28-05-2018
Matteo Rizzo alla presentazione del progetto, dietro di lui alcuni chef che vi prendono parte (foto Aromicreativi)
Oramai quasi due anni fa avevamo raccontato ne Due galli in un solo Desco, catenaccio "Lo scontro-abbraccio generazionale narrato dai Rizzo senior e jr, alla guida dell'insegna veronese", appunto il rapporto tra Elia e Matteo Rizzo, padre e figlio che condividono la guida dello storico indirizzo scaligero di via Dietro San Sebastiano 7. Era ed è una vicenda interessante, quella del trapasso generazionale in un'insegna prestigiosa dell'alta ristorazione veronese, e italiana: per questo ci aveva stuzzicato. Così come ci era piaciuta l'idea, portata avanti a Il Desco ormai da alcuni anni, di dedicare alcuni periodi per avvicinare i clienti più giovani effettuando uno sconto considerevole, il 50% su tutto il menu, alla carta o degustazione, solo per gli under 30. Già in questo s'intravvedeva la volontà di Matteo Rizzo, classe 1984, si scrollarsi di dosso la patina polverosa dell'alta cucina classica, per aprirsi a nuove prospettive più casual e contaminate.
Villa della Torre, di proprietà della famiglia Allegrini: qui si è svolta la serata di presentazione di Generations
Generations nasce su impulso di Rizzo jr, ma ha ricevuto già l'adesione di molti altri esponenti della nuova leva della ristorazione veronese, gli stessi protagonisti della serata di ieri (con i loro piatti in abbinamento ai vini Allegrini e ai cocktail creativi studiati da due giovani locali di Verona: Archivio e Soda Jerk): per il 12 Apostoli il patron Filippo Gioco con lo chef Mauro Buffo; per il Ponte Pietra di Gianni Pascucci e Diana Tropinina, il giovane chef Michael Silhavi; per il Degusto di San Bonifacio, lo chef e patron Matteo Grandi con Elena Lanza; per il Perbellini di Isola Rizza, lo chef Francesco Baldissarutti, con la proprietaria Paola Secchi. Una bella fetta di ottima tavola del territorio, con un fine: fare sistema, unire le forze e gli sforzi per raccontare una ristorazione scaligera che va a svecchiarsi e per rivendicare in questo modo un ruolo di primo piano nel panorama gastronomico italiano per la città di Verona.
Foto di gruppo
Altre città in Italia ed Europa sono riuscite a fare sistema, a creare una sinergia positiva tra i ristoratori, e a beneficiarne è spesso l’intero territorio «perché il turismo gastronomico è oggi una risorsa molto importante - continua Rizzo - Basti pensare a città come Copenhagen o Bilbao in Europa, meta di appassionati gourmet, o alla rinascita gastronomica di Milano negli ultimi anni in Italia. Io e i miei colleghi crediamo che Verona abbia le potenzialità per giocare un ruolo importante in futuro».
Matteo Rizzo, nella foto grande, poi dall'alto a sinistra, in senso orario, Michael Silhavi, Francesco Baldissarutti, Mauro Buffo (il fuori quota: ma il suo patron Filippo Gioco è trentenne) e Matteo Grandi
Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose
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classe 1974, milanese orgoglioso di esserlo, giornalista professionista dal 1999, ossia un millennio fa, si è a lungo occupato di politica e nel tempo libero di cibo. Ora fa l'opposto ed è assai contento così. Appena può, si butta su viaggi e buona tavola. Coordinatore della redazione di identitagolose.it e curatore della Guida di Identità Golose alle Pizzerie e Cocktail Bar d'autore. Instagram: carlopassera