12-07-2018
Pino Cuttaia (La Madia di Licata), la giornalista del Sole 24Ore Fernanda Roggero e Pasquale Caliri (Marina del Nettuno di Messina) in dialogo a Taobuk, il Festival Internazionale del Libro di Taormina
Nessun evento epocale può prescindere da quella che Voltaire definiva “la grande rivoluzione dello spirito umano”: la necessità di comunicare, traghettare progetti e visioni è infatti la spinta propulsiva alla circolazione di idee. “Rivoluzioni” è stato il fil rouge dell’ottava edizione di Taobuk, il Festival Internazionale del Libro che da otto anni si svolge a Taormina, fulgido esempio della forma mentis mediterranea, crocevia di civiltà e, per facile traslato, anche di linguaggi. Tema migliore, per gli chef Pino Cuttaia (La Madia di Licata), due stelle Michelin, e Pasquale Caliri (Marina del Nettuno di Messina), Ambasciatore del Gusto messinese, non poteva esserci. Entrambi portano nel piatto storie di territori difformi tra loro, da punta a punta della Sicilia, grandi testimonianze di mare e di terra che rivelano uno sguardo inedito sul passato e sul futuro. Come vuole oggi la rivoluzione culinaria, dimostrano l’orgoglio di appartenenza alla propria terra, fanno sistema con i piccoli produttori locali, promuovono le eccellenze che rischiano di scomparire e forniscono chiavi di lettura inedite della memoria del gusto. Il mosaico che creano è la ragione di una grande scoperta, tante Sicilie, per citare Bufalino, come non le abbiamo mai assaggiate.
Acciughe farcite con mandorle e pistacchi, il Magnum di Caliri
Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose
a cura di
Veneta di Bassano del Grappa, dopo un Master in Food & Wine Communication entra nell’estate 2016 nello staff di Identità Golose. Diplomata Ais (Associazione Italiana Sommelier), ora vive in Sicilia, per amore, e scrive dell’unicità dei sapori e delle persone di questa terra