28-04-2020

#siamoprontiaripartire, l'invito di Berto's a non smettere di generare idee

Intervista a Enrico Berto, presidente dell'azienda padovana specializzata nella progettazione di cucine professionali

Enrico Berto, presidente di Berto's, azienda p

Enrico Berto, presidente di Berto's, azienda padovana specializzata da 47 anni nella progettazione di cucine professionali per ristoranti e alberghi

Sono quasi 47 anni che Berto’s offre soluzioni per cucine di alto livello. Forniture modulari o standard per ristoranti, alberghi ma anche ospedali e mense aziendali. Nel 2019, l’azienda di Tribano (Padova) ha registrato un fatturato in crescita (22 milioni di euro), presidiando mercati europei, asiatici, medio-orientali e nord-africani. Abbiamo scambiato due parole con Enrico Berto, da 4 anni presidente del consiglio di amministrazione di un’azienda che oggi conta 110 dipendenti.

Come avete vissuto queste ultime settimane?
Prima del lockdown, avevamo il vento in poppa e le vendite molto in crescita, come tutto il settore della ristorazione. All’improvviso, dal giorno alla notte, hanno chiuso tutti i ristoranti, prima in Italia e poi nel mondo. Per motivi di salute pubblica, ci siamo ritrovati con la fabbrica chiusa. Il 27 marzo abbiamo riaperto in modo limitato perché la legge ce lo consentiva: abbiamo lavorato a forniture per enti governativi e ospedali in Arabia Saudita e India. Il 4 maggio ripartiremo a pieno ritmo, osservando tutte le misure di sicurezza.

Cambieranno le vostre strategie?
Abbiamo cominciato a sviluppare nuove riflessioni tra noi. Stiamo pensando a un allargamento della gamma, lavorando sempre più su prodotti complementari, legati alla conservazione del cibo e alle cotture. In linea generale, crediamo che ci sarà un ritorno a una certa essenzialità, in ogni segmento della filiera. Di sicuro ci saranno meno soldi, un fattore che imporrà un riassestamento nel settore. Nel mentre, abbiamo lanciato una campagna. Si chiama #siamoprontiaripartire.

Tra i primi sostenitori della campagna di Berto's, Moreno Cedroni, chef de La Madonnina del Pescatore di Senigallia (Ancona), 2 stelle Michelin

Tra i primi sostenitori della campagna di Berto's, Moreno Cedroni, chef de La Madonnina del Pescatore di Senigallia (Ancona), 2 stelle Michelin

Uno dei tanti modelli di cucina dell'azienda

Uno dei tanti modelli di cucina dell'azienda

Di cosa si tratta?
È un messaggio d'incoraggiamento rivolto a clienti, chef, collaboratori. Un invito a non farsi trovare impreparati, a mettere in discussione il proprio modello organizzativo e dei costi. A non smettere di generare valore e idee, a coltivare la passione e la progettualità. Pensiamo che, anche in questa fase in cui tutto è fermo, è fondamentale continuare a coltivare i rapporti, a tenere accesa la fiammella. Abbiamo chiesto a tutti di postare una foto con questo messaggio. Per il mercato estero si declina nell’ashtag #safestart. Quando riapriremo a pieno ritmo, non potremo fare a meno dell’innovazione tecnologica.

Cosa intende?
Questa crisi ha evidenziato un marcato digital divide, ha dimostrato che chi ha più confidenza col nuovo ha più possibilità di funzionare. Crediamo che la tecnologia giocherà un ruolo sempre più fondamentale per il comparto. Lo credevamo prima, ora lo crediamo ancora di più. Ma mi lasci dire un’ultima cosa.

Prego.
Non lo dico per piaggeria, ma non vediamo l’ora di tornare al congresso di Identità Golose. È un un momento di confronto e conoscenza fondamentale per tutti noi. Ci manca, e non vediamo l’ora di tornare.


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