21-01-2023

Alla scoperta della famiglia Canella e del cocktail color pesca più famoso al mondo: il Bellini

Brand made in Italy apprezzato anche negli Stati Uniti da cantanti e star del cinema. Un concept di successo che unisce la dolce vita italiana degli anni 50’ alla comunicazione Gen Z-friendly

Il cocktail è composto da tre parti di spumante B

Il cocktail è composto da tre parti di spumante Brut, una parte di succo e polpa di pesche bianche e alcune gocce di lampone che gli conferiscono il caratteristico colore rosa

Visitare la sede storica ed il pescheto di proprietà della famiglia Canella è un’esperienza indimenticabile e a dir poco unica. Rimarrete estasiati dall’accoglienza. Un’accoglienza di altri tempi, elegante e mai invadente. Capirete così che questa famiglia è un esempio lampante di umiltà. Persone che con grandissima forza di volontà, passione e duro lavoro sono riusciti a creare un impero che ancora oggi brilla di luce propria.

La storia di questa famiglia inizia nel lontano 1947 quando, nella storica osteria Forte di San Donà di Piave, il giovane Luciano Canella si mette a servire agli avventori un vino di sua creazione, leggero e beverino. Una ricetta speciale ottenuta utilizzando bottiglie di spuma del territorio riempite di vino dolcificato artigianalmente. L’idea piace talmente tanto che nel giro di pochi anni apre la sua prima cantina e conquista i migliori ristoranti del veneziano. Luciano è una fucina di idee, un vero e proprio precursore, che capisce fin da subito l’importanza dei testimonial. Un esempio? Vittorio Gassman e Nicola Arigliano che brindano con un vino Canella. Oltre ai testimonial, il patron esplora il mondo che noi oggi definiamo con il termine di marketing e branding. Ed è nel 1960 che si arriva alla creazione del logo: la C del cognome si trasforma in un cameriere che serve vino.

Luciano Canella

Luciano Canella

I Canella intuiscono fin da subito le enormi potenzialità offerte dal prosecco e decidono di correre un azzardo che si rivelerà poi essere la loro fortuna: preparare ed  imbottigliare il rinomato cocktail veneziano pronto da bere, il Bellini, e venderlo al pubblico.

Nel 1988 nasce così il Bellini di Canella. Per chi non lo sapesse, questo aperitivo è composto da tre parti di spumante Brut, una parte di succo e polpa di pesche bianche e alcune gocce di lampone che gli conferiscono il caratteristico colore rosa. Le pesche bianche, controllate nella filiera italiana direttamente dalla famiglia Canella, sono raccolte solamente quando raggiungono la perfetta maturazione, in modo da ottenere la massima concentrazione di zuccheri e profumi naturali.

Osteria Forte

Osteria Forte

Sempre negli anni Ottanta, la famiglia Canella si dedica in modo particolare alla produzione di vini frizzanti e spumanti, selezionando le migliori uve della zona della Marca Trevigiana e delle vicine colline di Conegliano e Valdobbiadene, entrando così a far parte del Consorzio di Tutela. Dal 2000, oltre all’aperitivo più iconico di tutta la linea, la scelta si amplia e troviamo Mimosa con l’arancia rossa, Rossini con le fragole provenienti dal consorzio Candonga in Basilicata e Puccini con i mandarini del consorzio Ciaculli nel palermitano. Dal 2021 la Casa Vinicola Canella entra a far parte del registro “Marchi storici di interesse nazionale”, un riconoscimento importante che sancisce l’incredibile valore apportato da questa azienda.

Tommaso e Alvise Canella sono la terza generazione

Tommaso e Alvise Canella sono la terza generazione

«L’unico produttore di vino che preferisce Young Thug al Franciacorta», così si descrive Tommaso Canella, terza generazione e membro del Cda, di questa famiglia, il cui obiettivo attuale è quello di rinnovare la comunicazione e lo storytelling avvicinandosi sempre di più alle nuove generazioni con un focus particolare sulla sostenibilità e sull’essere green. Infatti, il 40% delle pesche bianche provengono dallo splendido frutteto di famiglia.

Quattro ettari completamente destinati alla coltivazione di Maria Bianca, la varietà di pesca bianca utilizzata per realizzare il famoso cocktail, praticamente a km 0. Tommaso ha, inoltre, seguito personalmente un nuovo progetto ed una nuova sfida: il lancio di LIDO, prosecco rosé DOC, che è un vero e proprio trionfo di marketing con un’immagine che si smarca dal mondo enologico classico e si afferma per creatività ed innovazione.

Perché come diceva Luciano «viene l’idea dalla necessità di pensare a qualcos’altro oltre che al vino».


Shake & shock

ll mondo dei cocktail e dei bartender raccontati da Identità Golose.

a cura di

Angela Piazza

Interprete con un bagaglio a mano di 5 lingue straniere. Copywriter & content creator in 50 sfumature di rosso. Stare davanti allo schermo, scrivere e mangiare bene sono le sue grandi passioni, tanto da aver creato “La Dolce Vita”, un format per riscoprire le meraviglie enogastronomiche del nostro Bel Paese.
Instagram: @langelapiazza

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