18-03-2018
La Calabria, regione ospite a Identità Milano 2018, ha saputo conquistare il grande flusso di visitatori con la cucina dei giovani chef, e non solo. Identità Golose già da qualche anno ha saputo cogliere i segnali di rinnovamento ed entusiasmo che arrivano da giovani chef calabresi ai quali ha voluto dare voce tracciando il solco di una strada a corsie larghe e veloci da percorrere. Sono stati proprio loro ad aprire il congresso enogastronomico. Sul grande palco sono saliti i giovani Caterina Ceraudo e Luca Abbruzzino, che hanno scelto con convinzione e grande passione di rimanere nella propria terra e di cambiare le sorti dei ristoranti di famiglia.
Immagini dello stand calabrese a Identità Milano 2018, con le bontà di Maurizio (il secondo da sinistra, sopra) e Armando Sciarrone (il terzo da destra, sotto), padre e figlio, del De Gustibus di Palmi
Caterina Ceraudo
Luca Abbruzzino
In auditorium, un... cameriere d'eccezione, Antonio Biafora del Biafora di San Giovanni in Fiore (Cosenza)
Allo stand calabrese l'assaggio dei vini anche da parte di Helmuth Köcher, presidente e fondatore del Merano WineFestival, amministratore unico di WineHunter
Val di Neto Magno Megonio 2015 di Librandi
I vigneti di Librandi
Duca di San Felice Cirò Rosso Classico Superiore Riserva 2014, sempre di Librandi
Insomma, una Calabria che sa sorprendere, senza colpi di scena o azioni eclatanti, ma che conquista con silenziosa operosità e tanto entusiasmo.
Tutto sull’edizione 2018 di Identità Golose, a Milano da sabato 3 a lunedì 5 marzo. Il tema della quattordicesima edizione sarà “Il fattore umano”
a cura di
nata a Napoli, è giornalista, sommelier e degustatrice Onaf, oltre che di vini ovviamente. Wine & food writer