13-05-2020

Marketing della riapertura

Ristorazione e ospitalità: otto regole di buon senso per ripartire tenendo sempre a mente il primo target, il cliente

Illustrazione di Mohamed Hassan

Illustrazione di Mohamed Hassan

Tutti noi che operiamo nel settore del marketing, dello studio e della pratica di attività di ristorazione, turismo ed enogastronomia, se Dio vuole, siamo finalmente in attesa della riapertura, della ripartenza. Siamo stati fermi, a casa, con le mani in mano e i pensieri in testa, abbiamo fatto dirette più o meno utili, riempito video di parole, di ricette, di scambi di opinioni. Ci siamo trovati a raccontare on-line sentimenti, paure, affetti, scoramenti.

Bene. Adesso è il momento delle regole. Adesso ci diranno un metro, due metri, mascherine, guanti... Ci diranno di sanificare locali di ristoranti e camere d'albergo, ci istruiranno su cosa "dovremo" fare. Ma prima facciamo noi un elenco di consigli per affrontare nel modo giusto queste regole (che sono solo tecniche) che ci verranno imposte. Scriviamo le regole del marketing della riapertura, per ristoranti, alberghi, e strutture ricettive.

E queste regole non le intendiamo "tecniche", ma di relazione. Regole che tutti potranno applicare. La cosa fondamentale da ricordarsi è che il nostro target è il cliente. Che oggi è frastornato, spaventato, stanco di tutto questo. È su di lui che concentreremo le nostre attenzioni. Sono regole di buon senso, più che di accoglienza ed enogastronomia. Seguitele e il rientro sarà più lieve.

Regola 1
Riapertura non è solo alzare la serranda del ristorante o della pizzeria, aprire il portone della locanda o dell'albergo. È uno stato d'animo, un sollievo del cuore e dei sentimenti. Quando tornerà, il cliente non cercherà solo una stanza, non ordinerà solo questo o quel piatto, questa o quella pizza: cercherà quel calore, quella vicinanza, quell'amicizia e affetto che per tre mesi gli sono stati negati.

Regola 2
Se quanto sopra è vero, ricordiamocelo quando arriveranno: non inondiamo i clienti di lamentele su di noi, sul nostro lavoro e sui nostri mancati ricavi. Cerchiamo, per quanto possibile, di far sentire "lui", come prima  al centro dell'attenzione e circondiamolo di quell'affetto e premure che è venuto a cercare, anche se a corretta distanza.

Regola 3
Quante volte abbiamo sentito i nostri migliori clienti in questa fase di chiusura? Quanto gli abbiamo fatto sentire le nostra vicinanza? Se non l'abbiamo fatto, siamo ancora in tempo: cerchiamoli, contattiamoli, e i primi a tornare saranno loro, certo non i nuovi clienti. Tanto vale tenerceli cari.

Regola 4
Non perdiamo tempo in elucubrazioni su come attrezzare il locale alla riapertura, prima che le regole vengano scritte. Uniche regole sicure: distanza, mascherina, guanti e pulizia. Inutile fare altri castelli in aria prima che i decreti siano effettivamente approvati. Ci diranno cosa fare... e lo faremo.

Regola 5
Pensiamo invece a come rendere queste regole meno opprimenti: mascherine colorate (ma efficaci), decorazioni del locale , se necessario, per rendere meno "vuoto" il posto visto il distanziamento, con piante e altro. Negli alberghi cerchiamo di organizzare angoli nei quali i clienti si sentano tranquilli, non debbano necessariamente venire a confronto con altri ospiti.

Regola 6
Facciamo nostre queste regole e comunichiamole chiaramente alla nostra clientela, come pure le regole di sanificazioni e pulizia: realizziamo depliant, se necessario, scriviamole su un cartello o una lavagna a muro, mettiamole in una sezione del sito: le persone verranno sicuramente più volentieri in un locale o in una struttura che dimostra di essere attento alla sicurezza.

Regola 7
Nei ristoranti riscriviamo il menù, diminuiamo il numero di piatti e per quanto possibile la loro complessità: i clienti (e il vostro staff, sia in cucina che in sala) saranno purtroppo meno numerosi, il tempo di permanenza più breve, il servizio e la preparazione necessariamente più veloci.

Regola 8
Non diminuite i prezzi. Il vostro lavoro e gli ingredienti che usate, le vostre camere e le vostre strutture hanno lo stesso valore di prima, ricordatevelo. Un cliente lo capirà, e non si aspetterà sconti. Ogni ristorante e pizzeria ha il suo tipo di clientela, ogni albergo, pensione e bed-and-breakfast il suo target, che si può permettere un certo tipo di spesa. Quella era, e quella sarà.


Dall'Italia

Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose

a cura di

Fulvio Marcello Zendrini

Triestino, partito dall'agenzia di pubblicità Armando Testa, ha ricoperto ruoli di vertice nei settori della comunicazione di aziende come Michelin, Honda, Telecom Italia. Oggi è consulente di comunicazione e marketing aziendale e politico, per clienti quali Autogrill, Thevision.com. Tiene lezioni all'Università degli Studi di Scienze Gastronomiche di Pollenzo e a quella di Genova. È docente presso Niko Romito Formazione, Intrecci Scuola di Sala e In-Cibum. Presidente dell'Associazione "Le cose cambiano", che lotta contro il bullismo omofobico

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