26-07-2019

I ristoranti dell'estate: Liguria

Tra novità e conferme, quattordici insegne liguri, a Levante, a Ponente e a Genova, selezionate dalla Guida di Identità Golose

I giardini di Villa della Pergola, che ospita il r

I giardini di Villa della Pergola, che ospita il ristorante Nove, guidato da Giorgio Servetto

In queste settimane troverete su Identità Golose tutti i migliori ristoranti d'Italia nei luoghi di villeggiatura. Oggi esploriamo la Liguria

Nove a Villa Della Pergola (+39 0182 646140, via Privata Montagu, 9, Alassio (Savona), www.noveristorante.it)
Il Giardino del Piacere. A Villa della Pergola, nel contesto di uno dei giardini più belli d’Italia, l’arte è sempre stata di casa. Nel 1903 Edward Elgar vi compone una delle sue migliori pagine sinfoniche “In the South (Alassio)”, nel 1925 Alfred Hitchcock vi gira alcune scene del suo primo film “The Pleasure Garden”, e così via, fino ad arrivare all’odierno restauro ambientale su progetto di uno dei più grandi architetti di giardini viventi, Paolo Pejrone. Fa piacere notare che a corona della gloria passata e presente la nuova proprietà abbia avvertito l’esigenza di affiancare alla lussuosa residenza (Historical Suites Relais) un ristorante, il Nove, con sala e servizio di livello e con una cucina di sicuro valore, affidata a Giorgio Servetto. Leggi l'intera recensione di Gianni Revello

Claudio (+39 019 859750, via 25 Aprile 37, Bergeggi, Savona, www.hotelclaudiobergeggi.it)
Una cucina storica della Liguria più vivace (cosa non è facile da trovare nel territorio), gestita da una famiglia che mette a proprio agio gli ospiti, complice anche l'ampia terrazza sul mare, tra i panorami più scintillanti della Riviera. E oggi Claudio, che ha posto una pietra miliare nel buono ligure, sta dando spazio alla figlia Lara in cucina e al figlio Christian in sala, sempre sotto la sua supervisione. Indimenticabili tramonti da questo scorcio di paradiso sospeso, che sembra protendersi verso il mare, con l’isolotto di Bergeggi in fronte, che emerge dall’acqua cristallina, sono pari sono alla raffinata proposta marittima. Leggi l'intera recensione di Camilla Rocca

Salvo Cacciatori (+39 0183 293763, via Vieusseux 12, Imperia, ristorantesalvocacciatori.it/)
Situato nel cuore di Oneglia, Salvo Cacciatori racconta da 110 anni e 4 generazioni della stessa famiglia la storia delle tradizioni culinarie dell'imperiese. Nelle due sale, dirette mirabilmente da Enrico Calvi Salvo, spiccano tavoli apparecchiati finemente, tutti tranne due, lasciati in nudo legno per esaltarne la bellezza. In un'enorme cucina a vista, muovono passi sicuri i due giovani chef: Samuele Maio e Fabio Maiano, entrambi imperiesi ed entrambi reduci da tante esperienze nel mondo (Maio lo ricordiamo per esempio al Ratanà e da Giorgio Nava a Città del Capo). Sono tornati per portare una ventata di aria fresca alla città natale. Leggi l'intera recensione di Maresa Bisozzi

Impronta d'acqua

Impronta d'acqua

Impronta d'Acqua (+39 375 5291077, via Aurelia, 2121, Cavi di Lavagna (Genova), improntadacqua.com)
Ivan Maniago e il suo staff continuano una bella avventura iniziata nell’estate 2017: portare la cucina gastronomica nella provincia genovese di Levante, dove tanti sono gli ottimi ristoranti, ma pochissimi quelli che presentano al cliente la cucina gourmet che invece dovrebbe esserci, visti i prodotti che il territorio offre, dal mare alla campagna, dalla cacciagione al mondo verde. Situato lungo la via Aurelia che collega Sestri Levante a Chiavari, Impronta d’Acqua è per tutti i gusti, potendo scegliere tra 2 menu degustazione, uno di carne e uno di pesce, oppure 4 scelte per ogni portata, dall’antipasto ai secondi, solo i dolci hanno un’opzione in più. Leggi l'intera recensione di Chiara Nicolini 

