Paolo Brunelli
Tartare di speckdi Riccardo Gaspari
Dall'Italia Eccellenza Frisino, tra grandi oli, ma anche vino e presto anche un progetto di accoglienza in masseria
L'insegna del San Giors oggi
Al San Giors di Torino si può stare seduti in un pezzo di storia della città. Intanto perché qui sono passate illustri generazioni di nobiluomini e nobildonne, da quando nel 1481 Chiara Gonzaga si fermò in una locanda per trovare ristoro, prima di proseguire il suo viaggio di nozze verso la Francia. Poi qualche spostamento, di via e di edificio, sino alla costruzione dello spazio che lo ospita attualmente.
Siamo tra fine '800 e inizio '900, quando vennero innalzati i muri di questa casa, occupato dal secondo albergo più antico della città di Torino. Siamo in Borgo Dora, in un quartiere dal fascino enorme, che sprigiona tutta l’energia della stratificazione sociale ed etica che contiene. Alle spalle, il mercato di Porta Palazzo, il più grande contenitore di materie prime di Torino, che consente una fonte di approvvigionamento di assoluta qualità per tutti gli ingredienti del menu con una fornitura che sta abbondantemente sotto il km0.
...e in una foto di repertorio
Uno scorcio della sala
La squadra di cucina: al centro Paolo Ribotto
Tajarin con asparagi, scampi e zenzero
Agnolotti ripieni di amatriciana con fave e pecorino
Una delle stanze dell'hotel trasformata in camera da pranzo
Albergo Ristorante San Giors Via Borgo Dora, 3/A Torino +39.011.5216357
pensa che il giorno sia felice solo quando scopre un nuovo ristorante dove si mangia bene. Gastronomo per passione, abitante della combattiva Valle Susa, nel tempo che resta si occupa di politiche di welfare e di innovazione sociale
Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose