05-02-2019

La Siriola chiude, Metullio dice addio: non riuscivo a seguire i miei cari

La scelta presa con la famiglia Wieser: senza Matteo, meglio finire qui. «Scrivendo il comunicato, piangevamo tutti»

Chiude La Siriola, due stelle Michelin a San Cassi

Chiude La Siriola, due stelle Michelin a San Cassiano

Un fulmine a ciel sereno squassa il cielo della Val Badia, l'annuncio giunge inatteso ai più: La Siriola, storico ristorante d'alta cucina del Ciasa Salares, il due stelle con lo chef più giovane d'Italia, chiuderà definitivamente i battenti. Lo ufficializza la stessa famiglia Wieser, proprietaria della struttura, in un comunicato firmato appunto "Stefan Wieser e Famiglia". Eccolo: 

Il ristorante La Siriola di San Cassiano, Alta Badia, chiuderà definitivamente la propria attività il prossimo 31 marzo. La  notizia viene data da Stefan Wieser, che ne è stato il fondatore, assieme alla moglie Wilma, e che ha dedicato 30 anni della sua vita professionale alla sua continua e straordinaria crescita, accanto all’albergo di famiglia Ciasa Salares. La Siriola è diventato uno dei punti di riferimento dell’ eccellenza della ristorazione italiana e in particolare del territorio dolomitico dell’Alta Badia.

Il Ciasa Salares

Il Ciasa Salares

«Sono stati anni di lavoro intenso, caratterizzati da una continua ricerca del bello e del buono da tutto il mondo – afferma Stefan Wieser – e la stima e l’affetto dei tanti nostri ospiti italiani e internazionali ce lo hanno riconosciuto negli anni. Da noi hanno trovato non solo una cucina di elevata qualità, ma anche  e soprattutto il calore di una sentita e sincera ospitalità, che rappresenta e rappresenterà anche in futuro  una parte fondamentale della nostra offerta». La Siriola, nel tempo, ha ottenuto importanti riconoscimenti: le due stelle Michelin, le tre forchette del Gambero Rosso, i tre cappelli dell’Espresso, i 18 punti della Gault & Millau, a dimostrazione che ciò che all’inizio era sembrata solo una grande scommessa, si è trasformata in una solida e conclamata realtà.

Wilma e Stefan Wieser

Wilma e Stefan Wieser

«Ma ora – sostiene ancora Stefan Wieser - ora è tempo di voltare pagina e di realizzare altri e innovativi progetti, sostenuti dal nostro solito entusiasmo e dalla grande esperienza acquisita, siamo già  tutti al lavoro… In questo momento desidero ringraziare tutti coloro che ci hanno seguito nel nostro percorso condividendo e apprezzando le nostre scelte enogastronomiche. Il ringraziamento è esteso a tutti i nostri collaboratori, senza l’entusiasmo e il lavoro dei quali, La Siriola non avrebbe potuto raggiungere l’eccellenza che l’ha resa grande. A questo proposito, voglio ricordare e ringraziare tutti i ristoratori e gli albergatori con i quali abbiamo  collaborato e intrapreso tante splendide iniziative. Grazie alla stampa locale e nazionale e alle guide. Un grazie particolare va a Matteo Metullio e a tutta la sua brigata, e allo staff in sala. Matteo, in questi ultimi anni, ha avuto la responsabilità della cucina della Siriola e ha contribuito, con la sua riconosciuta professionalità, al successo del ristorante. È stato entusiasmante lavorare con lui, e sono sicuro che il suo cammino futuro, che ora lo riporta a casa, sarà lastricato di altre belle soddisfazioni. Il suo innato talento lo porterà lontano».

La Siriola prenderà il volo verso un meritato e dovuto riposo, ma con un ultimo regalo: la voglia di continuare a guardare avanti.

Matteo Metullio, classe 1989 e già due stelle a La Siriola a San Cassiano, a destra, col suo sous Davide De Pra, classe 1985

Matteo Metullio, classe 1989 e già due stelle a La Siriola a San Cassiano, a destra, col suo sous Davide De Pra, classe 1985

Questo è quanto. Abbiamo raggiunto Matteo Metullio telefonicamente, per capire cosa ci fosse dietro questa scelta: «Nulla di nascosto, nulla di non detto - ci ha raccontato - Sono io ad aver detto a Stefan che non ce la facevo più: ho un figlio, Nicolò, che compie un anno tra 10 giorni, e in questo periodo ha preso 12 aerei, 10 treni, ha percorso 1800 km in auto, un giorno al mare, l'altro in montagna, uno al freddo, l'altro al caldo, sempre sballottato... Era ingiusto andare avanti così per lui e anche per mia moglie, Elena, che s'è fatta 5 mesi di gravidanza praticamente da sola, mentre io ero impegnato col lavoro. Ha fatto tantissimi sacrifici per me e per la mia carriera, le sarò sempre riconoscente per questo, era giunto il tempo di contraccambiare».

Stanchezza, dunque, da parte di Metullio. Che ha incontrato la stanchezza della famiglia Wieser: «Quando ho parlato con loro di questa situazione, quindici giorni fa, mi hanno detto che capiscono la mia scelta, un po' se l'immaginavano pure, "tu non sei di qui". E che anche loro sentono la fatica, "abbiamo avuto grandi soddisfazioni, sono state stagioni esaltanti. Ma ora, senza di te, preferiamo chiudere e dedicarci ad altro". Quando abbiamo stilato il comunicato, eravamo in quattro nell'ufficio e piangevamo tutti. Ci lasceremo rimanendo straordinariamente legati, abbiamo un rapporto fortissimo, già tanti progetti insieme, serate, eventi. Ma così non potevamo più continuare».

Metullio a Identità Milano 2017

Metullio a Identità Milano 2017

Metullio era a La Siriola dall'inverno 2012, dunque questo era il settimo anno. E ora? «Ora sto affittando casa a Trieste, dove ho la consulenza dell'Harry's Piccolo. Un impegno molto più gestibile, che mi consentirà di dedicarmi anche alla mia famiglia, come è giusto. Per un anno sarà così, non voglio pensare ad altro. Poi, si vedrà».


Dall'Italia

Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose

a cura di

Carlo Passera

classe 1974, milanese orgoglioso di esserlo, giornalista professionista dal 1999, ossia un millennio fa, si è a lungo occupato di politica e nel tempo libero di cibo. Ora fa l'opposto ed è assai contento così. Appena può, si butta su viaggi e buona tavola. Coordinatore della redazione di identitagolose.it e curatore della Guida di Identità Golose alle Pizzerie e Cocktail Bar d'autore. Instagram: carlopassera

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