Guillaume Desforges, Jacopo Signani, Leonardo Signani ed Ernesto Espinoza
Insalatina di “per e muss”, castagne di Montella glassate, salsa di sedano e sale di acciughedi Gennaro Esposito
Dolcezze Silvia Biasioli, l'ingegnere dolce che ha aperto la sua pasticceria a Trento
Secondo da destra, Christian Milone della Trattoria Zappatori di Pinerolo (Torino), da pochi mesi al timone anche di Madama Piola a Torino. Con lui, da sinistra, Monica Verdun, Francesca Ferrari e Luca Pastoris
Christian Milone ha da poco compiuto 40 anni e per festeggiare ha deciso di aprire un nuovo ristorante, questa volta a Torino, in San Salvario. Dagli Zappatori a Pinerolo ha portato qui parte della sua squadra e tanta della sua esperienza. Lontano dalle ottime stravaganze gastronomiche della Gastronavicella, ha deciso di scendere su un terreno che da alcuni anni misura le qualità dei grandi stellati: costruirsi una piola su misura.
Ha scelto di aprire un locale su cui sperimentarsi in poche ricette, tutte di stretta osservanza piemontese, con grandi materie prime, con le tecniche e la capacità che solo chef di razza sanno avere. Il suo progetto funziona e si vede, dalla clientela che accalca il locale, dalla difficoltà a trovare un tavolo in cui sedersi anche a distanza di alcuni mesi dall’apertura. Il viaggio in Piemonte che la cucina di Madama Piola fa intraprendere è lungo e tutto costellato di grandi classici. Si parte dal grandioso Vitel tonnato, fatto a caramella con il giusto acido e un tocco dolce sul finale, poi i Plin, in brodo e al sugo di arrosto, tra i migliori di Torino. Poi la Rolata di gallina e soprattutto la mitica Bagna cauda, che rende anche una cena solitaria, una piccola festa di verdure e sapori a lume di candela. Madama Piola riesce ad avere il giusto connubio tra la raffinatezza della location e dell’arredamento e la gioiosa croccantezza dei piatti.
Da quello che si vede e si assaggia si può pensare che Christian abbia superato la sua idiosincrasia per la cucina - scrisse anche il libro "Odio Cucinare". L’esperienza e gli anni in più danno consapevolezza e fanno capire che “la cucina è come un parente a cui non puoi non negare grande amore, ma qualche volta ti fa anche imprecare di rabbia e di fatica”.
Plin in brodo
Vitello tonnato
E i progetti non mancano, Crom a Taipei è la nuova frontiera, per un nuovo salto in avanti. “Ormai abbiamo trovato la giusta misura e le persone giuste al posto giusto. Sì, perché la squadra in questo lavoro è tutto, ti permette di lavorare su altro ed essere tranquillo. Marco Valentini è la persona giusta per Madama Piola. Qualcun altro lo sarà nel progetto a Taiwan, magari qualcuno dei ragazzi passati nel tempo da Zappatori e lo saranno altri nella prossima apertura anche in Piemonte, un agriturismo nel Monferrato (di cui renderemo conto presto, ndr)".
La cucina di Madama Piola è tradizione, gusto e scelta degli ingredienti, con l’estro contenuto dalla volontà di lasciare al solo piatto il compito di stupirci. Le tovaglie non sono a quadri come nelle piole un po’ segnate dal tempo, ma le camicie dello staff sì, segno che siamo in una Piola e che Christian Milone ne ha cambiato i connotati. Madama Piola via Ormea, 6 bis Torino +390110209588 Prezzo medio: 35 euro
pensa che il giorno sia felice solo quando scopre un nuovo ristorante dove si mangia bene. Gastronomo per passione, abitante della combattiva Valle Susa, nel tempo che resta si occupa di politiche di welfare e di innovazione sociale
Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose