27-05-2019

Tenuta Mosè, oasi salentina

Una casa di campagna del Settecento dà dimora al ristorante Il Petrosino, gestito in cucina da due giovani in gamba

L'ingresso del ristorante Il Petrosino, conten

L'ingresso del ristorante Il Petrosino, contenuto nella Tenuta Mosè di Sannicola (Lecce). E' condotto dai due giovani chef Alessandro Cretella e Carlotta Ricciardelli 

Nessuno può immaginare, prima di varcare il cancello di Tenuta Mosè, le meraviglie che si nascondono al suo interno. Una serie di preziose meraviglie, tutte fatte di piccoli dettagli che nel loro insieme contribuiscono a creare un'oasi di benessere, di eleganza e di buon gusto.

Prima di tutto c'è la struttura: una casa di campagna della fine del Settecento, in passato appartenuta a una famiglia nobile di Gallipoli e oggi trasformata in dimora di charme. E poi gli antichi ambienti, dove non esiste alcuna reception ma uno dopo l'altro si svelano i numerosi tesori nascosti. Dalle pareti affrescate agli appartamenti con piscina privata, dall'originaria cucina all'accogliente salotto, dalle confortevoli poltrone d'epoca al sontuoso bancone del bar. Fino alla scoperta dell'incantevole giardino con minuscola spa, chiostro e piscina comune, tra siepi di lavanda e di rosmarino e vezzosi pergolati di rose.

Sgombro affumicato con genovese di porri, erbe aromatiche e crema di ricotta alla menta

Sgombro affumicato con genovese di porri, erbe aromatiche e crema di ricotta alla menta

Particolare della Tenuta

Particolare della Tenuta

Ma non finisce qui, perché la tenuta continua con un orto biologico e quasi 5 ettari tra vigne e ulivi, che garantiscono un ottimo vino e olio extravergine d’oliva prodotto per gli ospiti. Gli stessi ospiti che si siedono a tavola nel ristorante Il Petrosino, dove il fascinoso scenario tutt'intorno penetra dolcemente attraverso le ampie vetrate. Si crea così una deliziosa atmosfera, decisamente adatta alla degustazione dei piatti dei due giovani chef Alessandro Cretella e Carlotta Ricciardelli, freschi e delicati eppure pieni di carattere, e con il valore aggiunto dell'impiego degli ortaggi e delle erbe aromatiche della tenuta.

Una prima idea della linea gastronomica la danno il Carpaccio di ricciola con citronette alle erbe di campo e verdure crude, e la Tartare di tonno con cremoso di pomodoro crudo, basilico e crumble di frisella. Per poi continuare con l'azzardo calcolato dello Sgombro affumicato con genovese di porri, erbe aromatiche e crema di ricotta alla menta, il cui risultato finale si rivela una soluzione geniale grazie all'inserimento della ricotta e delle erbe che stemperano la forza degli altri due ingredienti.

Chef Carlotta Ricciardelli

Chef Carlotta Ricciardelli

Alessandro Cretella

Alessandro Cretella

I primi e i secondi si attestano sulla stessa scia, e sono un'ulteriore conferma di raffinata concretezza culinaria, tanto il Risotto con clorofilla di prezzemolo mantecato con burro all’aglio, gambero rosso e yogurt aromatizzato alla colatura di alici; quanto il Tonno in crosta di erbe con caponata di pomodori secchi, asparagi e olive. La conclusione è affidata a un dessert da applauso, per i soavi sapori e la perfezione tecnica. Si tratta del Semifreddo alla confettura di rose su crema inglese alla menta e croccante di nocciole, e contribuisce a rendere indelebile il ricordo dell'esperienza vissuta.

Il Petrosino della Tenuta Mosè
s.p. Sannicola-Alezio
Sannicola (Lecce)
Chiusura: lunedì
Prezzo medio: 50-70 euro, vini esclusi


Dall'Italia

Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose

a cura di

Vincenzo Rizzi

docente di Italiano al liceo scientifico Scacchi di Bari, cura la rubrica “A Tavola” sul Corriere del Mezzogiorno e “Dolce Guida” su La Puglia e Dintorni

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