12-02-2018
Il trio che ha rinnovato la proposta dell'Antica Osteria della Peppina: al centro lo chef Jacopo Malpeli, a sinistra il patron Giuseppe Arbusti, a destra Andrea Forti, che cura la cantina
Alseno è un piccolo punto sulla mappa dell'Emilia, tra Fiorenzuola e Fidenza, a Sud il fiume Stirone, a Nord il grande Po: terra di grandi pianure ma di vicine colline, generosa e abbondante, persino misteriosa per via di quell'aria ovattata che la nebbia riesce a creare in questi mesi freddi. Qui, lungo la via Emilia, il patron Giuseppe Arbusti, lo chef Jacopo Malpeli e Andrea Forti in cantina da quattro anni danno vita a un progetto di cucina di alta qualità: l'Antica Osteria della Peppina.
Il locale è nato a fine '800 grazie a Peppina, bisnonna dell'attuale proprietario Giuseppe Arbusti
Lo chef, classe ’82, ha formazione accademica ad Alma. Ricordo una bella lezione sulla costruzione del menu in cui il maestro Luciano Tona spiegava la bellezza di cominciare il pasto con una proposta vegetale. Malpeli segue l'insegnamento con Verde Inverno, con broccoli, foglie di shiso, avocado piccante e crema al pistacchio; si segue a stretto giro con ABC: aglio dolce in crema, bottarga di muggine e cavoletti di Bruxelles.
Piña Colada di sgombro marinato
Cozze nel campo
Midollo tonnato
Tempistiche di servizio ravvicinate e rapide per non affievolire l’appetito, con un lavoro di sala notevole e attento ai dettagli. Un indirizzo da scoprire per chi non è mai stato e da rivisitare per chi lo ha conosciuto, di certo da memorizzare nei nostri taccuini.
Antica Osteria della Peppina via Roma 275, Alseno (Pc) Tel. +39 0523 1905390 anticaosteriadellapeppina.it Aperto tutti i giorni a pranzo e cena, chiuso il lunedì Prezzi medi: antipasti 16 euro, primi 16, secondi 23, dessert 10 Menu degustazione grande a 80 euro
Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose
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classe 1983: nel 2005 decide di chiudere nel cassetto il diploma di ragioniere e seguire la passione per la cucina. Apre alle porte del suo paese, Borgo Val di Taro (Parma), la prima insegna I Due Gatti, da autodidatta. Poi studia: stage a Il Rigoletto di Reggiolo con Giovanni D’Amato, diploma all'Alma nel 2009. Ora I Due Gatti sono anche a Parma città. Considera Luciano Tona come un secondo padre, oltre che un maestro