29-10-2019
La vera "avanguardia" sta nelle emozioni che una pizza suscita. Gli ingredienti sono la grande cura e studio per gli impasti, l'attenzione nella scelta della materia prima, etica e rispetto per la tradizione. A volte abbinamenti e metodi di cottura anche azzardati. Sono queste le conclusioni al termine del nostro viaggio ne La Città della Pizza, approdata sabato e domenica scorsi alla Fabbrica Orobia di Milano. Il format ideato da Vinòforum dedicato al prodotto più amato nel mondo aveva come filo conduttore "l'avanguardia" e metteva a confronto pizzaioli provenienti da tutta la penisola. Nessun limite alla fantasia e alla voglia di sperimentare è stato imposto ai maestri pizzaioli che, accanto alle intramontabili margherita o marinara, hanno proposto ai 20mila visitatori anche il proprio cavallo di battaglia e la "loro" pizza all'avanguardia. Complessivamente in due giorni sono state sfornate 17mila tra pizze e fritti.
Mario Moretti, ceo di Moretti Forni, a La Città della Pizza
Luciano Pignataro, Luca Pezzetta, Simone Lombardi, Pier Daniele Seu, Luciana Squadrilli
Errico Porzio della pizzeria Porzio
A sinistra, Attilio Albachiara dell'associazione Mani D'Oro. A destra, alcuni golosi a La Città della Pizza
Omar Abdel Fattahnel di Pane e Tempesta e Paolo De Simone di Da Zero
Tutte le notizie sul piatto italiano più copiato e mangiato nel pianeta
a cura di
classe 1968, giornalista professionista, corrispondente de Il Giorno dal 2000. Coautrice del libro Storie di cibo nelle terre di Expo. Poco addestrata ai fornelli, amante della buona cucina, adora raccontare le "anime" della tavola