30-03-2023
Lillo Freni, a sinistra, e Luca Miuccio, insieme al pass di Identità Golose Milano
Destinazione Messina: il navigatore ideale di Identità Golose Milano, sebbene la cucina e le sale ristorante restino saldamente in via Romagnosi 3 a Milano, per due sere ha condotto tutti noi verso la Sicilia di Nord Est, in una splendida città, dalla lunga storia, affacciata sul mare e sul tanto citato Stretto.
Un viaggio reso possibile, e materialmente molto goloso, dalla presenza nell'Hub di quattro membri messinesi dell'associazione Ambasciatori del Gusto, espressione dell’eccellenza della ristorazione e della pasticceria italiana, di cui fanno parte cuochi, ristoratori, pizzaioli, sommelier, persone di sala, pasticcieri e gelatieri: coloro che attraverso il proprio mestiere si sono distinti nella valorizzazione del patrimonio agroalimentare ed enogastronomico italiano, riuniti per fare impresa, in Italia e nel mondo.
Quattro rappresentanti del gusto e delle eccellenze gastronomiche di Messina e della sua terra, divisi su due serate: mercoledì 29 e giovedì 30 marzo. La prima delle due cene ha avuto come protagonisti Luca Miuccio dal Il Giardino degli Ulivi al Grand Hotel San Pietro di Taormina, Lindbergh Hotel di Taormina (Messina) e Lillo Freni, dalla Pasticceria Freni, che si trova proprio a Messina, mentre per la seconda, giovedì 30 marzo saranno con noi Pasquale Caliri, chef della Marina Del Nettuno Yachting Club di Messina e Francesco Arena, dal Panificio Francesco Arena, sempre a Messina.
Ricciola alla brace con carbonella di mandorlo e umami di pomodoro
Dopo la prima cena messinese a Identità Golose Milano ne abbiamo chiacchierato con gli chef che hanno firmato i piatti: tre portate salate per Luca Miuccio, un pre-dessert e un dessert per Lillo Freni. Quest'ultimo prosegue con passione e impegno le tradizioni di famiglia, nella pasticceria fondata dal padre Giuseppe. E' stato lui a darci le sue prime risposte sull'identità gastronomica di Messina.
Plin di segale “irmana” ripieno di ricotta di pecora, crema di fave e bottarga
Lillo Freni è un pasticciere molto apprezzato a Messina e in tutta la Sicilia, ci ha presentato un dessert che è un riassunto delle tradizioni siciliane: Quattro atti: Cannolo siciliano, cassata siciliana, pignolata messinese, torrone gelato. Ma anche un pre-dessert dal gusto più contemporaneo, che giocava sulle sfumature di profumi e consistenze: Sfera Eoliana: Cremoso alla Malvasia con arancia e capperi canditi, su terra di cioccolato di Modica e riduzione di Malvasia. Come non chiedergli di raccontarci anche la sua interpretazione della pasticceria siciliana, e messinese in particolare?
Agnello da latte glassato con crudo di gambero rosso, limone candito, foglia di quercia saltata
Diversa è la storia di Luca Miuccio, nato nella splendida Taormina, centro turistico tra i più apprezzati di tutta Italia. Si trova in provincia di Messina, ma ha una sua identità propria. Così quando gli poniamo la medesima domanda fatta a Freni, sembra quasi smarcarsi... «Non sono proprio di Messina, oltre a essere nato a Taormina ho vissuto buona parte della mia vita nel catanese, che in tanti considerano molto diversa da Messina per le caratteristiche della sua cucina. Soprattutto mi sono formato lavorando a Taormina, che è un luogo in cui arrivano chef di estrazioni molto diverse tra loro, per via del turismo. Poi ho lavorato anche all'estero: nella mia cucina si incrociano molte influenze diverse, ma per me è importante rimanere legato alla terra in cui vivo. E dove presto, nella stagione che sta iniziando, avrò il grande piacere di aprire, sempre nell'ambito del Grand Hotel San Pietro di Taormina, Lindbergh Hotel, un nuovo ristorante gastronomico, in cui esprimere al meglio le mie idee».
Sfera Eoliana: Cremoso alla Malvasia con arancia e capperi canditi, su terra di cioccolato di Modica e riduzione di Malvasia
Il Plin di segale “irmana” ripieno di ricotta di pecora, crema di fave e bottarga si è dimostrato un piatto di golosità immediata, rotondo e appagante. A dargli carattere, e profondità territoriale, l'uso di un ingrediente come la segale "irmana", un'antica varietà di questo cereale, che cresce ad altitudini piuttosto elevate e viene infatti coltivato sull'Etna. Per ottenerne una pasta morbida e setosa come quella presentata da Luca Miuccio serve chiaramente esperienza e sensibilità, che non mancano certamente allo chef di Taormina.
Quattro atti: Cannolo siciliano, cassata siciliana, pignolata messinese, torrone gelato
Luca Miuccio da Il Giardino degli Ulivi al Grand Hotel San Pietro di Taormina, Lindbergh Hotel di Taormina (Messina) e Lillo Freni, dalla Pasticceria Freni, sono stati gli accompagnatori della prima tappa del nostro viaggio a Messina: se siete ancora in tempo a partire, potete partecipare anche voi alla seconda tappa giovedì 30 marzo con Pasquale Caliri, Marina Del Nettuno Yachting Club di Messina, e Francesco Arena, Panificio Francesco Arena, prenotando il vostro tavolo sul sito ufficiale dell'Hub.
Racconti, storie e immagini dal primo Hub Internazionale della Gastronomia, in via Romagnosi 3 a Milano
di
Giornalista milanese. A 8 anni gli hanno regalato un disco di Springsteen e non si è più ripreso. Musica e gastronomia sono le sue passioni. Fa parte della redazione di Identità Golose dal 2014, dal 1997 è voce di Radio Popolare Instagram: @NiccoloVecchia