27-06-2018

Il Rubino rosso di Corbara, tra scienza e gusto

Durante la quinta edizione del Mediterranean Cooking Congress è stato celebrato e raccontato il pomodoro Corbarino

A Corbara (Salerno) mondo scientifico, istituti al

A Corbara (Salerno) mondo scientifico, istituti alberghieri, coltivatori, produttori, associazioni, chef e pizzaioli si sono incontrati per esaltare le qualità del pomodoro Corbarino

L’importanza del luogo e di chi lavora la terra con costanza e sacrificio: questo l’incipit del congresso tematico sul Rubino di Corbara, organizzato in occasione della V edizione del Mediterranean Cooking Congress, evento ideato e organizzato dalla società By Tourist, che ha scelto il Comune di Corbara, ai piedi dei monti Lattari, come scenario ideale per raccontare le peculiarità di questo pomodoro, senza trascurare le sue qualità organolettiche e le diverse possibilità di utilizzo in cucina.

Durante la giornata di approfondimento, diversi chef e pasticceri si sono confrontati e intervallati con esponenti del settore scientifico, coinvolgendo il pubblico di esperti del settore, produttori, allievi di istituti alberghieri e giornalisti enogastronomici, dando altresì la possibilità di apprezzare le peculiarità di questo prodotto e le caratteristiche nutraceutiche del pomodoro in genere.

La pasta di Giulio Coppola

La pasta di Giulio Coppola

Come evidenziato da Pietro Pentangelo, Sindaco di Corbara, la cittadina campana ha un microclima straordinario, che si trova tra cielo e mare, con uno sguardo rivolto verso l’agro nocerino-sarnese e l’altro verso il sole della costiera amalfitana. Un luogo che da questa sua unicità climatica riesce a conferire al pomodoro Corbarino, quel suo particolare sapore agro-dolce, rendendolo distinguibile tra le altre specie di pomodoro.

Dal colore rosso intenso, con una caratteristica forma allungata, questo pomodoro rappresenta una delle più significative testimonianze della tradizione rurale locale, è inoltre particolarmente ricco, oltre che di vitamine e sali minerali, anche di antiossidanti. Un prodotto che stava rischiando di scomparire e che grazie alla forza e alla sinergia di alcuni contadini di Corbara e imprenditori illuminati è stato recuperato. 

Giulio Coppola

Giulio Coppola

Ci sono stati rilevanti contributi medico-scientifici, che in modo semplice e discorsivo hanno dato un taglio culturale e scientifico all’incontro. Uno studio recente ha illustrato l’efficacia del Corbarino e del San Marzano, nella prevenzione dei tumori intestinali. Tra le diverse partecipazioni scientifiche, c’è stato l’intervento di Teodoro Cardi - Direttore Centro di ricerca per l'orticoltura (ORT) legato al CREA (Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria), che ha parlato degli accurati studi affrontati sul recupero del germoplasma del Corbarino e di come si sia puntato a trovare le varietà migliori per adattamento al consumo del prodotto fresco e a quello legato al trasformato.

Interessante anche l’intervento del Dott. Michele Scognamiglio, professore dell’Università della Campania Luigi Vanvitelli, che ha evidenziato la valenza salutistica del pomodoro, tra gli innumerevoli alimenti cardine dell’insuperato Modello Alimentare Mediterraneo.

Il dessert di Sal de Riso

Il dessert di Sal de Riso

Ulteriore testimonianza concreta della versatilità e dell’uso del corbarino nella ristorazione, è stata data da cinque chef della Campania, affiancati da altrettanti giornalisti enogastronomici, che li hanno coadiuvati e intervistati, durante hanno un interessante momento di show-cooking.

Paolo Barrale del ristorante stellato Marennà, Vincenzo Del Sorbo del ristorante Pompeo Magno di Pompei, Domenico Iavarone del ristorante Josè Restaurant di Torre del Greco, Giulio Coppola del ristorante La Galleria di Gragnano, Erminia Cuomo e Rosario Napolitano dell’Hosteria Da Bacco a Furore sono stati i cinque chef protagonisti, che hanno raccontato aneddoti personali, oltre alla ricerca del prodotto e all’uso di questo pomodoro, mostrando in diretta una loro preparazione.

Paolo Barrale

Paolo Barrale

Come conclusione tangibile della giornata, è stata organizzata una degustazione dei prodotti di Corbara, oltre che del Corbarino stesso, va sottolineata la presenza del Panificio Nasta, del Caseificio Monti Lattari e del Salumificio Ruocco. Non è mancata l’interpretazione dolce del prodotto con la partecipazione dei pasticceri Anna Chiavazzo, Sal De Riso, Gaetano Nasta, Gerardo Di Dato e della squadra di Alfonso Pepe, che hanno giocato con il Corbarino nelle loro dolci creazioni. Trasformandolo da candito, in gelèè, finanche alla versione gelato.

Cioccolato e Corbarino, di Anna Chiavazzo

Cioccolato e Corbarino, di Anna Chiavazzo

La giornata non poteva non concludersi con la visita in campo, così all’interno dell’Agriturismo "La Grotta" di Corbara, si è potuto constatare il lavoro non facile e l’attenzione posta nella produzione di questo prezioso frutto. Un Agriturismo caratterizzato da una splendida grotta naturale, dove è stato ricreato uno spazio davvero suggestivo.

Una giornata che ha sicuramente visto la partecipazione e l’interesse di competenze disparate, in primis la voglia di far conoscere le tante peculiarità di questo piccolo comune dell’entroterra costiero.


Dall'Italia

Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose

a cura di

Fosca Tortorelli

napoletana, classe 1978, architetto e sommelier Ais. Fa parte dei Narratori del Gusto e insieme al Centro Studi Assaggiatori di Brescia partecipa a panel di degustazione nel settore enogastronomico. Collaboratrice della rivista L’Assaggio, oltre che di altre testate, è membro delle Donne del Vino

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