23-01-2020

Cuochi a teatro per Federico Fellini

Agostini, Assenza, Iannotti, Raschi, Sartini e Taglienti hanno cucinato a Rimini per il centenario del grande maestro

Cuochi e teatranti protagonisti martedì scorso de

Cuochi e teatranti protagonisti martedì scorso della cena al Teatro Galli di Rimini, per festeggiare il centenario della nascita di Federico Fellini (le foto sono di Mauro Ugolini)

Federico Fellini si descriveva così: «Sono fellinesco. Cioè col mio vero io, sgangherato, quando mi nascondo, mi trucco, m’intrappolo. Insomma, nella mia più indecente timidezza o improntitudine». È sulla scia di questo autoritratto che ha preso forma l’intuizione di Fausto Fratti (ex patron dell’Osteria del Povero Diavolo di Torriana) e di Andrea Gnassi, sindaco illuminato di Rimini.

Insieme hanno creato un evento singolare nel centro di Rimini. Figuranti e tracce dei film più suggestivi del maestro riminese hanno accolto oltre 100 ospiti al Teatro Galli. Era una cena che proiettava immagini sulla quotidianità del cibo, gli stessi fotogrammi che hanno guidato la genialità di Fellini nel corso della sua carriera. Una serata divisa in 3 atti, con grandi cuochi che hanno concepito un menu all’insegna dei piatti preferiti dal regista. L’aperitivo nel foyer comprendeva inedite golosità dei sei cuochi che hanno firmato altrettanti piatti in menù. Un percorso ludico e accattivante, con tappe gourmet e bocconi deliziosi. Il padre di Fellini aveva una bottega di generi alimentari a Rimini e il regista impazziva per la mortadella, golosità che si portava sempre sui set.

La formazione dei cuochi

La formazione dei cuochi

Cappelletti in brodo di gallina e manzo di Riccardo Agostini

Cappelletti in brodo di gallina e manzo di Riccardo Agostini

Triglia cruda bruciata e le rosole del cassone di Gianpaolo Raschi

Triglia cruda bruciata e le rosole del cassone di Gianpaolo Raschi

La cassata di Corrado Assenza

La cassata di Corrado Assenza

A cucinare c’erano Gianpaolo Raschi (Guido, Rimini), Giuseppe Iannotti (Kresios, Telese), Luigi Taglienti (Lume, Milano), Riccardo Agostini (Il Piastrino, Pennabilli), Luigi Sartini (Taverna Righi, San Marino) e Corrado Assenza (Caffè Sicilia, Noto). Tutti autori di piatti ispirati al maestro riminese che amava i brodetti di pesce, il baccalà reinterpretato in versione intrigante, con note iodate e vegetali dallo chef Iannotti oltre ai cappelletti in brodo, in questo caso figli di una magistrale interpretazione di Agostini e una commovente cassata siciliana di Assenza, piatto simbolo di Identità Golose 2020.

Il pane era firmato da Lorenzo Cagnoli, panificatore di Pasta Madre a Rimini e il gelato da Silvio Di Donna, “gelataio con la valigia” di Bologna. Durante la serata, la nipote del regista, Francesca Fabbri Fellini ha dichiarato: «Mio zio era un grande buongustaio e non amava attendere troppo tra una portata e l’altra. I suoi piatti preferiti erano i brodetti, i capelletti in brodo e la zuppa inglese. Amava in maniera incondizionata Rimini e di certo apprezzerebbe il lavoro dell’amministrazione del sindaco Gnassi che ha saputo eliminare le ragnatele dalla città per arricchirla di luci, idee, cultura e tanta buona cucina».
Reale di vitello e cotechino bollito, salse e verdure di Luigi Sartini

Reale di vitello e cotechino bollito, salse e verdure di Luigi Sartini

Il Teatro Galli di Rimini, cornice dell'evento

Il Teatro Galli di Rimini, cornice dell'evento

Fausto Fratti e Francesca Fabbri Fellini 

Fausto Fratti e Francesca Fabbri Fellini 

Il pane di Lorenzo Cagnoli

Il pane di Lorenzo Cagnoli


Dall'Italia

Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose

a cura di

Cinzia Benzi

laureata in psicologia, è stata rapita dalla galassia di Identità Golose. Se lo studio del vino è la sua vita, la vocazione di buongustaia è una scoperta in evoluzione

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