13-06-2019

Ri-trovarsi a FestaVico

A Vico si torna, dice Fulvio Zendrini, non solo per mangiare. Ma soprattutto per le relazioni, gli scambi e gli incontri

Gennaro Esposito fotografato in una delle serate d

Gennaro Esposito fotografato in una delle serate di FestaVico 2019

"Ecco
La musica è finita
Gli amici se ne vanno"

L’unica frase che non si addice a FestaVico è "che inutile serata". No. FestaVico inutile non è. Non è inutile per le ormai decine di migliaia di persone che ogni anno, a inizio giugno, convergono verso il borgo della Costiera Sorrentina, attratti dalle centinaia di chef, sottochef e soprachef, pasticcieri, pizzaioli, vignaioli e produttori di generi alimentari vari che fanno buona mostra di sé, della propria abilità e della propria mercanzia su centinaia di banchi, cucine da campo, forni da pane e pizza sparsi in ogni angolo della cittadina.

Uno scorcio di una delle tante strade pacificamente invase dalla Festa

Uno scorcio di una delle tante strade pacificamente invase dalla Festa

Non è inutile per le numerose Onlus che, presentandosi, accreditandosi e operando all'interno della Festa acquisiscono fondi che servono alle loro benefiche attività. Non è inutile per albergatori, pensioni, bed and breakfast, ristoratori, caffè, bar e quant’altro già presente sul territorio, che però in questi giorni registra il tutto esaurito.

Quest’anno addirittura FestaVico ha rappresentato lo scenario di una delle prossime puntate di Masterchef, che registrando un’esterna dal pontile sul mare della Marina del paese ha celebrato televisivamente il paese natio di due “colossi” del format: Gennaro Esposito e Antonino Cannavacciuolo.

Con Antonino Cannavacciuolo

Con Antonino Cannavacciuolo

E, da diciassette anni, è proprio Gennaro l’ideatore, organizzatore e deus ex machina dell’evento. Non c’è persona, cuoco o organizzatore, operaio o ospite, che almeno una volta nella sera non vi riporti l’ormai famosa frase che inizia con “ho parlato con Gennaro...”.

E’ Gennaro che decide, ordina e dà disposizioni su tutto. E tutto funziona? No, ovvio. E tutto si trova? Neanche. Ma qui, nella terra dei pomodori, delle pezzogne e dei caciocavalli, la perfezione non è umana, ma della natura. E del cibo. E quindi tutto si dimentica dopo aver assaggiato un polpo, una pizzella, un calamaro.

Intendiamoci: alcuni piatti sono super elaborati, colorati, decorati, inaspettati. Ma, in fondo, a Vico si va per mangiare, ma anche no. Si va per scoprire, ma anche per altro; si va per il nuovo, ma anche per la tradizione.

Perché la ragione vera per la quale si torna a Vico, ogni anno, da diciassette anni, è per il clima di relazione, divertimento e rinnovato incontro. Si torna per RI-trovare. E Ri-trovarsi. Attorno alla FestaVico. E attorno a Gennaro. Buon appetito a tutti da Vico Equense.


Dall'Italia

Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose

a cura di

Fulvio Marcello Zendrini

Triestino, partito dall'agenzia di pubblicità Armando Testa, ha ricoperto ruoli di vertice nei settori della comunicazione di aziende come Michelin, Honda, Telecom Italia. Oggi è consulente di comunicazione e marketing aziendale e politico, per clienti quali Autogrill, Thevision.com. Tiene lezioni all'Università degli Studi di Scienze Gastronomiche di Pollenzo e a quella di Genova. È docente presso Niko Romito Formazione, Intrecci Scuola di Sala e In-Cibum. Presidente dell'Associazione "Le cose cambiano", che lotta contro il bullismo omofobico

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