09-02-2019

Cap’alice, enosteria napoletana

Nei pressi della Riviera di Chiaia si distingue questa piacevole insegna, portata avanti con passione da Mario Lombardi

L'ingresso di Cap’alice, via Bausan 28m,

L'ingresso di Cap’alice, via Bausan 28m, Napoli, +39.081.19168992

Siamo in via Giovanni Bausan, un piccolo vicoletto di uno degli eleganti quartieri napoletani, collegato nella sua parte superiore da una scalinata con la via Vittoria Colonna e nella sua parte inferiore con la raffinata riviera di Chiaia. Quartiere caratterizzato fino alla seconda metà del XIX da sporadiche ville tra le quali la più rinomata di queste era certamente quella del Marchese Giambattista Manso, che ne fece un punto di riferimento per poeti e letterati a lui contemporanei.

Via Bausan diede i natali agli storici attori della commedia napoletana, come Tina, Eduardo e Peppino De Filippo, cosiddetti "figli del bottone" perché nati dalla relazione tra Eduardo Scarpetta e Luisa De Filippo, sarta della compagnia di Scarpetta. Proprio sotto la scalinata di questo stretto vicoletto che collega via Vittoria Colonna e la riviera di Chiaia, si trova Cap’alice, l’enosteria tipica napoletana di Mario Lombardi.

L’ambiente curato e luminoso unisce un senso di calore e intimità; la grande parete situata di fronte al bancone, accoglie le tante referenze di vini che si alternano e che denotano la continua ricerca di Mario nel campo vitivinicolo, che spesso ospita in appuntamenti puntuali, i tanti attori di questa inebriante arte produttiva. Non c’è una carta vivande canonica, bensì una grande lavagna che viene portata al tavolo e con il supporto dei giovani ragazzi di sala, il commensale può scegliere tre le diverse proposte offerte.

Maialino nero

Maialino nero

Una cucina che strizza l’occhio ai sapori partenopei, ma che riesce a connotarli in modo personale, un richiamo contemporaneo a quel ricordo di osteria, dove semplicità, familiarità e convivialità sono i punti cardine da cui non si può prescindere. Mario Lombardi, oste e patron riesce perfettamente nel suo intento, coadiuvato dal giovane staff, che con cortesia e velocità si muove tra i tavoli per soddisfare le esigenze dei commensali.

Formula leggermente diversa connota il pranzo, che offre una scelta più veloce con proposte che possano soddisfare una pausa di lavoro rapida, dai sapori genuini e territoriali. Imperdibili le pietanze simbolo del locale, come il capafritto e le tante preparazioni preparate con il pescato che arriva ogni giorno freschissimo dalle paranze di Mergellina e ne segue la stagionalità; non mancano poi mai alcuni classici come la genovese, il baccalà alla napoletana e il ragù che il giovane chef Claudio De Castris esegue con cura e attenzione.

Vincente anche l’orario aperitivo, che vede il piccolo locale e il suo esterno gremito di gente che, tra una chiacchiera e l’altra, può sorseggiare un calice di buon vino e ascoltarne la storia raccontata in modo attento e appassionato da Mario. In definitiva una riproposizione attuale della vecchia idea di osteria dove il vino è senza dubbio centrale, a dove la cucina nella sua semplicità diventa compagnia piacevole del buon bere e del condividere.

Cap’alice
via Bausan, 28m
Napoli
+3908119168992
Prezzo medio: 35 euro vini esclusi
Chiuso sabato a pranzo e l'intera domenica


Dall'Italia

Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose

a cura di

Fosca Tortorelli

napoletana, classe 1978, architetto e sommelier Ais. Fa parte dei Narratori del Gusto e insieme al Centro Studi Assaggiatori di Brescia partecipa a panel di degustazione nel settore enogastronomico. Collaboratrice della rivista L’Assaggio, oltre che di altre testate, è membro delle Donne del Vino

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