23-03-2016
Foto ricordo all'Olmetto, ristorante dove le ore passano bene grazie a diverse belle persone. Da sinistra verso destra, uno dei titolari, Martino Corti, la chef Pia Umiltà Buonoamici, suo marito Remigio Berton, 161 anni in due, tredici gestioni diverse prima di approdare al 20 di via Disciplini a Milano. Infine Stefania Floreani, moglie di Corti. La testa che si intravvede alle spalle della cuoca appartiene a Paolo Catoni, anche lui socio nella nuova gestione in quello che è stato a lungo conosciuto come l'Ulmet
In un’epoca dove a cinquant’anni rischi di passare per vecchio, l’Olmetto, ristorante in via Disciplini angola via Olmetto a Milano, va assolutamente contro corrente: cessata la vecchia gestione nel dicembre 2014, ha riaperto il 9 dicembre scorso con una cuoca di 81 anni. Con lei il marito a fare da cuscinetto tra sala e cucina, un lui di un anno più giovane. Morale: 161 anni in due, e sorriso sempre sul volto. «Amiamo il nostro lavoro, tutto qui», cosa che pochi possono dire perché non sempre accade che i sogni coincidano con la realtà.
Il lui in questione ha un cognome stellato, doppiamente stellato perché da una decina d’anni quando a Milano dici Berton pensi ad Andrea, friulano, ex Marchesi, ex Trussardi e oggi se stesso alle torri di Melchiorre Gioia. Però c’è un tempo che Berton era un altro, Remigio Berton detto Remì, veronese di Isola della Scala, per tre lustri, dal 1985 al 2000, la bella e appassionata faccia in sala e cantina dell’Amì Berton, insegna chiusa a inizio nuovo secolo perché Isa Buonamici, che in verità si chiamerebbe Umiltà, nome che le piace poco, sua moglie in pratica da sempre, alzò bandiera bianca: «Dovevo farmi operare a una mano ma non trovai chi mi sostituisse ai fornelli e così chiudemmo».
Il presente passa per questa coppia inossidabile, straordinaria per spirito e lì in fondo per caso. E’ successo che tra i titolari e lo chef sul quale avevano puntato non sia mai scottata la scintilla, troppi dubbi. Poi Remigio e Isa, novembre scorso, chiudono anche il Remi Berton, Corti e Catoni lo vengono a sapere e ora eccoli lì. Nel futuro loro e del ristorante c’è l’apertura di una nuova sala, l’ampliamento della cucina, un paio di cuochini a dare manforte.
Pagina a tutta acquolina, uscita ogni domenica sul Giornale dal novembre 1999 all’autunno 2010. Storie e personaggi che continuano a vivere in questo sito
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nato a Milano nel marzo 1955, al Giornale per 31 anni dividendosi tra sport e gastronomia, è ideatore e curatore dal 2004 di Identità Golose. blog www.paolomarchi.it instagram instagram.com/oloapmarchi