04-07-2018

Anche a Milano c'è FUD

Dopo il successo di Catania e Palermo, da metà luglio, in zona Navigli, sbarca la Bottega Sicula ideata da Andrea Graziano

Con questo video viene lanciata l'imminente apertura di Fud a Milano: il locale ideato da Andrea Graziano debutterà all'ombra della Madonnina nella seconda metà di luglio

Stay hungry, stay Fud. Anzi, per dirla giusta, stei angri stei fud. È annunciata per la seconda settimana di luglio l’inaugurazione a Milano in zona Navigli del nuovo Fud – Bottega Sicula, format di successo attivo in Sicilia dal 2012, ideato dall’imprenditore catanese e Ambasciatore del Gusto Andrea Graziano.

«A Catania e Palermo abbiamo centrato tutti i nostri obiettivi, ora ci spostiamo più a nord non a cercare fortuna, ma a proporre un territorio in maniera diversa». L’intento dichiarato è quello di raccontare, in società con Vittorio e Saverio Borgia, titolari di Bioesserì, la Trinacria gastronomica contemporanea, solida, strutturata, che va oltre il cannolo e l’arancino/a, prendendo le dovute distanze dalle cancrene sociali ed economiche del meridione d’Italia, spesso abusati luoghi comuni e di riparo.

Andrea Graziano

Andrea Graziano

«Tutti si lamentano che in Sicilia non si possa fare un’imprenditoria sana, non sia possibile creare posti di lavoro, regolarizzare le posizioni del personale dipendente, pagare i fornitori, avere successo. Per questo, i miei locali e i miei collaboratori rappresentano una Sicilia diversa: i produttori che noi valorizziamo sono tutti giovani laureati con obiettivi chiari, che hanno deciso di investire nell’agroalimentare».

La storia di Graziano e di Fud ha radici profonde: «Da piccolo sognavo di fare il pizzaiolo, ma mia madre aveva una galleria d’arte e auspicava per me un futuro più vicino al mondo della cultura». I sogni sono piccole rivoluzioni, ma conoscono la via.

«Diploma in ragioneria e grande passione per la cucina, ho iniziato a lavorare come cuoco: Inghilterra, Scozia e qualche esperienza in ristoranti italiani. Quando sono tornato a Catania avevo 22 anni e ho cominciato a lavorare in una catena di negozi di elettrodomestici, intanto cucinavo per gli amici sempre con l’idea e il sogno di aprire un ristorante».

Fud a Catania...

Fud a Catania...

E poi arriva l’occasione che fa l’uomo chef: «Nel 1999 i miei genitori chiudono “Il sale” e nel 2002, negli stessi locali, si inaugura il Sale Art Cafè, mise en place ricercatissime per una cucina gourmet fatta di materie prime di altissima qualità». Ma la passione, la ricerca della qualità e la cura del dettaglio a volte non bastano: «Il ristorante all’inizio non ha avuto il successo sperato. Io avevo cucinato, ma non avevo mai gestito un’attività commerciale né una situazione così complicata».

Nel 2006 cambia tutto: «Su suggerimento di una mia amica, apro Caponata Web, uno dei primi blog italiani di cucina dove pubblicare e descrivere i piatti che, nei miei viaggi, degustavo nei grandi ristoranti stellati; dopo qualche tempo, il blog diventa uno tra i più seguiti». Un’attenzione che farà sistema e comunicazione tanto che il “Sale Art Cafè” comincia a valorizzarsi attraverso il racconto di altre realtà.

...e a Palermo

...e a Palermo

«Il mio ristorante diventa famoso ed è sempre pieno; per ottimizzare, rilevo la pizzeria accanto, dove nel dicembre 2012 nasce Fud, un posto dove, durante l’attesa del tavolo al Sale, si potesse consumare un aperitivo, un hamburger con una birra o un cocktail. Inauguriamo di sabato, con 350.000 euro di debiti, e facciamo zero coperti in quattro giorni. Il mercoledì si sente il botto: Fud copre 500 coperti. Solo nel primo anno di attività ho ricevuto oltre 100 richieste di franchising».  

