12-08-2016

Un Argine contro la mediocrità

Nel Collio, dopo una cena perfetta, la Klugmann finisce di stregarti con la colazione del mattino

Il prato e i campi, il verde e gli alberi da frutt

Il prato e i campi, il verde e gli alberi da frutto sui quali spaziano gli sguardi degli ospiti dell'insegna di Antonia Klugmann e Romano De Feo, l'Argine in località Vencò a Dolegna del Collio in Friuli-Venezia Giulia, provincia di Gorizia

Il comune è quello di Dolegna del Collio in provincia di Gorizia, abitanti 387, ma l’Argine di Antonia Klugmann e Romano De Feo, telefono +39.0481.1999882, se ne sta in frazione Vencò, 15 anime in tutto, in direzione opposta rispetto al confine con la Slovenia. L’argine che dà il nome al ristorante è quello del torrente Judrio che scorre poche decine di metri più in là, corso d’acqua importante per più motivi. Nel tempo è stato confine tra Italia e impero austro-ungarico, poi tra Italia e Jugoslavia e quindi con la Slovenia ma anche tra le province di Udine e di Gorizia nonché, pensando ai grandi vini di questa terra, tra Colli Orientali e Collio.

Centouno anni fa un ponte sullo Judrio fu anche scenario, nella vicina Cormons, della primissima azione bellica italiana nella prima guerra mondiale. Quella notte di maggio nessun ferito, dall’indomani un milione e 240mila morti solo nel nostro Paese. Oggi, seduti lì nel verde, è difficile pensare a tutto il male corso nei secoli. Antonia, grazie a Romano, si è costruita un ristorante su misura per

quello che sono i suoi mezzi oggi. Il talento non è tutto, bisogna fare i conti con la realtà e così i coperti sono 15. Pochi in sé, ma in sala Romano può contare solo su un aiuto e così lei in cucina, più un lavapiatti. Totale cinque persone. Se hai il fisico di un peso leggero, non ti iscrivi al mondiale dei massimi e nemmeno a quello dei medi.

E la struttura che accoglie l’Argine, un insieme tra casa di campagna ristrutturata e spazi nuovi dominati da ampie vetrate, forma in pratica un  tutt’uno con il bed and breakfast Santa Rita della famiglia Giorgini, telefono +39.340.0753210. Se le stanze sono piene sotto a un tetto, ci si accomoda sotto all’altro. Bene così perché se la sera sai che cenerai senza bisogno poi di spostarti in auto per raggiungere un letto, piatti e vini acquistano dimensioni mentali ancora maggiori. Non ti neghi un boccone e un sorso in più.

E così è stato per me sabato 6 agosto. Avevo aspettative alte, di quelle che più le nutri e più uno si espone alla delusione. Non che cuochi come la Klugmann possano rompere come un cavallo lanciato al trotto e compiere disastri. Intendo

Le uova strapazzate cotte a bagnomaria che Antonia Klugmann prepara per la prima colazione. La ricetta è di Gualtiero Marchesi

Le uova strapazzate cotte a bagnomaria che Antonia Klugmann prepara per la prima colazione. La ricetta è di Gualtiero Marchesi

un colpo a vuoto, un piatto che passa inosservato per banalità o uno che ti si pianta di traverso in gola per l’assurdità. Quindici assaggi, quattordici perfetti per me e altrettanti per mia moglie Luisa, solo che io avrei evitato di cuocere il coniglio in un forno a vapore e lei avrebbe gradito un fegato di manzo cotto diversamente. Nei minimi, dsa cercare con pazienza nella memoria.

E la mattina un ordine preciso, visto che eravamo scesi nel gradevolissimo spazio dei coniugi Giorgini: colazione all’Argine. La migliore da anni a questa parte, da un risveglio curato da Paolo Lopriore quando ancora illuminava la Certosa di Maggiano a Siena. Quasi un pranzo anticipato: yogurt naturale e formaggi dell’azienda agricola Zoff a Cormons, macedonia di frutta fresca, tre torte diverse (mele, ciliege e cioccolato), pani, burro e marmellate, prosciutto e lardo di D’Osvaldo, un altro gioiello di Cormons, nonché pancetta cotta della vicina Slovenia, uova strapazzate «secondo la ricetta di Gualtiero Marchesi ossia cotte a bagnomaria», pomodori dell’orto in insalata… Più passava il tempo e più sembravamo due bambini felici perché lasciati liberi di godere alla tavola del paese di Bengodi.

Antonia Klugmann e Romano De Feo, le due menti e i due volti dell'Argine, ristorante straordinario per attualità, serenità e pensieri in cucina, sala e cantina

Antonia Klugmann e Romano De Feo, le due menti e i due volti dell'Argine, ristorante straordinario per attualità, serenità e pensieri in cucina, sala e cantina

Notarella finale: il comune di Dolegna del Collio, carico di storia, ma pur sempre una realtà di nemmeno 400 abitanti, sindaco Diego Bernardis, ha pensato bene di inserire nel suo sito ufficiale la voce Turismo. Giustissimo. Clicchi per aprirla e noti subito che in pratica si riduce alla sottovoce Dove mangiare. Già, dove? Tra agriturismi, alberghi, ristoranti e trattorie in una quindicina di posti compresa l’Aquila d’oro, storica stella Michelin in località Ruttars. Peccato sia ignorato l’altro indirizzo stellato di Dolegna, quello in frazione Vencò…


Affari di Gola di Paolo Marchi

Pagina a tutta acquolina, uscita ogni domenica sul Giornale dal novembre 1999 all’autunno 2010. Storie e personaggi che continuano a vivere in questo sito

a cura di

Paolo Marchi

nato a Milano nel marzo 1955, al Giornale per 31 anni dividendosi tra sport e gastronomia, è ideatore e curatore dal 2004 di Identità Golose.
blog www.paolomarchi.it
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