23-11-2018

Con le Soste di Ulisse la grande Sicilia protagonista a Identità Milano

Da mercoledì 28 novembre a sabato 1 dicembre il menu di Pino Cuttaia, Damiano Ferraro, Gioacchino Gaglio e Angelo Treno

Pino Cuttaia, due stelle Michelin con La Madia di

Pino Cuttaia, due stelle Michelin con La Madia di Licata (Agrigento), è per il triennio 2018-2020 il presidente dell'Associazione Le Soste di Ulisse, che raccoglie ristoratori, albergatori e produttori siciliani. E' lui a presentarci il menu che verrà proposto dal 28 novembre al 1 dicembre a Identità Golose Milano

La Sicilia è certamente una delle regioni italiane più ricche di eccellenze enogastronomiche, anche grazie alle tante diverse culture e influenze che nel corso dei secoli si sono incontrate, si sono parlate e si sono mescolate in quell'isola al centro del Mediterraneo. Da quindici anni almeno, inoltre, la Sicilia sta crescendo in modo sensibile: nella qualità dei suoi prodotti, nella sua offerta vitivinicola, nella raffinatezza dei suoi ristoranti e dei suoi alberghi.

A promuovere questa crescita, e a comunicarla, dal 2002 ci pensa anche e soprattutto una meritoria associazione, Le Soste di Ulisse, che raccoglie un considerevole numero di eccellenze tra ristoranti gourmet (tra cui tutti gli stellati), hotel di charme, maestri pasticceri, blasonate cantine e importanti aziende.

L’associazione persegue dalla sua fondazione l’obiettivo di rappresentare, in ogni sede, la necessità di valorizzare l’isola per promuoverne il patrimonio enogastronomico, artistico, paesaggistico, culturale e monumentale. E' per Identità Golose Milano un motivo di orgoglio poter ospitare Le Soste di Ulisse in una prima serie di cene che porteranno in via Romagnosi 3 a Milano quattro prestigiosi rappresentanti della Sicilia più buona.

Da mercoledì 28 novembre a sabato 1 dicembre infatti saranno Pino Cuttaia de La Madia a Licata (Agrigento), Damiano Ferraro di Capitolo Primo a Montallegro (Agrigento), Gioacchino Gaglio di Gagini Social Restaurant a Palermo e Angelo Treno di Al Fogher a Piazza Armerina (Enna) a prendere le redini della cucina di Identità Milano, per quattro cene imperdibili.

Cornucopia di cialda di cannolo, ricotta e arancia, chef Pino Cuttaia

Cornucopia di cialda di cannolo, ricotta e arancia, chef Pino Cuttaia

A fare da portavoce, Pino Cuttaia, presidente per il triennio 2018-2020 delle Soste di Ulisse: «Questa associazione -  ci racconta - ha una grande importanza perché racconta le eccellenze della Sicilia gastronomica e della sua accoglienza, unendo ristoratori e albergatori. Vogliamo essere i narratori della nostra terra, ognuno rappresentando il proprio territorio: offrire ai nostri clienti una circumnavigazione, visto che ci chiamiamo Soste di Ulisse, del meglio dell’isola. In questo modo riusciamo a comunicare la cucina, ma anche la cultura, il paesaggio». 

Il tema della narrazione, del racconto, è centrale per Cuttaia e per gli obiettivi della sua presidenza: «Attraverso quello che sapremo raccontare ai turisti, potremo poi generare altre storie, che verranno riportate agli amici di chi è venuto a trovarci, facendo nascere un circolo virtuoso per il nostro turismo. Inoltre, quasi sempre gli appassionati di gastronomia sono molto sensibili all’arte e viceversa, quindi avere la possibilità di unire queste cose rappresenta una ricchezza straordinaria. Sono una persona che viaggia molto e mi rendo conto spesso che quando sono in un paese che non conosco, avrei bisogno di poter ricevere consigli e itinerari fuori dalle logiche dei tour operator. Sia per scoprire luoghi dove apprezzare l’arte di quella regione, sia per poter mangiare bene. La nostra associazione deve porsi questi obiettivi, anche perché con i nostri associati riusciamo a coprire quasi interamente la Sicilia».

