11-06-2019

A Udine il Vitello è tornato d'Oro

Rinasce, dopo lunghi lavori di ristrutturazione, un simbolo della cucina friulana. Al timone, sempre i fratelli Sabinot

Particolare sul fogolar furlano del nuovo Vitello

Particolare sul fogolar furlano del nuovo Vitello d’Oro, ristorante aperto a Udine il 27 gennaio 1847 e tornato ad antichi splendori dal 19 aprile scorso

Il Vitello d’Oro è un ristorante di Udine con una storia ultracentenaria: il primo documento ufficiale che ne attesta l'apertura è datato 27 gennaio 1847. E' da sempre un punto di riferimento per gli appassionati di gastronomia del Friuli Venezia Giulia ma anche della vicina Austria: numerosa è la clientela che arrivava da oltreconfine, attratta dalle proposte della cucina e della cantina del locale.

L'insegna porta il nome del celebre episodio biblico e si nasconde dietro a una casa del primo Ottocento, a pochi metri da piazza San Giacomo, nel cuore della città. E' un luogo comodo e facile da raggiungere, anche da chi arriva nel capoluogo friulano per una veloce toccata e fuga.

Poche settimane fa, estattamente il 19 aprile 2019, il locale ha riaperto completamente rinnovato: oggi è contrassegnato da uno stile molto avvolgente e caldo ma al tempo stesso di raffinata eleganza, basata sull’essenzialità delle linee. Il caminetto nell'angolo della sala da pranzo c'è ancora, ma è stato ridisegnato con uno stile molto moderno. L’atmosfera è quella di sempre: accogliente e frutto del paziente lavoro della famiglia Sabinot.

La sala

La sala

La cantina a vista

La cantina a vista

Il patron Antonio vi approdò come cameriere nel lontano 1964: già allora vi si cucinava prevalentemente il pesce, in quanto i soci dell’epoca erano originari di Grado, tra i principali serbatoi ittici della regione. Nel 1987, il grande passo: con la moglie Gigliola, decidono di acquistare la struttura. Pochi anni dopo, esattamente nel 1991, vengono affiancati dai figli Massimiliano (ai fornelli) e Gianluca (in sala), e sono questi ultimi a portare avanti la tradizione di famiglia.

Ancora oggi lo chef dimostra il suo talento nel conoscere la materia prima con il giusto tocco di innovazione. Oggi incanta in carta il Tonno d’Oriente, un pesce marinato nello zenzero e cocco e servito con riso, pomodori confit e pinoli. Il risultato è molto intrigante per la sua freschezza e originalità. Sfizioso anche il Polpo, patate e carote, che di tradizionale ha solo la denominazione, perché è stato cucinato a bassa temperatura e servito con crema di carote, patate al burro e paprika. 

Antonio e Massimiliano Sabinot (foto www.venezieatavola.it)

Antonio e Massimiliano Sabinot (foto www.venezieatavola.it)

Tonno d'Oriente

Tonno d'Oriente

Molti i classici di pesce crudo nel menu, e tra i primi piatti da provare ci sono anche i Panciotti al tartufo, ovvero ravioloni di capesante e scampi, crema d’uovo e tartufo nero. I dessert sono eccelsi perché sono un pallino dello chef, una passione che genera grande soddisfazione nei golosi più esigenti trovano. Non manca mai una rivisitazione del Tiramisù a rimarcare l’origine friulana del dolce (contesa con Treviso).

La friulanità è il filo conduttore anche nella scelta dei materiali e della varie aziende impegnate per dare il nuovo volto al ristorante. La regione è ben presente anche nella cantina, dove sono in bella evidenza le migliori etichette dei bianchi e delle bollicine prodotte nei vigneti della regione e oltre.

Vitello d’Oro
via Erasmo Valvason 4
Udine
+390432508982 e +393667548376 
Chiuso l'intera domenica e lunedì a pranzo


Dall'Italia

Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose

a cura di

Giuseppe Cordioli

Per lungo tempo redattore del Messaggero Veneto, divide la sua passione tra gastronomia e aviazione, soprattutto le Frecce tricolori

 

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