02-12-2021

Gin Engine e Massimo Bottura, insieme per il progetto di social responsability Fuel for your Soul

Il ceo e fondatore del brand di gin Paolo Dalla Mora e lo chef dell'Osteria Francescana uniscono energia e idee per combattere lo spreco alimentare e l'isolamento sociale

Gin Engine, il brand del distillato fondato da Pa

Gin Engine, il brand del distillato fondato da Paolo Dalla Mora, ispirato al mondo dei motori e del racing lancia il progetto Fuel for your Soul assieme allo chef Massimo Bottura dell'Osteria Francescana 

Il gin, un cuoco stellare e la responsabilità stellare: la bella idea è venuta a Paolo Dalla Mora, ceo e founder di gin  ENGINE.

Memore dei suoi trascorsi in grandi aziende e in società di consulenza, Dalla Mora aveva in animo di dare vita a un’attività di sensibilizzazione a favore della lotta allo spreco alimentare e all’isolamento sociale, con il coinvolgimento della grande famiglia dei bartender. Così, dopo aver portato nella latta di Engine – vera intuizione di marketing – la sua passione per i distillati, e trasformato in un gin di successo la ricetta del decotto digestivo salvia e limone della suocera, era ormai maturo il momento per pensare al Pianeta. L'intesa con Food for Soul, l’organizzazione non-profit fondata dallo chef Massimo Bottura e dalla moglie Lara Gilmore, è stata immediata perchè intenti e filosofia sono i medesimi: l’attenzione alla qualità delle materie prime, la valorizzazione del territorio, la centralità del fattore umano, l’utilizzo della tradizione come ispirazione per guadare al futuro e non come sterile retaggio. Nasce così Fuel for your soul, un progetto innovativo e unico nel mondo degli spirits.

«Siamo ancora giovani – ha spiegato Paolo Dalla Mora – abbiamo solo due anni di vita. Ora siamo parte di una multinazionale, la ILVA Saronno Holding, e abbiamo registrato una costante e rapida crescita in termini di fatturato, branding e considerazione nel mondo degli spirts tanto da prendere coscienza della necessità di dover restituiregive back – per lasciare un segno del mio passaggio e qualcosa al mondo che ci accoglie. Il G20 e la Cop26 di Glasgow ci hanno restituito molte promesse e programmi. Abbiamo deciso di fare la nostra parte e impegnarci, come Engine, con progetti e processi mossi da quello che abbiamo chiamato: il fattore B. B come BE Human, come Human Being e Well-Being. E ancora B come benessere del pianeta e biologico. B come Bartender: una categoria di professionisti capace di influenzare e far crescere il settore beverage. E per finire B come Massimo Bottura, la nostra grande B della ristorazione, uno chef che ha già fatto molto in questo ambito».

Dalla ricetta del decotto digestivo salvia e limone della suocera di Paolo Dalla Mora, ceo e fondatore di gin Engine, al distillato che si ispira al mondo dei motori e ai profumi dell'Alta Langa e del Mediterraneo con un bouquet a base di salvia, ginepro, scorze di limone, radici di liquirizia calabrese, petali di rosa Damascena

Dalla ricetta del decotto digestivo salvia e limone della suocera di Paolo Dalla Mora, ceo e fondatore di gin Engine, al distillato che si ispira al mondo dei motori e ai profumi dell'Alta Langa e del Mediterraneo con un bouquet a base di salvia, ginepro, scorze di limone, radici di liquirizia calabrese, petali di rosa Damascena

Engine ha avviato un percorso per diventare la prima Benefit-Corp certificata del mondo spirits, mentre il mondo della ristorazione ha già fatto passi importanti in questa direzione. «Food for Soul segue e mette in pratica sette degli obiettivi di sviluppo sostenibile proposti dalle Nazioni Unite e guarda al domani con rinnovato impegno», come spiega Massimo Bottura.

«In un momento in cui il turismo esperienziale sta prendendo piede, abbiamo il dovere di esprimere la bellezza anche attraverso piatti e drink. Il messaggio che mi preme far arrivare al mondo dei bartender è quello di puntare sulla cultura dello zero waste, di lotta allo spreco. Durante Expo 2015, a Milano, volevamo nutrire il pianeta e dare energia per la vita. Non solo una frase, ma un impegno. Proprio da Milano siamo partiti con i Refettori, quello ambrosiano per iniziare, un luogo che nasce per dare accoglienza e ristoro a persone in difficoltà nei sei mesi dell’Expo con l'aiuto di oltre cinquanta chef, dove abbiamo recuperato quindici tonnellate di eccedenze alimentari. Da Milano siamo passati a Rio de Janeiro per far nascere Food for Soul, oggi replicato in tutto il mondo con 13 Refettori. Siamo in attesa di aprire il prossimo a Sydney. Durante la pandemia, abbiamo servito oltre mezzo milione di pasti e cercato di dare la nostra risposta al problema dello spreco alimentare che oggi vede sprecato e buttato il 33% del cibo disponibile, una produzione in eccesso che non viene redistribuita perché il suo ri-utilizzo è più costoso dello smaltimento in discarica. Su questo, anche il mondo della mixology può fare la sua parte». E Massimo Bottura offre anche dei consigli ai bartender: «Lavorate sulle idee, viaggiate, tenetee occhi e mente aperti per assorbire culture, senza dimenticare le vostre origini. Cercate di recuperare le materie prime che andrebbero sprecate e fatene dei cocktail no waste. Vedrete che i clienti lo apprezzeranno. E possiamo farlo insieme perché sono un grande estimatore del food pairing. Sia all’Osteria Francescana che negli altri ristoranti serviamo cocktail, spesso come benvenuto. Al Cavallino abbiamo il Formula 1, il drink preferito di Enzo Ferrari!».

Fuel for Soul vuole innovare continuamente per massimizzare l’impatto positivo verso i dipendenti, l'ambiente, il territorio e la comunità in cui opera. Per Paolo Dalla Mora è un altro capitolo della narrazione di Engine, il gin che celebra un immaginario che affonda le radici nel mondo dei motori e del racing, con le lattine di olii e carburanti: ricordi e miti di un mondo, quello della gare di auto e moto, che hanno segnato intere generazioni. Nella lattina – una tanica di latta da mezzo litro - Engine propone i profumi e i sapori delle Langhe, dove è coltivata la salvia, che insieme al ginepro, alle scorze di limone, alle radici di liquirizia calabrese, ai petali di rosa Damascena compongono il bouquet del distillato.

«Il mio rapporto con il gin?», termina così Massimo Bottura: «È il mio spirit preferito e metto sempre alla prova i bartender ordinando un Gin Tonic. È come lo spaghetto al pomodoro: si parte dalla base e solo dopo un gin tonic perfetto si può passare a qualcosa di più strutturato». Il brillante lubrificante di un motore ora attento anche alla sostenibilità.


Shake & shock

ll mondo dei cocktail e dei bartender raccontati da Identità Golose.

a cura di

Maurizio Trezzi

giornalista, classe 1966 con una laurea in Fisica e oggi un lavoro da comunicatore. Ha raccontato due Olimpiadi e 5 Mondiali di atletica leggera su Eurosport. Super appassionato di buona cucina, rhum caraibici e golf

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