Damiano Ferraro

Damiano Ferraro

Filetto di alalunga rosato al battuto di pepe nero, vinaigrette solida di caviale povero, riccioli di calamari alla cannella e croccante alle mandorle, chef Damiano Ferraro

Filetto di alalunga rosato al battuto di pepe nero, vinaigrette solida di caviale povero, riccioli di calamari alla cannella e croccante alle mandorle, chef Damiano Ferraro

E infatti l'invito di Paolo Marchi alle Soste di Ulisse conteneva la suggestione di poter scegliere protagonisti che facessero da porta-bandiera dei vari territori siciliani: «Con Paolo abbiamo deciso di organizzare gli appuntamenti delle Soste a Identità con una logica territoriale, potendo così rappresentare le diverse specificità della regione. In questo caso saranno protagoniste le province di Agrigento, Enna e Palermo, grazie ai piatti che prepareremo nelle prossime cene».

Ma quali sono, per il presidente Pino Cuttaia, le priorità di sviluppo per l'associazione? «Dobbiamo ancora crescere in professionalità, pensando al fatto che i clienti che vengono nel nostro territorio sono spesso di target alto, abituati a certi standard e certi servizi. Però registriamo anche il fatto che una grande crescita in questi anni c'è già stata, e spesso là dove non arriva la professionalità, in Sicilia ci pensa il fattore umano, quel calore e quella generosità che caratterizza la nostra gente. In questi ultimi dieci anni c’è stato sicuramente un salto di qualità, sia nel settore della ricezione che nell’enogastronomia. Abbiamo le idee più chiare e una migliore preparazione».

Angelo Treno

Angelo Treno

Cavatelli di grano ‘orizzonte’ con ragù di salsiccia di maialino nero, profumo di finocchietto selvatico su fonduta di Piacentino DOP, chef Angelo Treno

Cavatelli di grano ‘orizzonte’ con ragù di salsiccia di maialino nero, profumo di finocchietto selvatico su fonduta di Piacentino DOP, chef Angelo Treno

Parlando con Pino Cuttaia del menu che verrà presentato dal 28 novembre al primo dicembre, dobbiamo partire dalla fine, dal dolce, che sarà il piatto a lui affidato: «E' un tripudio di sicilianità: si tratta di un dessert, la Cornucopia di cialda di cannolo, ricotta e arancia. E’ una ricetta con una piccola vena creativa, ma con una base decisamente legata alla tradizione».

Ripartendo dall'inizio, dall'antipasto, la responsabilità sarà affidata a Damiano Ferraro, chef e patron del Capitolo Primo di Montallegro, a metà strada tra Sciacca e Agrigento. Che proporrà un Filetto di alalunga rosato al battuto di pepe nero, vinaigrette solida di caviale povero, riccioli di calamari alla cannella e croccante alle mandorle.

Angelo Treno ha viaggiato e lavorato molto in tutta Europa, prima di rientrare nella natale Piazza Armerina, dove nel 1992 ha preso in gestione un casello ferroviario trasformandolo nel ristorante Al Fogher, mettendo a frutto l’esperienza maturata in vent’anni di professione. Il suo piatto saranno i Cavatelli di grano ‘orizzonte’ con ragù di salsiccia di maialino nero, profumo di finocchietto selvatico su fonduta di Piacentino DOP.

Gioacchino Gaglio

Gioacchino Gaglio

Maialino in cortile, chef Gioacchino Gaglio

Maialino in cortile, chef Gioacchino Gaglio

Infine al secondo ci penserà Gioacchino Gaglio, che Davide Visiello sulla Guida di Identità Golose racconta come uno chef che «racconta emozioni e pesca nella memoria attraverso una cucina diretta e intensa al palato, caratterizzata sì da piatti ricercati negli elementi e nelle tecniche, ma anche da creazioni basate sulla valorizzazione dell'ingrediente povero». Il suo piatto sarà un Maialino in cortile (accompagnato da una salsa di cavolicelli selvatici, da una pasta di acciughe e una maionese al limone). 

I quattro chef delle Soste di Ulisse saranno a Identità Golose Milano, in via Romagnosi 3, da mercoledì 28 novembre a sabato 1 dicembre, dalle 19.30Per informazioni e prenotazioni, visitate il sito ufficiale.


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Gli appuntamenti da non perdere e tutto ciò che è attuale nel pianeta gola

a cura di

Niccolò Vecchia

Giornalista milanese. A 8 anni gli hanno regalato un disco di Springsteen e non si è più ripreso. Musica e gastronomia sono le sue passioni. Fa parte della redazione di Identità Golose dal 2014, dal 1997 è voce di Radio Popolare 
Instagram: @NiccoloVecchia

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