26-09-2017

Alla scuola di Davide Oldani

Inaugurato ieri il nuovo Istituto Alberghiero di Cornaredo, legato a doppio filo con lo chef del D'O. «Grande orgoglio»

L'inaugurazione ufficiale del nuovo Istituto A

L'inaugurazione ufficiale del nuovo Istituto Alberghiero Olmo di Cornaredo, mentore Davide Oldani

Davide Oldani ci tiene tantissimo, e per più di un motivo. Il primo lo esplicita lui stesso, sincero: «E’ per i ragazzi, sono molto contento perché offriamo loro una nuova possibilità di formazione qualificata, l’opportunità di studiare e prepararsi per entrare nel mondo del lavoro». La seconda ragione non la dice, ma la si intuisce facilmente: sano orgoglio, la fierezza d’aver contribuito in modo decisivo alla nascita di un progetto dedicato ai professionisti delle ristorazione (e alla cucina) del futuro. Proprio a casa sua.

Ore 18 di ieri, lunedì 25 settembre: a Cornaredo bastava percorrere poco più di un chilometro della splendida sede del D’O – son 15 minuti di sgambata, a prenderla con calma – per raggiungere via Matteotti 18, ossia il nuovo Istituto Alberghiero. Si chiama “Olmo”, come quell’albero che si affaccia sul ristorante fiore all’occhiello del paese. Anche la nuova scuola vuole essere un’eccellenza: associata al Paolo Frisi di Milano, ospita 18 classi e ha due laboratori di cucina. L’edificio è all’avanguardia per sostenibilità energetica, con un impianto fotovoltaico da 15 KW e uno solare-termico da 16000 KW/ora.

Il progetto, come capita spesso nel nostro Paese, è stato cullato a lungo: nasce nei primi anni 2000, via ai lavori ma poi tutto è finito a lungo nel dimenticatoio. Il cantiere ha riaperto solo qualche anno fa, la realizzazione firmata dalla Provincia (oggi Città Metropolitana di Milano), costo finale circa 6 milioni di euro. Ma il passo decisivo è stato quello di Oldani, quando ha deciso di farsi coinvolgere nell’iniziativa e di supportarla con le sue idee, di collaborare nel tracciarne la didattica: testimonial, modello e ovviamente anche docente. «Ho accettato l'impegno con l'Olmo di Cornaredo, purché anche Oldani accettasse di collaborare – ha spiegato tra il serio e il faceto Luca Azzollini, preside del nuovo istituto alberghiero, intervistato dal Gambero Rosso – Lo chef si è subito dimostrato disponibile e interessato: se apri un alberghiero in un piccolo centro dove c'è un personaggio di questa importanza, che già si occupa molto del territorio, devi interfacciartici».

Il primo giorno di scuola...

Il primo giorno di scuola...

...e l'inaugurazione ufficiale di ieri

...e l'inaugurazione ufficiale di ieri

Racconta Oldani: «Un anno fa annunciavo la mia partecipazione alla stesura del programma del nuovo Istituto Professionale di Stato per l’Enogastronomia e l’Ospitalità Alberghiera di Cornaredo. Ora l'inaugurazione. Sono felice di poter trasmettere quanto imparato e soprattutto quanto fatto in questi anni, perché è solo il fare che si può insegnare attraverso l’esperienza e l’esempio».

L’istituto – l’anno scolastico è iniziato regolarmente lo scorso 12 settembre – nasce con programmi ambiziosi, per raggiungere i quali la figura di Oldani è decisiva. Per dire: in anni di carenza di fondi pubblici, l’Olmo, che è una scuola statale, potrà fregiarsi a breve di un laboratorio con piastre a induzione, grazie a un prossimo crowfunding per il quale la figura del suo celebre mentore risulterà certo decisiva. Dovrebbe avere anche delle macchine per la lavorazione del cioccolato offerte da una azienda internazionale. Ma non è tutto: «Fra gli obiettivi che mi pongo ce n’è uno in particolare: la valorizzazione di mestieri quali il fruttivendolo, il macellaio, il pescivendolo, affinché i ragazzi che non vorranno dedicarsi alla cucina, possano avere alternative che consentano loro di lavorare nel campo dell’agroalimentare», racconta lo chef.

Un'illustrazione tratta dalla pagina Facebook dell'Istituto Paolo Frisi. E' tratta dal libro: AA.VV., "Fanciulli. Sussidiario per il secondo ciclo della scuola primaria, classe terza", Como, Noseda, 1955, p. 200. E' rappresentato un quadro del pittore Bergamini

Un'illustrazione tratta dalla pagina Facebook dell'Istituto Paolo Frisi. E' tratta dal libro: AA.VV., "Fanciulli. Sussidiario per il secondo ciclo della scuola primaria, classe terza", Como, Noseda, 1955, p. 200. E' rappresentato un quadro del pittore Bergamini

E ancora: «Se passione deve essere, vorrei anche parlare ai giovani del rapporto fra sport e cucina, che per me è il legame inscindibile fra il piacere di mangiare e la buona salute fisica e mentale. Per questo, ho chiesto il patrocinio del Coni ottenendo parere affermativo», complice il forte rapporto dello chef con Giovanni Malagò, che del Coni è presidente e ha voluto Oldani come Sport & Food Ambassador alle Olimpiadi di Rio de Janeiro (ne abbiamo parlato qui: Il piatto di Oldani per le Olimpiadi. E qui: Bottura-Oldani, i nostri ori a Rio).

Insomma l’Olmo parte col piede giusto: «L'idea è fare una didattica di carattere laboratoriale in tutte le discipline – racconta Azzollini alla brava Antonella De Santis - Per esempio non attribuiamo le aule alle classi ma alle discipline. Italiano, matematica, lingue straniere, proprio per facilitare questo approccio didattico» un po' come nei campus americani. «Vogliamo dare un'istruzione di alto livello anche nelle materie non strettamente tecniche», con un’attenzione speciale per le lingue, inglese e francese/tedesco, con l'idea di aggiungere il russo.

E ancora: un progetto di impresa formativa simulata, avendo come punto di riferimento proprio il D’O, case history che è finita persino ad Harvard, lo abbiamo raccontato in questo articolo: Professor Oldani. E persino un ristorante didattico aperto a tutti, ogni giovedì, al costo simbolico di 8 euro. Ci si accomoderà ai tavoli del vecchio D’O, che Oldani ha donato all’istituto, «non nego l'orgoglio e l'emozione nel rivederli qui».

E allora, basta chiacchiere: a studiare!


Dall'Italia

Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose

a cura di

Carlo Passera

classe 1974, milanese orgoglioso di esserlo, giornalista professionista dal 1999, ossia un millennio fa, si è a lungo occupato di politica e nel tempo libero di cibo. Ora fa l'opposto ed è assai contento così. Appena può, si butta su viaggi e buona tavola. Coordinatore della redazione di identitagolose.it e curatore della Guida di Identità Golose alle Pizzerie e Cocktail Bar d'autore. Instagram: carlopassera

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