davide Rampello, aprendo il festival con la nota citazione di Marcel Proust. Ma, convenivano tutti i relatori della 3 giorni, è sempre più chiaro che occorre avere anche «nuovi palati», giacché un territorio o qualsiasi meta sognata si misurano sempre più attraverso i sapori che questa riesce a esprimere. Un dato confermato da Roberta Garibaldi: «Se nell'anno 2000», spiegava l'esperta di turismo, «era il 17% dei viaggiatori a cercare esperienze eno-gastronomiche memorabili, nel 2020 la percentuale è schizzata al 94%».
Code ordinate in piazza Cavour a Rimini, sede dell'Ulisse Fest
Alla fine dell'intervento, Cedroni ha servito al pubblico 130 delle sue celebri Simmenthal di pesce
Ostrica alla Griglia, piatto d'ispirazione vietnamita in carta alla Madonnina
Chilcano e chela di gambero fritta, pairing felice a Marzocca (foto passionegourmet.it)
Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose
a cura di
classe 1973, laurea in Filosofia, coordina la Guida ai Ristoranti di Identità Golose e tiene lezioni di storia della gastronomia presso istituti e università. instagram @gabrielezanatt
Jacopo Ticchi, classe 1994, chef e titolare di Da Lucio, a Rimini. Sarà uno dei relatori di Identità Milano 2024, lunedì 11 marzo, alle 12:15 in Sala Blu 1, all'interno della sezione di Identità di Pesce
Tutti i protagonisti di Identità di Pesce, in programma lunedì 11 marzo in Sala Blu 1, MiCo di via Gattamelata, a Milano (iscriviti qui). Da sinistra a destra in senso orario: Guido Paternollo, Hiratoshi Ogawa, Jacopo Ticchi, Alessandro Lucassino, Aya Yamamoto e Daisuke Seki, Satoshi Hazama e Moreno Cedroni
L'inconfondibile vista mare dalla sala de Il Clandestino Susci Bar, approdo gourmet nella baia di Portonovo (Ancona), uno dei brillanti progetti di Moreno Cedroni che ne cura la proposta gastronomica (pranzo e cena) assieme a Luca Abbadir e Alessandro Mandrioli, executive chef del Clandestino
Foto di Francesco Scipioni