21-03-2019
Mauro e Catia Uliassi, fratello e sorella, re e regina di cucina e sala del ristorante Uliassi di Senigallia (Ancona), 3 stelle Michelin. Identità Milano li celebra lunedì 25 marzo, ore 16.30 (foto Lido Vannucchi)
Chi l’avrebbe mai detto. Mamma Bianca forse, all’anagrafe Bianca Maria Bartolacci, ovvero “la macchietta di casa, quella che al mattino s’alza, fa il giro di Senigallia e saluta tutti”, e per tutti ha un che da dire, una battuta. Un temperamento di quelli che lei sì, ci avrebbe scommesso: prima o poi tre stelle si sarebbero accese nel firmamento di casa Uliassi. Così è stato. E da allora è tutto uno sbigottimento, “nemmeno un giorno di ferie per scherzo, marce folli”, due sporte di “adrenalina” e tre di “idee, progetti, cose da fare”. Catia Uliassi si rassetta i pensieri, la voce le inciampa nella commozione, e i flash back si sovrappongo in ordine sparso.
Tutto cominciò da un bar di famiglia. Mamma, naturalmente, addetta alle pubbliche relazioni. Papà Franco, ex camionista, quello che ebbe l’idea: “E’ sempre stato il punto di riferimento per tutto, il business man di casa, capace di tracciare la rotta e di indicare (letteralmente) la strada”. Il Bar Uliassi sull’Adriatica Nord tutt’ora sforna drink e caffè nero bollente, al bancone Walter, fra i fratelli l’ex pilota d’areo planato sulla prima insegna di famiglia. Ma fu Mauro, era il 1990, a decidere che bisognava osare di più, aprire un ristorante. “Mi chiese di mollare l’università per fare l’esame del Rec, tre mesi mi disse, poi ricominci a studiare”. “Ero una scavezzacollo di 23 anni, della vita da reclusa in un ristorante non volevo saperne. Ma a Mauro non ho mai saputo dire di no. Tanto più che da lì a poco riuscii a comprarmi una splendida coupé, che mister chef mi demolì da lì a breve”, ride, riattacca, “Nessuno si fece male e la passione per le auto m’è passata presto e bene, basta vedere adesso con cosa me ne vado in giro”. Com’è andata a finire è storia nota, Catia e Mauro, yin e yang, dal civico 6 della Banchina di Levante non avrebbero mai più schiodato.
Lo squadrone degli Uliassi alla cerimonia delle 3 stelle Michelin, il 16 novembre scorso (foto Zanatta)
In sala. Foto Lido Vannucchi
Mauro Uliassi, quarto da sinistra, edizione Identità Milano 2006
Catia Uliassi e Mauro Paolini, marito e sous chef dell'insegna
Sono trascorsi circa dieci anni da quei due pit stop che le hanno cambiato la vita e Catia, che nel frattempo è scesa dal tacco 12 al 6 senza rimpianti, appunta gli occhi sul suo centro di gravità permanente: “Mio figlio Gianmarco. Lui respira in ogni angolo di questo mondo, è cresciuto con la tata e i nonni eppure ha sempre compreso, ho sempre potuto contare sul suo sostegno. Senza di lui, mai, mai avrei avuto la forza”.
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Cronista di professione, curiosa di fatto e costituzione, attitudine applicata al giornalismo d’inchiesta e alle cose di gusto. Scrive per Repubblica, Gambero rosso, Dispensa