13-05-2020

Bianca Celano: i miei nuovi progetti, perché nessun virus ci rubi i sogni

La chef catanese riparte con La Cucina di Bianca: un temporary delivery, masterclass e degustazioni estive, il nuovo ruolo di chef a domicilio e ricette pensate per il wellness

Quando ripenso ai primi giorni del mese di gennaio di quest’anno, quello che ricordo è che temevo di non avere il tempo necessario per riuscire a gestire il calendario d’impegni fissati per i mesi a seguire. Londra, Parigi, Milano, Torino, Roma: biglietti aerei pronti e testa in piena modalità “overbooking”, tra masterclass, cooking show, collaborazioni con colleghi e anche una cena da realizzare presso Identità Golose Milano (complice una chiacchierata con Paolo Marchi).

Ma anche tantissimi eventi, e non nascondo che ho provato anche l’ansia di non riuscire a fare tutto. Purtroppo però, nella vita di tutti noi a metà febbraio è arrivato questo maledetto virus, che ha raso al suolo i nostri sogni e senza alcun preavviso né avvertimento ha cambiato e stravolto le nostre vite.

La mia prima reazione è stata di rabbia e di panico. Vedere azzerato tutto, scoprire che le commesse, gli appuntamenti e viaggi che avevo in programma venivano annullati l'uno dopo l'altro mi ha inquietato. In una prima fase ero arrabbiata e triste per quello che avevo “perso”, poi però ho pensato che non volevo darla vinta allo sporco virus ed è così che ho raccolto tutte le mie forze e ho deciso di cambiare prospettiva, perché probabilmente tutto questo poteva anche diventare un’opportunità. Si, non sono pazza, ho proprio pensato e quindi scritto: opportunità. 

Ho riflettuto tanto su come impegnarmi per continuare a fare quello che amo: cucinare. Ho pensato che dovevo rivedere tante cose, adeguarmi, ascoltare, chiedere con gentilezza al cliente cosa desiderava, sviluppare empatia, e come sapete, per sviluppare empatia, non servono né plexiglas né distanze, servono orecchie pronte e cuore aperto.

Il brand che Bianca Celano sta utilizzando per promuovere i nuovi progetti

Il brand che Bianca Celano sta utilizzando per promuovere i nuovi progetti

Così ho riacceso la mente e ho pensato di riprendere e modificare la pagina del mio ristorante QQucina Qui, che era rimasta ferma da quando avevamo chiuso. Sapevo di avere comunque dei follower, delle persone che mi conoscevano per il lavoro fatto in quel ristorante: una comunità dalla quale mi ero un poco allontanata, perché quello che avevo fatto ultimamente non lo avevo molto pubblicizzato. Così la prima cosa che ho fatto è stata prendere quella pagina, modificarla, e fare delle domande: per capire che cosa le persone che mi seguivano avrebbero voluto che facessi per loro. È stata una cosa molto bella, entusiasmante direi, perché in privato ho ricevuto dei suggerimenti molto utili su come queste persone vedevano dei miei potenziali nuovi impegni in Sicilia.

Ed è così che, nel mezzo di una pandemia, nasce questo mio nuovo progetto chiamato La cucina di Bianca: un concept adeguato al tempo che stiamo vivendo, che ha come focus principale lo star bene, in tutti i sensi. E oltre a questo, quello che è sempre stato un mio approccio piuttosto integralista agli ingredienti: d'altronde professionalmente sono sempre figlia di Corrado Assenza! 

L’ingrediente deve essere al centro del nostro lavoro. Anche quando facevo delle cene in giro, in questi due anni, non ho mai viaggiato con l’idea di ordinare i prodotti sul luogo, ma portando con me una valigia di ingredienti siciliani. Seguo la mia filiera di piccoli produttori che conosco, che ammiro per come lavorano, che mi danno i prodotti giusti, che si adattano ai miei piatti.

Ultimamente sono in molti a riscoprire il territorio, ma credo di poter dire di aver iniziato a lavorare su questi argomenti da diverso tempo. Questa situazione penso che mi farà sviluppare ancora di più l'idea di far riscoprire certi ingredienti anche agli stessi siciliani, perché molte volte purtroppo capita che sembri più bello quello che c’è oltre lo stretto, e non ci accorgiamo di quei piccoli produttori presenti sul nostro territorio. Grandi lavoratori che già hanno grandissime difficoltà, perché magari logisticamente si trovano in punti difficilmente raggiungibili della Sicilia. Invece ho fatto conoscere ad alcuni miei clienti ingredienti straordinari come la Tuma Persa, come la vera bottarga di tonno di Favignana, come il miele fatto da un piccolo e appassionato artigiano. In questo modo si possono portare le persone a conosere il nostro territorio e le storie dei nostri contadini.

Bianca Celano al lavoro in cucina in questo periodo

Bianca Celano al lavoro in cucina in questo periodo

Quello che ho in mente quindi è un Temporary Delivery per abbracciare in modo commestibile i miei clienti ed entrare nelle loro case, attivo per il mese di maggio. Poi, grazie anche al lavoro di mio marito che ha un negozio di integratori alimentari per lo sport, un progetto di cucina healthy & fit con ricette da abbinare a questi integratori. Poi ancora delle lezioni di cucina per intrattenere il pubblico durante i pomeriggi d’estate, e delle degustazioni al tramonto, da svolgersi sempre in spazi all’aperto (non appena sarà possibile). E ancora, l'idea di #ChefToCarryHome: lo chef che arriva a casa dei clienti, con un sommelier e un cameriere, cucinando per piccoli gruppi, per rendere ancora più speciali le riunioni in casa.

Insomma, la mia visione è che ci vuole coraggio, determinazione, ma sopratutto un grande spirito di adattamento affinché niente e nessuno possa rubarci i sogni.


Dall'Italia

Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose

a cura di

Bianca Celano

Classe 1971, ha iniziato a lavorare come chef a 42 anni, aprendo il suo ristorante QQucina Qui insieme al marito Fabio Gulino. Il 27 gennaio 2018 ha scelto di chiudere questa esperienza sentendo il bisogno di una pausa dai ritmi del lavoro di ristoratrice, promettendo che si tratterà solo di un "arrivederci". Oggi è chef del suo nuovo indirizzo, aperto a fine maggio 2022, Materia - spazio cucina, realtà che nasce nel centro di Catania, all'interno di un complesso d'ospitalità originale e rimarchevole quale è l'Habitat Boutique Hotel

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