11-02-2019
Ricotta e piselli, uno dei piatti in menu all'Harry's Bistro di Trieste, insegna più informale dell'Harry's Piccolo, allo stesso indirizzo, una stella Michelin
Sedersi al tavolo dell’Harry’s Bistrò, ammirare il mare e piazza Unità d’Italia e godersi uno dei piatti preparati dal team di Matteo Metullio (chef) Alessandro Buffa (resident chef) e Davide De Pra (sous chef alla Siriola, ma qui in veste di socio e consulente) significa appagare tutti i sensi. “Un luogo aperto in cui alta cucina, eleganza e informalità trovano un perfetto connubio. Dove ci piace farvi vivere a tavola, ogni volta, una nuova esperienza di felicità quotidiana”, si legge nel menu del bistro, aperto tutti i giorni dell’anno, a pranzo e cena.
L’eleganza dell’ambiente è pari alla raffinatezza delle proposte. Nei mesi invernali si mangia all’interno, dove l’arredamento voluto da Arrigo Cipriani nell’ormai lontano 1972 trasmette un’atmosfera inconfondibile, con il banco del bar che è una fedele riproduzione dell’omonimo bar della città lagunare. Quando poi il tepore primaverile consente di uscire dal letargo, è il mare da fare da sfondo, fino a quando le tenebre avvolgono tutto e la piazza s’illumina.
Matteo Metullio, che si avvia a concludere il 31 marzo la sua esperienza in Val Badia al Siriola, dove ha conquistato le due stelle Michelin, conferma che si vuole concedere un anno sabbatico: "Per tutto il 2019 sicuramente resterò a Trieste, mia città natale e dove mi godrò mio figlio Nicolò, che in questi giorni festeggia il suo primo compleanno. Mi concentrerò sulla mia famiglia e nella consulenza all’Harry’s perché si può e si deve sempre migliorare qualcosa. Per il futuro, poi, si vedrà….”
A guidare la sala e a dispensare preziosi consigli è Nicola Mascarello. La scelta si basa su 4 antipasti, 4 primi piatti e 5 tipi di secondi. Non manca mai il pesce del giorno, che ovviamente rispecchia la stagionalità e l’offerta del mercato. Molto intrigante l’Insalata di quaglia, nocciole e olive taggiasche servita su un verde letto di misticanza. Delicati nella loro semplicità gli Gnocchi al pomodoro, con varie consistenze del rosso ortaggio, con basilico e mozzarella di bufala. Per i secondi si può variare tra carne e pesce, che dire ad esempio della Milanese2.0, con radicchio, patate all’erba cipollina e zafferano, ma da provare anche l’Uovo 65°C cavolfiore, spinacini e fonduta di robiola.
Tagliolini alle vongole
Tataki di tonno, finocchi, arancia, maionese al sesamo
Per abbinamenti dei vini c’è Elena Brussa Toi, che nonostante la giovane età trasmette tutta la sua profonda conoscenza e la grande passione per il vino. Bollicine italiane e champagne aprono la bella carta dei vini, in grado di soddisfare anche i palati più esigenti e raffinati, con prezzi equi seppur importanti. Lavoro, entusiasmo e capacità di questo giovane team lasciano ben sperare per il futuro di questo locale.
Pesce del giorno
Matteo Metullio ha appena lasciato la cucina del Ciasa Salares in Alto Adige, insegna che aveva condotto alle 2 stelle Michelin
Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose
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Per lungo tempo redattore del Messaggero Veneto, divide la sua passione tra gastronomia e aviazione, soprattutto le Frecce tricolori