03-10-2017
Roberto Petza di S'Apposentu (Siddi in Sardegna) e Corrado Assenza del Caffè Sicilia (Noto, Siracusa), protagonisti nel weekend scorso a Baradili (Medio Campidano) per la rassegna Fili del Gusto
Pochi cuochi italiani s’impegnano tanto - e gratuitamente, in pratica - per promuovere la propria regione come Roberto Petza. Abbiamo sottolineato diverse volte il lavoro che il cuoco sardo porta avanti in Marmilla, un lembo di terra nel Medio Campidano che si distingue per la bellezza dei suoi scorci naturali, le magnifiche tombe dei giganti ma anche lo spopolamento progressivo dei suoi comuni e una rete idrica che non sempre fa arrivare acqua a quei pochi che hanno deciso di restare. Non contenti di aver portato a casa il successo di Stelle in Marmilla, Petza e il suo infaticabile restaurant manager Domenico Sanna hanno chiuso domenica scorsa la seconda edizione di un’altra rassegna ancora, i Fili del Gusto, capace di portare a Baradili molti più curiosi (500 circa) di quanti abitanti non censisca il microscopico comune (84), il più piccolo della Sardegna. «Quando Roberto mi ha chiesto di venire», ha spiegato il siciliano Corrado Assenza, l’ospite più illustre di questa tornata, «non ci ho pensato un attimo: parliamo la stessa lingua». È l’idioma inter-dialettale di chi ha cuore i contenuti di quello che mangiamo, il destino dei grandi artigiani e produttori che lavorano all’ombra e soprattutto quello delle generazioni che verranno. Con loro, c’erano i colleghi Nino Rossi di Qafiz in Aspromonte, Luciano Monosilio di Pipero a Roma, Antonio Biafora di San Giovanni in Fiore (Cosenza), i pizzaioli Gianfranco Iervolino di Aversa (Caserta) e Diego Vitagliano di Dieci a Pozzuoli (Napoli). Tutti d’accordo con una frase di Assenza che ci siamo segnati: «Oggi andiamo al supermercato teleguidati da altri: ci hanno ridotto a polli da allevamento. Ma dobbiamo tornare a essere cacciatori che selezionano solo il cibo che merita». Quello che componeva i piatti che ci hanno folgorato nella rassegna sarda.
Il porceddu di Petza
I ravioli di pecora di Petza
Crema di grano duro e di formaggio con zucchino cotto lentamente in forno, uno degli assaggi della colazione di Corrado Assenza
In coda a Baradili per il gelato al latte di capra con miele di asfodelo di Assenza (foto Michela Iorio)
La pizza con baccalà di Gianfranco Iervolino, omonima pizzeria di Aversa (Caserta)
La pizza con salsiccia alla campidanese di Stefano Lonni di Sa Scolla, Baradili
Gli autori della cena conclusiva di Fili di Gusto: da sinistra a destra, Nino Rossi di Qafiz in Aspromonte, il padrone di casa Roberto Petza, in piedi Corrado Lucci (team Caffè Sicilia), Luciano Monosilio di Pipero a Roma, Corado Assenza e Antonio Biafora di San Giovanni in Fiore (Cosenza)
Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose
a cura di
classe 1973, laurea in Filosofia, coordina la Guida ai Ristoranti di Identità Golose e tiene lezioni di storia della gastronomia presso istituti e università. instagram @gabrielezanatt