Mimosa del Miramare The Palace (+39 0184 667601, corso Matuzia 9, Sanremo (Imperia), mimosarestaurant.it)
Sanremo, città della musica dei fiori e della buona cucina. E l’albergo Miramare Palace, una villa completamente ristrutturata in mezzo a palme centenarie, con una splendida vista sul Golfo. È la conchiglia che racchiude al suo interno una preziosa perla, il ristorante Mimosa. In cucina, alla testa di una giovane brigata, c’è Manuel Marchetta, un ragazzo che ha finalmente trovato il luogo in cui mettere le sue radici. Trentotto anni, dopo gli studi ha portato la sua “liguritudine” in giro per il mondo tornandone arricchito d’idee, profumi, tecniche. Legato alle sue origini, propone una cucina territoriale innovativa. Leggi l'intera recensione di Maresa Bisozzi

Il Marin di Eataly Genova (+39 010 8698722, calata Cattaneo, 15, Genova, genova.eataly.it)
Dice il saggio, non cinese, latino: «Primum vivere (...o bibere, ma è un'altra scuola) deinde philosophari». Il ristorante e la cucina del XXI secolo riescono a mantenere una presa sulla realtà se sono post-ideologici e fuori dalle categorie del secolo scorso. Il segreto è la flessibilità. Ci sono già in giro per il mondo casi anche illustri. Il Marin ne è un esempio nel cuore di una città che da troppo tempo mancava di una cucina che lasciasse il segno. Nel contesto luminoso della struttura sul Porto Antico, Marco Visciola riesce a proporre sia una cucina di ottima materia prima ittica (la giornaliera vasca del pescato), sia un'offerta alla carta o in degustazione, fino a una versione carta bianca, ed è quella più interessante. Leggi l'intera recensione di Gianni Revello 

Il Vescovado

Il Vescovado

La Brinca (+39 0185 337480, via Campo di Ne, 58, Ne (Genova), labrinca.it)
La Brinca compie quest’anno 30 anni, due in più dei fratelli Simone e Matteo, il primo in cucina e il secondo in sala , assieme a papà Sergio. Per i 30 anni del fùndego da vin Simone ha studiato un percorso di 7 portate che accompagnano alla scoperta dei piatti che hanno fatto de La Brinca uno dei migliori ristoranti dell’entroterra ligure. Ma se non si vuole un degustazione, si sceglie dalla carta: si inizia con Gli antipasti della nostra campagna, un gran bel mix di assaggi della tradizione, come i ravioli alla brace, o il Prebugiun, o la Baciocca di patate, o ancora gli immancabili Testaieu. Tra i primi piatti notevoli i Ravioli ripieni di erbette e Sarazzu, la ricotta vaccina della Val d’Aveto, conditi con una salsa di nocciole locali. Leggi l'intera recensione di Chiara Nicolini

Il Vescovado (+39.019.7499059, via Vescovado, 13, Noli, Savona, hotelvescovado.it)
Nelle stanze quattrocentesche del Palazzo Vescovile di Noli, raggiungibile con una minuscola funicolare che porta alla reception, si cela uno dei ristoranti più affascinanti della regione ligure. Si tratta del Vescovado, la creatura di Giuse Ricchebuono, un cuoco che ormai da molte stagioni è uno splendido interprete della cucina liigure e mediterranea più evoluta, con una visione capace di toccare i punti salienti e i sapori della tradizione locale a tavola, ma allo stesso tempo in grado di nutrirsi di misurati tocchi contemporanei. Leggi l'intera recensione di Gualtiero Spotti

A Spurcacciun-a del Mare Hotel (+39 019 862263, via Nizza 41r, Savona, aspurcacciun-a.it)
Simone Perata andata e ritorno. Dalla “Torretta” è partito per la sua prima esperienza in cucina a bordo delle navi della Marina e alla “Torretta” ritorna per dare un nuovo impulso a un Ponente Ligure bisognoso di nuovi slanci. In questo tragitto ha macinato tanti chilometri, tanta gavetta, tanti maestri illustri e successi d’equipe, come il conseguimento della terza stella al Lasarte, l’avamposto di Martin Berasategui in Catalogna. Ed è a Barcellona che i fratelli TiraniniPervinca e Claudio, da trent’anni alla guida dell’Mare Hotel, superba isola di vitalità, cultura e buon gusto che nobilita uno dei panorami più modesti della Riviera, hanno esercitato il diritto di riscatto e si sono riportati a casa Simone, 29enne ed in procinto di diventare sous-chef di Paolo Casagrande. Leggi l'intera recensione di Stefano Zambon

