10-02-2019

Ho fatto un sogno ed ero sveglio

Il saluto di Sultano a Milano dopo le cene in via Romagnosi: la cucina siciliana una piazza sul mondo, questa città l'ha capito

A Identità Golose Milano, primo hub internazionale della gastronomia, in via Romagnosi 3, si è reduci dalle quattro cene firmate da Ciccio Sultano. Siamo stati travolti dal successo, dai complimenti, dall'entusiasmo e... dalle prenotazioni. Ogni sera tutto sold out con lunghe liste d'attesa. Tanta esaltazione sia per lo chef, tra i grandissimi nomi della cucina italiana, che per il concetto che porta con sé, per l'elemento che lo marca, lo accompagna e lui sa cantare come pochi: Sultano è l'idea stessa di Sicilia, la incarna sia fisicamente sia con i suoi piatti, ora ancor di più perché il suo focus attuale, il proprio campo di ricerca - sintetizzato nel menu Dominazione siciliane - va a investigare un tema cruciale e affascinante, gastronomico e culturale insieme: la centralità mediterranea al cui centro, scusate il bisticcio, è proprio l'isola. Ne riparleremo. Sultano ha voluto scrivere alcune brevi righe per salutare questa Milano che l'ha accolto e capito, le pubblichiamo volentieri.

Ho fatto un sogno ed ero sveglio: alzarmi la mattina a Milano e andare a letto la sera (tardi) convinto che fossi sempre in Sicilia. Il sogno, targato Identità Golose Milano, si è ripetuto per quattro giorni: un sogno ad occhi aperti, puntuale a mezzogiorno e alla sera. Morale della favola: quattro giorni sempre full con una lista d’attesa giornaliera di trenta-quaranta persone.

«Uno che ama come me la Sicilia e che si sente siciliano fino al midollo, solo per beffa può nascere a Torino». Così è capitato però a Ciccio Sultano, 44 anni, ma è stato solo un incidente di percorso. La famiglia era originaria di Gela, la vita professionale dello chef ruota intorno alla provincia ragusana. Perde il papà da piccolo e a 9 anni va a faticare in campagna, poi diventa anche muratore. Non fa per lui: comincia a lavorare alla pasticceria Suite di Vittoria, sette anni facendo di tutto, una palestra straordinaria. Poi è la volta di una spaghetteria notturna a Marina di Ragusa. Sempre, lavora con precisione ed estro («A 17 anni per cucinare in spaghetteria compravo riviste come Grand Gourmet»). La sua formazione è tutta così, on the road. Impara a cucinare le carni rosse in Germania, dove si era trasferito dopo essersi sposato. Poi grazie a un parente, riesce a ottenere un colloquio a New York, al ristorante di Lidia Bastianich: vi lavora per sei mesi «ma ci ho fatto una gavetta che vale tre anni qui. Una sera mi dissero "Stasera serata fiacca, solo cento clienti"». Il ritorno in Italia è il preludio della consacrazione, col suo ristorante Duomo a Ragusa Ibla.
(Da 100 chef x 10 anni, Mondadori)

«Uno che ama come me la Sicilia e che si sente siciliano fino al midollo, solo per beffa può nascere a Torino». Così è capitato però a Ciccio Sultano, 44 anni, ma è stato solo un incidente di percorso. La famiglia era originaria di Gela, la vita professionale dello chef ruota intorno alla provincia ragusana. Perde il papà da piccolo e a 9 anni va a faticare in campagna, poi diventa anche muratore. Non fa per lui: comincia a lavorare alla pasticceria Suite di Vittoria, sette anni facendo di tutto, una palestra straordinaria. Poi è la volta di una spaghetteria notturna a Marina di Ragusa. Sempre, lavora con precisione ed estro («A 17 anni per cucinare in spaghetteria compravo riviste come Grand Gourmet»). La sua formazione è tutta così, on the road. Impara a cucinare le carni rosse in Germania, dove si era trasferito dopo essersi sposato. Poi grazie a un parente, riesce a ottenere un colloquio a New York, al ristorante di Lidia Bastianich: vi lavora per sei mesi «ma ci ho fatto una gavetta che vale tre anni qui. Una sera mi dissero "Stasera serata fiacca, solo cento clienti"». Il ritorno in Italia è il preludio della consacrazione, col suo ristorante Duomo a Ragusa Ibla.
(Da 100 chef x 10 anni, Mondadori)

Il cibo, il buon cibo allarga gli orizzonti, ti fa stare qui quando sei là, mescolando come nei sogni oggi, ieri e domani. 

Ciccio Sultano davanti all'entrata di via Romagnosi 3

Ciccio Sultano davanti all'entrata di via Romagnosi 3

La cucina siciliana - come ho ribadito nel menu Dominazione siciliane - non ha paura di essere se stessa, perché è molto di più. L’isola è un continente gastronomico, le sue ricette sono la piazza del mondo per ingredienti, influenze culturali, capacità di trasformazione.

Ciccio Sultano con lo staff di Identità Golose Milano

Ciccio Sultano con lo staff di Identità Golose Milano

Per apprezzare tutto questo non c’è posto migliore di Milano, organizzato in maniera diversa, prevedibile nei suoi tic, ma pronto a stupirsi se c’è motivo.

Buongiorno Milano. Grazie.

La settimana prossima Identità Golose Milano rimane in Sicilia (o meglio, la Sicilia rimane a Identità Golose Milano): da mercoledì e come sempre per quattro cene, protagonista sarà un altro grande maestro, Corrado Assenza. Per info e prenotazioni clicca qui

La settimana prossima Identità Golose Milano rimane in Sicilia (o meglio, la Sicilia rimane a Identità Golose Milano): da mercoledì e come sempre per quattro cene, protagonista sarà un altro grande maestro, Corrado Assenza. Per info e prenotazioni clicca qui


Dall'Italia

Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose

a cura di

Ciccio Sultano

Chef del ristorante Duomo di Ragusa Ibla, 2 stelle Michelin, nel 2015 ha aperto, sempre a Ragusa, I Banchi, un tempio di cucina moderna siciliana

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