Un trionfo sotto tutti i punti di vista; epicentro, il fattore umano: «Le nostre proposte gastronomiche sono caratterizzate da una materia prima d’eccellenza fornita da piccoli produttori siciliani, fuoriclasse che creano per noi dei “tagli sartoriali”. Fud ha cambiato la vita di questi produttori e loro l’hanno cambiata a noi, che copriamo il 98% del fatturato di alcuni di loro».

«È necessario poi che si rispettino gli impegni e si onori il lavoro. – prosegue – Non è ortodosso pagare una fornitura dopo sei mesi; le fatture devono essere saldate dopo 30 giorni, sia per gratificare il fornitore sia per tenere alti gli standard della produzione».

Gente di Fud: Fud pipol

Gente di Fud: Fud pipol

Fattore umano che ritorna anche nella gestione dell’accoglienza: «Il 90% delle recensioni tesse le lodi del nostro personale: l’energia e lo spirito d’appartenenza dei miei collaboratori sono davvero unici e speciali. Assumiamo persone senza esperienza specifica; non cerchiamo i più bravi, ma quelli che abbiano una sensibilità funzionale al nostro progetto. Si può insegnare a portare un piatto, ma non si può insegnare a sorridere».

«Dopo un mese di formazione e di simulazioni sul campo, al primo servizio di sabato, nella sede di Palermo abbiamo avuto 830 coperti, serviti da 35 persone che non avevano mai fatto il cameriere, eppure sembrava che lavorassero insieme da 20 anni». Per una crescita professionale e umana, Andrea Graziano periodicamente fa organizzare corsi di social network, corsi di inglese “English for Fud” e visite alle aziende per far capire ai ragazzi l’alto valore dell’artigianalità.

Baffalo burgher

Baffalo burgher

Interessanti i progetti in atto con associazioni umanitarie: «Abbiamo assunto rifugiati politici di tredici etnie diverse, investiamo su di loro, li integriamo ed è in corso un ulteriore progetto con l’amministrazione penitenziaria; un ex detenuto oggi è il responsabile della cucina nella sede di Catania». 

Diversificare l’offerta con idee innovative, svecchiare i concept, investire in nuove arie, ambienti e situazioni. Accanto a Fud a Catania nasce Fud-Off: «L’idea di partenza era quella di creare un mixology bar dalle grandi suggestioni. Strada facendo, abbiamo deciso di abbinare ai cocktail qualcosa da mangiare; è questo Fud-Off, un tapas bar illuminato da neon fucsia dalle atmosfere dark, quasi newyorkesi, posto informale e ricercato, dove il nostro chef Valentina Chiaramonte traduce in tapas la sua cucina dalle solide basi e proiettata al futuro, intrigante e sperimentale, siciliana e di contaminazione».

Shek burgher

Shek burgher

Quello modellato da Andrea Graziano è il prototipo del successo imprenditoriale risultato di passione, competenza, coraggio e abnegazione, vincente perché, tra le altre cose, rappresenta una vetrina di eccellenze siciliane. Sono davvero tanti i produttori che, con Fud, oggi si ritrovano ruote motrici di un treno condotto con acume e lungimiranza sempre al passo con i tempi.

«Sento molto la responsabilità di chi ha creduto in me e rischiato con me, dai soci ai produttori ai collaboratori, per questo oggi il mio orgoglio è portarli con me a Milano. Spero costantemente che il mio lavoro possa migliorare la vita di qualcuno». Cibo di qualità, sostenibilità, informalità e rispetto per l’uomo: questa è la Sicilia di Andrea Graziano. Questa è la Sicilia di Fud. Siate affamati.

Fud Milano (dalla seconda metà di luglio)
Via Casale 8
Milano
Numero di telefono ancora non attivo


Dall'Italia

Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose

a cura di

Davide Visiello

classe 1974, sommelier, assaggiatore di caffè e verace uomo del Sud, è alla costante ricerca di sole e cieli azzurri. Nato a Vico Equense e cresciuto a Castellammare di Stabia, ama la cucina quando è innovativa e ha solide basi. Epicureo di cuore e palato, vive e scrive a Palermo, ma mangia e beve ovunque. Collabora con Identità Golose dal 2016

Consulta tutti gli articoli dell'autore