Le Cupole del Grand Hotel Bristol

Le Cupole del Grand Hotel Bristol

Le Cupole del Grand Hotel Bristol (+39 0185 273313, strada statale 1 - Via Aurelia, Rapallo (Genova), http://www.lecupole.eu/1/1/IT/Home_page.htm)
Dopo anni di calma piatta, la Liguria di Levante si stia piano piano risollevando. Tanti giovani che portano avanti il locale di famiglia, tanti altri che dopo anni di buona gavetta tornano nella loro terra d’origine per importare il buon gusto della tavola. E poi c’è Graziano Duca: ligure non di nascita ma d’adozione, dopo aver girovagato l’Italia e dopo una sosta allo Splendido di Portofino, decide di salire in cima a Le Cupole, il ristorante gastronomico del Grand Hotel Bristol alle porte di Rapallo, ancora sulla via Aurelia e quindi con una vista mozzafiato a 360° dal porto rapallino fino al faro di Portofino. Leggi l'intera recensione di Chiara Nicolini

Manuelina (+39 0185 74128, via Roma, 296, Recco (Genova), manuelina.it)
Focaccia al formaggio di Recco vuol dire Manuelina: dal 1885 punto di riferimento per la riviera di Levante e non solo. 132 anni fa era “solo” un’osteria, qualche piatto e la focaccia di Recco, ora prodotto Igp, da sempre realizzata con formaggio fresco da latte ligure, olio evo, farina manitoba 00 e la “personale manipolazione” di chi sta in cucina, prima Manuelina, adesso lo chef Marco Pernati, in quella cucina dal '90. Ma è dal secondo Dopoguerra che l’osteria, orfana di Manuelina e di sua figlia Vittoria, torna a essere un punto di riferimento per la “Genova bene” dell’epoca e il jet set internazionale che passa le vacanze nella vicino Portofino. In quegli anni Manuelina si “sdoppia”: nasce il ristorante gastronomico, parallelo alla focacceria, ma con una spinta in più nella scelta dei piatti. Leggi l'intera recensione di Chiara Nicolini

The Cook al Cavo (+39 010 9752674, vico Falamonica, 9r, Genova, thecookrestaurant.com)
Dopo 3 traslochi in 4 anni – Nervi e due volte ad Arenzano  - Ivano Ricchebono ha finalmente trovato pace e stabilità. Il cuoco che tiene alta la bandiera creativa di una città non certo avvezza a certe tavole, doveva per forza tornare a Genova. Lo ha fatto in centro storico, al Cavo, in un palazzo con magnifica sala. Uno staff di 7 persone pensa a far star subito in relax gli ospiti di 6 tavoli. Una volta seduti, i clienti non sanno se concentrarsi sugli affreschi del Seicento di Bernardo Strozzi o sui dipinti Crudo di pesce 2018 e Acciuga su tela, due degli antipasti che cominciano a raccontare il mestiere del cuoco, un signore a suo agio con pesci nobili o azzurri, da tempi non sospetti. Saper gestire il crudo significa anche sapere quali condimenti utilizzare, oltre al solito, classico giro d’olio extravergine. Leggi l'intera recensione di Gabriele Zanatta

Salvo Cacciatori

Salvo Cacciatori

Sarri (+39 0183 754056, lungomare Cristoforo Colombo, 108, Imperia - Borgo Prino, ristorantesarri.it)
Nell'antico borgo marinaro del Prino ha trovato ormai da qualche anno nuova casa il ristorante Sarri. Una grande sala accogliente, dall'aspetto informale, con tavoli di legno e una piantina di erbe aromatiche rimarca il fatto che, pur essendo sul mare, il legame con i profumi della terra è fondamentale. L'insegna è aperta tutto l'anno mentre in estate, se si prenota con largo anticipo, si può anche cenare nel piccolo dehors sul mare: pochi tavoli con lunghe e candide tovaglie bianche alla luce soffusa delle candele. Alessandra Pesce è la padrona di casa cordiale, precisa ed attenta alla cura di ogni dettaglio. Leggi l'intera recensione di Maresa Bisozzi

Cantine Cattaneo (+ 39 0185 487431, via Vicinale della Madonetta, 1, Sestri Levante (Genova), osteriacantinecattaneo.it)
Non pensate alla Baia del Silenzio o alle viette più affollate del piccolo centro di Sestri. Le Cantine Cattaneo si trovano altrove, sebbene a pochi minuti di distanza, in un vecchio cascinale tra orti e oliveti, riportato in vita con grande gusto da Nadia Massucco ed Enrico Bo. Il risultato è un ristorante caldo, accogliente, raffinato, lontanissimo da qualsiasi stereotipo da lungomare ligure. Lo chef Enrico Bo applica il medesimo gusto, sobrio e concreto, nella creazione di menu sempre golosi, in cui la sostanza convive senza difficoltà con la ricercatezza. L’esempio perfetto è un classico delle Cantine Cattaneo: il Piatto di crudi proposto come antipasto, che finisce per essere uno dei migliori che abbiamo mai assaggiato. Leggi l'intera recensione di Niccolò Vecchia


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