07-10-2017
Sara Minnick (Lovely’s Fifty Fifty a Portland) retta dal team Bioesserì (Milano e Palermo). Da sinistra a destra: Fabio La Barbera, Vittorio e Saverio Borgia, Federico Della Vecchia (foto Brambilla/Serrani)
L’ottava trasferta americana ha inizio con le parole di Paolo Marchi: «Hai detto bene Vince (Gerasole, presentatore anche quest’anno delle masterclass americane, ndr): siamo qui per promuovere la migliore cucina italiana. Ma anche l’idea per cui non siamo, come spesso diciamo, l’unica nazione al mondo in cui si mangia bene: ecco spiegato il senso della varie nazionalità rappresentate dai cuochi che animeranno quest’edizione di Identità Chicago ma anche New York e a Boston». La quarta sortita di Chicago ha inizio con due novità per la platea dell’Illinois: la pasta e la pizza. «È il momento di far vedere che pizza in Italia significa mille cose: provenienze, tecniche, farine, ingredienti, filosofie. Allo stesso modo, la pasta non è solo quella al ragù, si possono utilizzare centinaia di ingredienti e applicare infinite interpretazioni». I primi riflettori sono puntati sulla pizza. Quella dei ristoratori siciliani Vittorio e Saverio Borgia di Bioesserì, un’insegna a Milano Brera e una a Palermo, sul palco col loro il pizzaiolo campano Federico Della Vecchia. E poi Sarah Minnick di Lovely’s Fifty Fifty a Portland, Oregon.
Vittorio e Saverio Borgia, Bioesserì
Federico Della Vecchia, Bioesserì
Identità di provola, Bioesserì
Fake, Bioesserì
Sarah Minnick
Cavolo nero, salsiccia, alchechengi (Sarah Minnick)
Gli appuntamenti da non perdere e tutto ciò che è attuale nel pianeta gola
a cura di
classe 1973, laurea in Filosofia, coordina la Guida ai Ristoranti di Identità Golose e tiene lezioni di storia della gastronomia presso istituti e università. instagram @gabrielezanatt