22-01-2013

Insolite delizie marine

Scampi delle isole Far Oer, oloturie, stelle di mare. Cucinare inconsuete creature marine

Le gonadi delle stelle di mare possono essere boll

Le gonadi delle stelle di mare possono essere bollite, seccate, arrostite o fritte e poi mangiate. Circa 2/3 della superficie del pianeta è coperta d’acqua marina e il numero di specie commestibili che aspettano di essere scoperte o riscoperte è enorme

E gli oceani? Circa 2/3 della superficie del pianeta è rappresentata da acqua marina e il numero di specie commestibili che aspettano di essere scoperte o riscoperte è enorme. Durante quest’ultimo mesetto, il Nordic Food Lab ha avuto l’opportunità di esplorare le delizie del mondo marino, lavorando con pescatori e fornitori per aiutarli a promuovere le eccellenze, che spesso non sono le più scontate.

Così, dalle littorine littoree e le patelle (magari l’abalone del nord) raccolte sulle coste rocciose, ai ricci di mare artici pescati a mano, agli Scampi delle Far Oer, ci sono stati presentati un mucchio di ingredienti di lusso. Sono molto difficili da perfezionare attraverso una lavorazione e il più delle volte è meglio servirli molto semplicemente crudi o quasi crudi, lasciando risplendere il vero carattere degli ingredienti.

Aragoste delle Far Oer

Aragoste delle Far Oer

Una prelibatezza dell’Atlantico settentrionale, gli Scampi, sono un tesoro dolce e delizioso quando sono di ottima qualità ma possono facilmente arrivare agli chef già morti e surgelati da troppo tempo. Il piccolo arcipelago delle Isole Faroe, a metà strada tra la Scozia settentrionale e l’Islanda, è forse la patria degli scampi più grandi e più buoni del mondo. Pulire a crudo un esemplare vivo, permette di avere quello che è forse il più dolce sashimi che sia possibile mangiare. In realtà è possibile pulirli a crudo solo se sono ancora in vita, altrimenti un tuffo veloce nell’acqua bollente sarà necessario per separare la membrana dalla carne e quindi rendere possibile spellarli. In questo caso abbiamo servito le code sbollentate per 15 secondi con un’emulsione di ostrica e dragoncello e germogli di erba cipollina.

I ricci di mare, chiamati Uni in giapponese, sono deliziosi e anche molto interessanti da un punto di vista farmacologico. Molte specie di ricci contengono cannabinoidi, in particolare l’Anandamide, che ha dimostrato di produrre una sensazione al tempo stesso di felicità e di fame: e se i ricci fossero il perfetto principio per un pasto invernale? Trovare cose nuove o insolite da mangiare è uno dei nostri passatempi preferiti e i ricci ci piacciono così tanto che ci siamo chiesti cos’altro ci potesse essere nella stessa famiglia.

Uni, ricci di mare

Uni, ricci di mare

I ricci sono Echinodermi, un phylum di specie che include anche i cetrioli di mare e le stelle di mare. I cetrioli di mare sono allevati come alimento in quantità piuttosto grandi, soprattutto nel sud-est asiatico dove sono considerati una prelibatezza – anche se bisogna stare attenti a prepararli bene, senza ingerire le parti velenose. Lavorare con le stelle di mare ci ha emozionato parecchio. Anche in questo caso, le stelle di mare vengono mangiate – ma ne ho trovato traccia solo in Cina e a quanto pare vengono considerate soprattutto una novità, e vendute con gli scorpioni fritti e altre simili stranezze.
Ciò nonostante, possiamo dire che le stelle di mare offrono un’altra abbondante fonte di buon cibo? Durante i nostri test preliminari abbiamo scoperto che sia le gonadi che l’apparato digerente di diverse specie è commestibile, e che alcune specie pare abbiano un sapore migliore di altre.

Per il momento abbiamo bollito un certo numero di specie differenti, le abbiamo inoltre seccate nella loro interezza o abbiamo seccato i singoli organi, le abbiamo arrostite, fritte e mangiate crude e continueremo questa ricerca nel corso dell’anno per vedere come cambiano queste diverse specie col passare delle stagioni. Tuttavia, ecco un consiglio: molte specie di phylum Echinodermi contengono tossine che possono essere letali quindi prendetela con calma e fate le vostre ricerche per bene, prima di mettere qualsiasi cosa in bocca!


Nordic Food Lab

Gli esperimenti più interessanti condotti nel Department of food science di Copenhagen

a cura di

Ben Reade

Scozzese di Edimburgo, laureato all’Università di Scienze gastronomiche di Pollenzo, è a capo del Culinary Research and Development del Nordic Food Lab di Copenhagen

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