25-11-2017
L'ingresso della Salumeria
Non è facile fare ristorazione in questa parte di Napoli, tra i vicoli stretti e il disordine, seppure colorito dalle voci e i volti dei suoi abitanti, ognuno dei quali sembra avere almeno cent’anni di storia alle spalle, nonostante l’incedere leggero e scanzonato. Qui, in via San Giovanni Maggiore Pignatelli, si è un po’ nascosti dal via vai di turisti che sempre più numerosi percorrono Spaccanapoli, la strada principale del centro storico, il Decumano Inferiore che divide in due la città tracciando una prospettiva lunga e affollata, ferma nel tempo di quella Neapolis romana che prese il posto dell’ancora più antica Partenope dove la lingua ufficiale era il greco. In questo dedalo di vicoli e vicoletti, nulla è ritenuto assurdo o impossibile, la vita stessa nella sua quotidianità rappresenta una sfida difficile che la gente ha imparato ad affrontare, e soprattutto ad accettare, con quello spirito di leggerezza e humor tutto partenopeo che rende speciale ogni cosa.
La sala
Spaghetti alla Puveriello
Ravioli semintegrali ripieni di crema di baccalà e dragoncello, glassati al burro di bufala profumato alla lavanda con insalatina fredda di pomodorini vesuviani, capperi e olive
Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose
a cura di
nata a Napoli, è giornalista, sommelier e degustatrice Onaf, oltre che di vini ovviamente. Wine & food writer