08-08-2015

Taormina, alta o bassa splendida è

Inizia da Villa Sant'Andrea un tour alla scoperta del meglio di una località sospesa tra mare e cielo

Taormina alta o bassa che sia, sempre splendida è

Taormina alta o bassa che sia, sempre splendida è. Certo che spaziare con lo sguardo su un mare così ha pochi uguali, uno di quei momenti che rendono unica una vacanza

La brutto-bellezza dell’Italia è che, per quanto ci sforziamo di crearci problemi che ci mettono in cattiva luce agli occhi del resto del mondo, abbiamo realtà così belle che è pressoché impossibile rovinarle del tutto. Certo, fa rabbia ma quando arrivi a Taormina meglio concentrarsi sul bello e augurarsi che presto gli amministratori capiscano che una sala giochi accanto al Duomo non è un gran biglietto da visita proprio come certi negozi nella via pedonale principale che sono uguali per banalità a quelli di ogni località turistica del pianeta. Non aggiungono, tolgono.

Un pranzo a Villa Sant'Andrea a Taormina può iniziare con un gambero tanto tanto buono

Un pranzo a Villa Sant'Andrea a Taormina può iniziare con un gambero tanto tanto buono

Taormina ha secoli di storia alle spalle, ultimo comune del Messinese in direzione di Catania a cui in fondo guarda. Si va dai zero metri in riva allo Ionio ai 206 della rocca, l’Etna su un lato e la costa calabra all’orizzonte in fronte. Il dilemma, quando si decide di trascorrervi un periodo di relax, è se scendere in un hotel in basso, comodo per raggiungere spiagge e calette, piuttosto che uno in alto dove è garantito il panorama che ti toglie il fiato e la sera è bello fare due passi in paese. Io, per evitare di fare la fine dell’asino di Buridano, a giugno ho scelto l’opzione A come alto e a luglio quella B come basso, ma con una paio di felici puntate in quota, perché negarsi qualcosa?

Prima il San Domenico per cenare e il San Pietro per presentare XXL, 50 piatti che hanno allargato la mia vita; quindi il far nulla, se non il riposare e il gioire, presso le due perle del gruppo Belmond, Villa Sant’Andrea sul mare e il Timeo in cielo, accanto al Teatro Greco, una di quelle posizioni che non lasciano spazio a dubbi. Sei lì e sembra di vivere un incantesimo. Più viaggio e più mi convinco che la differenza, quella autentica, la fa il servizio. Contare su una struttura ricettiva di lusso è giusto una questione economica, o hai i mezzi per costruirla o acquisirla o scendi di categoria. Poi arriva il capitolo gestione. E se ne vedono di belle. E’ un po’ come con gli eventi, affittare uno spazio è per tutti, creare un cartellone interessante meno perché non è una questione di soldi.

Ombrelloni, spiaggia e mare nella cala di Mazzarò sulla quale si affaccia il Villa Sant'Andrea

Ombrelloni, spiaggia e mare nella cala di Mazzarò sulla quale si affaccia il Villa Sant'Andrea

Il Villa Sant’Andrea affonda la sua storia in un palazzo eretto nel 1830. Più largo e lungo che alto e profondo, si affaccia sulla baia di Mazzarò. Spiaggia privata e prima colazione in giardino, così la cena. Poche decine di metri a piedi e uno raggiunge la funivia per Taormina alta. Conoscendo la mia stanchezza, e la durata del soggiorno, tre giornate, quando sono arrivato non sono mai uscito dalla villa, il secondo sì, solo per cenare al Duomo, mentre il terzo giorno aperitivo e cena al Timeo hanno concluso alla grande la vacanza, uno di quei momenti perfetti, ai quali non toglieresti o aggiungeresti nulla, se non qualche altro dì perché è sempre doloroso staccarsi da qualcuno o da qualcosa quando senti di stare bene.

Per il Timeo, primo albergo in assoluto a Taormina, sembrano siano passati tutti. Però non sono uno che si fa suggestionare dai nomi importanti anche perché a volte, non è questo il caso, appartengono a epoche che non sono le nostre e i volti non si sono rinnovati. Come le foto-ricordo sui muri dei locali per turisti. La forza del Timeo è tutta nella sua attualità e nello stile di chi vi soggiorna. E’ bellezza presente.

1. Continua


Affari di Gola di Paolo Marchi

Pagina a tutta acquolina, uscita ogni domenica sul Giornale dal novembre 1999 all’autunno 2010. Storie e personaggi che continuano a vivere in questo sito

a cura di

Paolo Marchi

nato a Milano nel marzo 1955, al Giornale per 31 anni dividendosi tra sport e gastronomia, è ideatore e curatore dal 2004 di Identità Golose.
blog www.paolomarchi.it
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