25-06-2022

Anguilla, meraviglia caraibica. Spiagge immacolate, creatività e grande cucina

L’Anguilla Culinary Experience ha portato alcuni dei migliori chef del mondo nell'isola delle Piccole Antille, un paradiso a cui Cristoforo Colombo diede questo nome per la sua forma stretta e allungata

Un arcobaleno su una delle splendide spiagge di An

Un arcobaleno su una delle splendide spiagge di Anguilla

La nuova edizione dell’Anguilla Culinary Experience, andato in scena dall’11 al 15 maggio sull’isola caraibica, racconta solo uno degli aspetti che attirano i viaggiatori a scoprire questo territorio Britannico d’Oltremare che emerge dal Mar dei Caraibi, la più a nord delle Isole Sopravento settentrionali, nelle Piccole Antille. Per cinque giorni il festival internazionale ha coinvolto chef da tutto il mondo per esperienze epicuree curate in numerosi resort, ville e ristoranti.

L’Anguilla Tourism Board ha portato la magica atmosfera dell’isola anche in Italia, grazie ad un roadshow di rilancio della destinazione, partito il 17 maggio, che dopo aver toccato diverse città italiane, ha visto Identità Golose Milano come scenario d’elezione e tappa finale dell’iniziativa, un grande evento nel capoluogo lombardo dove gli ospiti hanno avuto il piacere di gustare la cucina innovativa di Chiara Pavan, del ristorante stellato Venissa di Venezia.

Insieme all’Ufficio del Turismo di Anguilla rappresentato da Stefano De Paoli e Tiziana Gennari sono stati protagonisti anche prestigiosi members dell’isola a cominciare da Natalie Diaz di Altamer Villas, la collezione di ville di lusso situata a Shoal Bay West, ha riaperto da poco la Blue Diamond, una villa di 1.200 mq. E ancora, Marcello Scaccabarozzi di Belmond Cap Juluca, Chiara Nora di Carimar Beach Club e Shoal Bay Villas; Mariapaola Negrini di Zemi Beach House. Importante è stata la partecipazione delle agenzie di viaggio al primo evento importante dedicato ad Anguilla dopo la pandemia, a dimostrazione che è tornata la voglia di viaggiare ancora più di prima e che tutti desiderano tornare a visitare anche paesi lontani e poco conosciuti.

Un tuffo nel blu
Nascosta nel nord dei Caraibi, appena fuori dai sentieri battuti, Anguilla è una striscia sottile di corallo e calcare circondata dal verde e lambita da 33 spiagge, tra le più incantevoli al mondo, oltre dodici chilometri di splendida sabbia bianca e acque tranquille con colori che vanno dal turchese al blu cobalto. Un paradiso di 102 kmq, dalla forma stretta e allungata e proprio per questo si dice che Cristoforo Colombo la chiamò così.

Colonizzata dagli inglesi che vi si insediarono nel 1650, Anguilla fu incorporata in una singola Federazione con le vicine isole di Saint Kitts e Nevis all'inizio del XIX secolo da cui è ormai indipendente. Si raggiunge dalla costa orientale degli USA, i viaggiatori possono partire la mattina e arrivare a metà pomeriggio in tempo per una nuotata e per gustarsi un bellissimo tramonto.

Circa 25 km da est a ovest e quasi 5 km nel suo punto più largo, Anguilla è senza rilievi montuosi, bassa e di composizione calcarea e di corallo, coperta per lo più da rocce, querce sparse insieme a pochi altri alberi e qualche salina. La strada principale che attraversa l’'isola, rende facile attraversarla in auto in meno di mezz’ora. Tra le isole e isolotti situati nel territorio di Anguilla emergono dal mare anche Anguilita, Dog Island, Little Scrub Island, Pricly Pear, Sandy Island, Scrub Island, Seal Island e Sombrero.

Non solo mare. Anguilla è famosa per la creatività, passione, la gioia di vivere declinata in forme di arte, dalla musica, all’arte, dalla poesia alla danza. Tanti gli artisti da tutto il mondo che qui hanno cercato ispirazione, abbondano le gallerie d’arte, arte e musica sono al centro di un calendario ricco di eventi speciali, come l’Anguilla International Arts Festival, il Tranquility Jazz Festival e Moonsplash.

Mangiare ad Anguilla
Ad Anguilla, a differenza di molte altre isole caraibiche, la media dei ristoranti offre una cucina molto curata e con un ottimo rapporto qualità prezzo sia ai più alti che a quelli di medio/basso livello. La cultura della buona tavola si deve al susseguirsi negli anni di chef internazionali, alla guida dei ristoranti degli hotel di lusso e poi all’apertura di numerosi ristoranti in proprio, ecco perché ora si sceglie così tra locali che propongono cucina francese, creola, mediterranea di alto livello e qualità.

La maggior parte sono piccole insegne di casette anonime, propongono i cibi più comuni dell’isola, come le puntine di maiale e il pollo al barbecue; ottimo pesce ai ferri, solitamente red snapper e “mai mai”, aragoste e cray fish (piccole e squisite aragostine). E poi ci sono indirizzidi alta gamma come 20 Knots allo Zemi Beach, il Malliouhana, Pimms al Belmond Cap Juluca.

Cray fish

Cray fish


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a cura di

Elisabetta Canoro

Giornalista professionista, è consulente di Identità Golose, vice direttore di The CUBE Magazine e collaboratrice di AD Architectural Digest italia e Panorama. Autrice di guide e di libri editi da WhiteStar e Marco Polo

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