20-06-2022

Che sprint Cristian Marasco: la bakery GranAria, il nuovo brand, le 40 candeline de La Grotta Azzurra

Proprio oggi la festa per il compleanno della pizzeria, a Merate (Lecco), dove tutto è iniziato. Ma per il dinamico pizzaiolo-panificatore-lievitista questo è periodo di grandi novità: lo scintillante lab di panificazione, il marchio "Famiglia Marasco"

Cristian Marasco orgoglioso davanti al bancone del

Cristian Marasco orgoglioso davanti al bancone della sua nuova bakery GranAria, in via A. De Gasperi 151 a Merate, Lecco

Da qualche settimana la giornata di Cristian Marasco comincia con un inebriante profumo di pane. È quello delle pagnotte e dei filoni di GranAria, il laboratorio di panificazione che il pizzaiolo ha aperto a Merate. Il nuovo locale si trova a un tiro di schioppo da La Grotta Azzurra, la “madre” delle tre pizzerie di famiglia dove il piccolo Cristian è cresciuto respirando quell’aria intrisa di farina che, ancora oggi, per lui è come una droga.

La passione e la curiosità di quel bambino di ieri incantato dal lievito è la stessa del Marasco di oggi. A fare la differenza è l’esperienza di anni e anni di lavoro con farina, sale, acqua e lievito madre, i pilastri di GranAria e di tutte le sue proposte: 5 tipologie di pane di cui 2 classiche, uno integrale con idratazione dell’85%, uno con farina evolutiva biologica e uno in stile nordico biologico; grissini con diverse farine, pizza al taglio alla romana con i topping più amati de La Grotta Azzurra e 3 proposte di focaccia, tra cui una morbidissima pugliese con il 40% di patata. A queste si aggiungono frollini, plum-cake e i grandi lievitati di Natale e Pasqua.

«Per me GranAria è un ritorno alle origini e, allo stesso tempo, uno slancio verso il futuro», dice Marasco che ha trasferito nel laboratorio a vista dietro il bancone tutta la produzione dei panetti per le sue pizzerie. E, naturalmente, la gestione dei suoi 3 lieviti accuditi come figli. Al lievito madre in corda dal quale da 20 anni hanno origine tutte le sue pizze - come la Marinara ai 4 pomodori (che stanno in infusione 6/7 ore con basilico, aglio e olio extravergine di oliva); o la "96 ore di lievitazione" - si sono aggiunti il solido in acqua che dal 2018 è il primo ingrediente per i grandi lievitati, e da quando ha preso vita il progetto GranAria anche il licoli, acronimo di "lievito madre in coltura liquida", all’80% di idratazione, partito da una coltura di farina, yogurt e miele, con il quale Marasco panifica.

Bontà by Cristian Marasco. Lui, classe 1978, è nato a Lecco da una famiglia di origini campane e cresciuto a “pizza e latte” impastando pizze nel ristorante di famiglia, sin dall’età di 7 anni, mettendosi in piedi su una cassetta dell’acqua. Negli anni ha accumulato esperienza nel settore (attraverso corsi e master di specializzazione), vinto premi in Italia e all’estero e fatto consulenze per altri. Oggi gestisce i tre ristoranti di famiglia con pizzeria a Merate, Bonate Sopra e a Garlate, dove il prodotto di punta è una pizza con 96 ore di lievitazione, a cui si è aggiunto un laboratorio di panificazione con vendita al pubblico, GranAria

Bontà by Cristian Marasco. Lui, classe 1978, è nato a Lecco da una famiglia di origini campane e cresciuto a “pizza e latte” impastando pizze nel ristorante di famiglia, sin dall’età di 7 anni, mettendosi in piedi su una cassetta dell’acqua. Negli anni ha accumulato esperienza nel settore (attraverso corsi e master di specializzazione), vinto premi in Italia e all’estero e fatto consulenze per altri. Oggi gestisce i tre ristoranti di famiglia con pizzeria a Merate, Bonate Sopra e a Garlate, dove il prodotto di punta è una pizza con 96 ore di lievitazione, a cui si è aggiunto un laboratorio di panificazione con vendita al pubblico, GranAria

«Vorrei che GranAria diventasse il laboratorio della gente e per la gente. Ogni giorno produrremo un pane e una focaccia diverse e saranno le preferenze dei nostri clienti a indirizzare la nostra produzione. Poi qui tutti quelli che entrano possono osservare il processo di produzione per il quale ci avvaliamo di macchine di ultima generazione a risparmio energetico e di materie prime di qualità», spiega ancora il pizzaiolo-panificatore-lievitista. In laboratorio sono allineati un forno a 3 camere, una sfogliatrice e un’impastatrice a braccia tuffanti Moretti Forni, oltre a una camera di lievitazione per non perdere mai il controllo della temperatura degli impasti, altre 3 impastatrici di cui una a spirale da 80 kg, 2 porzionatrici e un secondo forno elettrico a 2 camere.

Gli "strumenti di lavoro" di Marasco

Gli "strumenti di lavoro" di Marasco

Anche sulle materie prime le scelte di Cristian Marasco sono nette e tendono all’eccellenza. Le farine utilizzate sono del Molino Quaglia: c’è una Tipo 1 di grano germogliato utilizzata per il Campagnolo, e la farina Petra Evolutiva biologica siciliana, che è parte di un progetto del Molino che Marasco segue ormai da 4 anni per la complessità aromatica che questo prodotto regala al prodotto finito. Il sale è rigorosamente integrale marino di Trapani presidio Slow Food, il pomodoro e la mozzarella sono campani. «Usare materie prime eccellenti è un imperativo perché così si pone attenzione anche all’aspetto salutistico che – sottolinea Marasco – non bisogna mai dimenticare».

GranAria sarà anche una delle insegne di Famiglia Marasco, nuovo brand identificato con una M stilizzata che ricorda le montagne lecchesi, che radunerà tutte le attività del pizzaiolo-lievitista-panificatore, a partire da La Grotta Azzurra da cui è cominciato tutto. Fondata nel 1982 con una cinquantina di coperti per far conoscere i sapori della Campania, proprio in questi giorni compie 40 anni con una nuova Carta delle pizze che si declinerà anche in 5 impasti diversi.


Mondo pizza

Tutte le notizie sul piatto italiano più copiato e mangiato nel pianeta

a cura di

Mariella Caruso

Giornalista catanese a Milano, classe 1966. «Vado in giro, incontro gente e racconto storie su Volevofareilgiornalista» e per una quantità di altre testate. Inscalfibile

Consulta tutti gli articoli dell'autore