18-01-2018

La nuova sfida di Tim Ricci, alchemy pastry chef nel ricordo di Frank Rizzuti

Potentino classe 1974, grandi maestri francesi: ora una nuova avventura alla Locanda Severino post-Vitantonio Lombardo

Tim Ricci con uno dei suoi meastri, il grande (e g

Tim Ricci con uno dei suoi meastri, il grande (e giovanissimo, classe 1985) Cédric Grolet, chef pâtissier del ristorante Le Meurice di Alain Ducasse a Parigi. Grolet è stato eletto miglior pasticcere di ristorante al mondo da Les Grandes Tables du Monde nel 2017

L’Alchemy Pastry. Tim Ricci, classe 1974, è un farmacista folgorato dalla pasticceria, che lui definisce una scienza prima che un’arte. In lui convivono visioni e contaminazioni. Padre di questo profondo Sud, madre del Nord più Nord; amore per la cucina e la pasticceria sin da piccolo che si arricchisce assieme ai suoi studi in Farmacia, prima viaggiando da appassionato gourmet in giro per le migliori tavole italiane, poi iniziando a frequentare corsi e stage in Italia ed Europa.

Cioccolato, caramello, nocciola e..., una delle creazioni di Tim Ricci

Cioccolato, caramello, nocciola e..., una delle creazioni di Tim Ricci

L’amico con cui condivideva questa passione era Frank Rizzuti e con lui, quasi per gioco, inizia a dividere il suo tempo tra la professione di farmacista e quella di pastry chef. Con Frank scambia e vive sogni e sacrifici, speranze e sudore per ottenere quella stella che tanto ha significato e segnato l’esperienza e infine i sentimenti di molti.

Un'immagine di Ricci con Frank Rizzuti

Un'immagine di Ricci con Frank Rizzuti

Per Tim sicuramente, perché la determinazione di Frank nel perseverare, nonostante fosse già provato dalla malattia che ce lo ha portato via troppo presto, gli ha insegnato che nulla è impossibile, anche se guardi il mondo da una prospettiva così piccola o così fuori rotta come quella di una provincia del Sud.

Raspberry chocolate cube box

Raspberry chocolate cube box

La scomparsa del suo amico lo svuota, gli toglie fiato ed energia. Prima di elaborare ed esorcizzare la sua perdita passa tempo, poi si convince che forse, proprio per quello che assieme a Frank aveva costruito, doveva in qualche modo ritrovare animo e restituire qualcosa a sé e idealmente a lui.

Limone giallo e limone verde

Limone giallo e limone verde

E il Tim bambino che lo spinse alla cucina e all’arte pasticcera per soddisfare quella curiosità del “come si fa a fare quella cosa?” – riferito ai dolci e ai piatti che vedeva e assaggiava - bussa ancora alla sua porta e lo spinge fuori per riprendere il cammino. Saranno le esperienze e i corsi con Luca Montersino, Cedric Grolet, Johan Martin, Guillaume Mabilleau, Frank Haasnoot a ridargli fiato, stimolo e visione. Soprattutto la pasticceria francese che tanto ama, per quella capacità di saper essere precisa, essenziale, pulita e perché il valore di un pasticcere oltralpe è riconosciuto e valorizzato da sempre. Questo gli dà ancora la voglia di sperimentare, creare.

Il Babà nascosto

Il Babà nascosto

E sarà con Giuseppe Misuriello (chef e proprietario dell’Osteria Marconi di Potenza) che affronterà una nuova sfida, questa volta per entrambi, nelle cucine della Locanda Severino a Caggiano (già cucina stellata di Vitantonio Lombardo che nel frattempo ha lasciato per trasferirsi a Matera, leggi: Vitantonio Lombardo, a maggio il suo nuovo ristorante a Matera). A noi non resta che attendere per apprezzare, speriamo presto, quest’apertura e l’esperienza alla Locanda Severino.

Nel frattempo, ci siamo accontentati di qualche piccolo assaggio ma se avete, intanto, voglia di conoscere Tim, l’Alchemy Pastry, potrete farlo seguendo il suo profilo instagram: ricci.tim
 

P.s.: una stella è volata lontano, ma non ha smesso di regalare luce e speranza a queste montagne e agli abitanti dei suoi fitti boschi. Quella stella brilla e indica la via per chi vuole e per chi sa volare o ha voglia di camminare. A Frank, prosit e serenità.


Dall'Italia

Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose

a cura di

Rocco Catalano

Nato "a Sud di ogni Sud" (cioè a Potenza), romantico assaggiatore e narratore di vini e storie di cibo. “Camminare la terra” alla ricerca di storie e di prodotti è la sua passione, che poi vorrebbe essere anche una professione. «Sin da bambino un sacco di parole girovagano indisciplinate nella mia mente, e fin quando la pigrizia non mi ha sopraffatto le ho messe assieme in un blog che si chiama: Vino e Utopie, la fantasia al bicchiere»

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