Un nuovo Navigante

Il caos fintamente allegro dei Navigli con la sua movida un tanto al chilo? No, grazie. Ma basta lasciarsi alle spalle l’Alzaia e la Ripa, percorrere i vecchi vicoli chiusi tra vecchie case di ringhiera, per trovarsi in via Magolfa, una delle strade culto della Milano d’antan incredibilmente indenne da rumori&traffico. È qui che apre le sue porte Il Navigante, brand storico della ristorazione milanese ma fresco di una sapiente ristrutturazione. Ad accogliere il flaneur goloso ci sono (rigorosamente in ordine alfabetico) uno cheffino giovane e capace, un localino niente male, un menu che fa del pesce uno dei suoi punti di forza.

Per prima cosa, le salles à manger sono state trasformate e, sciccosamente sobrie, raccontano con colonne di granito grezzo, mattoni a vista e arredo shabby chic la loro lunga storia. A dirigere il lavoro ai fornelli, poi, è stato chiamato Michele Gaglione, classe 1989, di Torre del Greco, che, innamorato dei sapori e del profumo del “suo” mare e dei piatti tipici della tradizione campana (quelli di mammà, per intenderci) li ripropone con abilità e talento anche all’ombra della Madunina. Il ragazzo viene da lontano (Le Sirenuse a Positano, il Don Alfonso di Iaccarino...) e sicuramente andrà lontano, ma adesso (per la buona sorte di golosi&affini) lavora qui.

La sua materia prima preferita è il pesce, si diceva che, crudo o cotto, in carpaccio o usato come ripieno, fritto o grigliato, in guazzetto o marinato, riempie la carta in un vero e proprio peana al prodotto ittico. Grande l’attenzione di Michele per la scelta di ingredienti di stagione: è una cucina che sa di mercato, interessata ai prodotti locali, anche a quelli, come sgombri, alici, sarde, considerati dalle carte snob i parenti poveri del pescato nobile. Ecco, allora, uscire dalle sue mani e materializzarsi nel piatto le sarde, presentate di volta in volta, farcite, in foglia di lattuga, oppure fritte in tempura. O, ancora, le alici che flirtano con mozzarella di bufala, pomodori e melanzane per prodursi in una insospettabile Millefoglie.

Michele ha pensato anche agli amanti del raw food, quelli che preferiscono il tuttocrudo: per loro, ecco la proposta di un Crudo Componibile, un plateau di frutti di mare da creare, secondo l’estro del momento, con ostriche, tartufi, ricci e crostacei. Ma c’è di più, ovviamente. Se a titillare le papille pensano le creazioni del cuoco, piacevolissime sensazioni visive sono regalate dalle immagini che decorano le pareti de Il Navigante trasformato, per l’occasione, in una piccola galleria d’arte. Ha cominciato Veronica Lisa Crippa, «artista poliedrica e multimediale» (così si definisce) che con i suoi scatti ha immortalato polpi, gamberi, triglie, orate e merluzzi in 12 opere oversize, accese di colori. E non è che l’inizio perché con questa mostra fotografica si è inaugurata una nuova stagione per lo storico ristorante dei Navigli, che metterà in campo un sistema di relazioni e riflessioni sull’arte del mangiare, aperto a mostre, vernissage e dibattiti.

Il Navigante
via Magolfa, 14
Milano
t. +39.02.89406320
Chiuso la domenica
Menu degustazione: 35 euro
Parcheggio riservato e gratuito in via Magolfa 3, a pochi metri dall’ingresso del Ristorante