30-09-2018
Il logo della prima edizione di Cookin'Med, ideato da Pino Cuttaia, che si chiude in queste ore ad Agrigento
Gastronomia, Mar Mediterraneo e ambiente sono i tre cardini del progetto Cookin’Med, ideato dallo chef siciliano Pino Cuttaia. Un melting pot di conoscenze, esperienze e talenti, tra chef, esperti, ricercartori e comunicatori, che si stanno confrontando in queste ore sullo stato di salute del Mediterraneo. Fulvio Zendrini è intervenuto con una sua suggestione, una proposta presentata con le parole che andiamo a pubblicare.
Un marchio per il Mediterraneo. Viviamo di Made in Italy. Pensiamo fortemente che promuovere i nostri prodotti come provenienti dall’Italia, la nostra nazione, sia fonte di preferenza, di predilezione, di migliore scelta.
Ma chi l’ha detto, chi lo può provare? L’esperienza e la qualità, direte voi. E probabilmente avete ragione. Il design innovativo e lo stile che li differenzia. Anche questo giusto.
Ma siamo certi che in un mondo che cambia, che necessariamente, al di là di assurde chiusure al diverso e allo straniero, deve accogliere etnie, colori, pensieri e cibi diversi, sia ancora possibile identificarsi in una nazione, in uno stato, e definirla “migliore” solo perché Italiana?
Noi pensiamo di no. Pensiamo che il valore vero, la vera chiave di volta stia nella differenza, o meglio nell’incontro e incrocio di diverse culture, colori, lingue, pensieri, musiche e cucine.
E cosa meglio del grande anello del Mediterraneo può dar valore a questa affermazione?
Pino Cuttaia, ideatore di Cookin'Med
E la stessa cosa si può dire dei prodotti della terra e dei contadini, decine di tipi di olio d’oliva, centinaia di formaggi, moltitudini di prosciutti, salami, salsicce e insaccati. E ancora pasta, dalla semola del cous cous fino ai paccheri e agli spaghetti.
E pomodori in mille modi, melanzane senza fine, vini di ogni genere per soddisfare le tavole più raffinate. Non so. Non so chi può avere idee diverse o sostenere tesi differenti: questa moltitudine di sapori, odori, sentire, vedere, annusare...è più grande, migliaia di volte, di ogni prodotto “nazionale”.
Un cerchio che, di qua e di là del mare, unisce quello che gli uomini, a volte, nei secoli hanno tentato di dividere, ma che invece si è sempre ripresentato unico, coeso, intrecciato sotto lo stesso sole e gli stessi venti.
Quei venti che portano in tutto il mondo il suo canto, un canto di sole e di civiltà.
Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose
a cura di
Triestino, partito dall'agenzia di pubblicità Armando Testa, ha ricoperto ruoli di vertice nei settori della comunicazione di aziende come Michelin, Honda, Telecom Italia. Oggi è consulente di comunicazione e marketing aziendale e politico, per clienti quali Autogrill, Thevision.com. Tiene lezioni all'Università degli Studi di Scienze Gastronomiche di Pollenzo e a quella di Genova. È docente presso Niko Romito Formazione, Intrecci Scuola di Sala e In-Cibum. Presidente dell'Associazione "Le cose cambiano", che lotta contro il bullismo omofobico