Salvatore Bianco
Fiori dove meno te li aspettidi Daniela Cicioni
Affari di Gola di Paolo Marchi Cerea, Splendido futuro a Portofino
Davide Scabin, sempre avanti (anche sulla pasta). Qui sul palco di Identità di Pasta, appunto, con Eleonora Cozzella (foto Brambilla-Serrani)
Dice: ecco Davide Scabin, che ora ci vuole scandalizzare a tutti i costi. Ma stavolta non ci caschiamo. E invece ci caschiamo anche quest’anno. Perché lo chef di Combal.zero, la cui lezione nella sezione Identità di Pasta registra un sold out da rockband, anche quest’anno guarda al futuro e ci dona la sua vision. Senza germogli («Ormai mi sono degermoglizzato»). Senza fiori («Li uso solo per un dolce, ma perché ho bisogno di tannino. Sono l’unico che li utilizza per il sapore e non per l’estetica»). E con un unico piatto per tutte le tredici portate del menu.
Riccardo Felicetti soddisfatto in platea
Ha chiuso a tempo indeterminato - certifica la Michelin, che gli ha tolto l'ultima stella - il Combal.zero al Castello di Rivoli, luogo mitico per ogni buongustaio, dove il genio di Davide Scabin ha cambiato la cucina italiana per un ventennio abbondante. Aveva aperto in quella sede nel 2002, ma già nel 1994 lo chef, insieme a Milena Pozzi, aveva creato il suo primo il ristorante, Al Combal, ad Almese, nella bassa valle di Susa
Davide Scabin in una foto ritratto di Francesca Brambilla e Serena Serrani
Romano ma ora a Milano, sommelier, è inviato del quotidiano Il Giornale. Racconta da anni i sapori che incontra
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