08-12-2018
Alcuni dei maitre autori delle Storie di Gola per la Guida di Identità Golose. Da sinistra a destra Giovanni Alajmo, Nicola Ultimo, Beppe Palmieri, Raffaele Alajmo, Cristiana Romito, Enrico Baronetto e Stefania Giordano Alija (foto Barmbilla/Serrani)
Nella presentazione della Guida ai ristoranti di Identità Golose di lunedì scorso all’hotel Gallia di Milano c’è stato un momento importante dedicato ad alcuni tra i più grandi maître di sala. Sul palco sono saliti assieme Giovanni Alajmo del Caffè Stern di Parigi, Nicola Ultimo del Vun del Park Hyatt di Milano, Beppe Palmieri dell’Osteria Francescana di Modena, Raffaele Alajmo delle Calandre di Padova, Cristiana Romito di Reale Casadonna in Abruzzo, Enrico Baronetto del ristorante Alain Ducasse del Dorchester di Londra e Stefania Giordano Alija del Nerua di Bilbao. Un plotone di stelle cui avrebbero dovuto associarsi - non ce l’hanno fatta per cause di forza maggiore – Catia Uliassi di Uliassi a Senigallia e Marco Reitano della Pergola di Roma. Nove magnifici interpreti di sala, autori di altrettante Storie di Gola, cioè segnalazioni di posti del cuore nelle rispettive città. Un pretesto per parlare del lato visibile del ristorante, quello che però paradossalmente si celebra di meno. «Conosco pochissimi giornalisti che parlano di sala», si lamentò con noi Ferran Adrià poche settimane fa, «è assurdo».
Alberto Tasinato, maitre dell'anno per la Guida di Identità 2019, premiato da Kettmeir
Con Davide Oldani (di spalle), Antonio Santini, maestro di sala
Emanuele Izzo, il sommelier dell'anno, premiato da Zonin 1821
Anna Cardin, la sommelier dell'anno, premiata da Veuve Clicquot Italia
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a cura di
classe 1973, laurea in Filosofia, coordina la Guida ai Ristoranti di Identità Golose e tiene lezioni di storia della gastronomia presso istituti e università. instagram @gabrielezanatt