22-04-2016
La firma di Guglielmo IV di Baviera in calce al Reinheitsgebot ("Editto della Purezza"), ossia il decreto che stabilì il metodo canonico di produzione della birra. Era il 23 aprile 1516, esattamente 500 anni fa, domani
La birra compie mezzo millennio? Affermarlo è discutibile, perché si tratta di una delle bevande più antiche prodotte dall'uomo, risalente secondo gli storici al settimo millennio avanti Cristo, registrata nella storia scritta dell'antico Egitto e della Mesopotamia (dove pare sia nata anche la professione di birraio), mentre la prima testimonianza chimica nota è datata intorno al 3500-3100 a.C. D’altra parte, poiché quasi qualsiasi sostanza contenente carboidrati, come ad esempio zucchero e amido, può andare naturalmente incontro a fermentazione, è probabile che bevande simili siano state inventate l'una indipendentemente dall'altra da diverse culture in ogni parte del mondo.
Eppure proprio domani, 23 aprile, la bevanda festeggia gli anni. Tanti. Cinquecento per la precisione. Molti infatti non riconoscerebbero come “birra” ciò che hanno bevuto gli abitanti dell'Europa precedentemente: le prime birre contenevano ancora al loro interno i prodotti dai quali proveniva l'amido (frutta, miele, piante, spezie). Il luppolo fu menzionato per la prima volta solo nell'822 da un abate carolingio. Il decreto che stabilì per la prima volta nella storia un canone di produzione – dunque stabilendo in qualche modo quale fosse la vera birra – risale, appunto, al 23 aprile 1516, mezzo millennio fa.
Guglielmo IV, duca di Baviera
Ma come diceva il Reinheitsgebot, che il duca redasse a nella città di Ingolstadt? "Con questa ordinanza, noi decretiamo e proclamiamo, secondo l'Autorità della nostra provincia, che d'ora in avanti nel Ducato di Baviera, dalla campagna alle città e nei posti di mercato, sia applicata la seguente legge: dal giorno di San Michele (29 settembre) al giorno di San Giorgio (23 aprile) il prezzo per una misura (Mass) o una testa (Kopf) di birra non deve superare un Pfenning e dal giorno di San Giorgio al giorno di San Michele il prezzo per un Mass non deve superare i due Pfenning e quello per un Kopf i tre talleri (Heller). La violazione di questo decreto sarà punita così come sotto descritto. Chiunque può produrre birra oltre alla Marzen, ma è vietato venderla per più di un Pfenning per Mass. Inoltre, noi specialmente desideriamo che da questo momento in poi e dovunque, niente deve essere usato o addizionato per produrre birra che non sia orzo, luppolo ed acqua. Chiunque intenzionalmente disubbidisca a questo decreto sarà severamente punito dalla corte che ha giurisprudenza su di lui e gli verranno confiscati i barili di birra. Ogniqualvolta un locandiere acquisti birra al prescritto prezzo da qualche birreria, gli è permesso rivenderla ai contadini per un Heller in più al Mass o al Kopf di quanto menzionato sopra”.
Un francobollo celebrativo per i 450 anni dell'Editto della Purezza. Ora siamo a 500
Le cose sono cambiate nel 1992, anno dell'unificazione economica-commerciale europea, quando l'Europa costrinse Berlino ad adeguarsi alle normative comunitarie, che imposero l'import di qualsiasi tipo di birra. Il cambiamento di normativa non ha avuto particolari effetti sui costumi; nelle birrerie tedesche si continua a servire birra secondo il Reinheitsgebot.
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A cura della redazione di Identità Golose