25-05-2003

Gioia Zenobi

Colonnella (Teramo) Le Marche del Nord sono strabelle e stranote, le Marche del Sud sono altrettanto belle ma meno note nei loro dettagli, figuriamoci la linea che separa l’unica regione con il nome al plurale dall’Abruzzo. Siamo lungo il corso del Tronto, da Ascoli verso il mare, sponda sinistra Marche, sponda destra Abruzzo, provincia di Teramo. Andiamoci: primo comune sulla spiaggia Martinsicuro, primo in collina Colonnella. Restiamo in quota, 303 metri e un ristoro di campagna, Zenobi, intitolato da Patrizia Corradetti alla memoria del suo primo marito Marcello Zenobi che un incidente in moto si portò via. Storia dura quella di questa marchigiana di Offida. Il secondo matrimonio si rivela quanto di più lontano ci possa essere da un’isola felice. A misura colma, Patrizia, che non era una cuoca, bensì una casalinga, molla tutto e decide di aprire un qualcosa a metà strada tra l’agriturismo e la trattoria in quella che da sempre era la casa dei Zenobi. L’aiuterà, meno di dieci anni fa, un rappresentante di attrezzature per la ristorazione, bravo a capire le potenzialità di una persona tosta, integra, appassionata. Le diede fiducia e ora ecco un autentico ristoro di campagna, come scritto sulla carta, che splende per un’acquolinosa fedeltà alla tradizione teramana con divagazioni nel mondo ascolano. Niente pesce. Bagnando i vari bocconi con un Montepulciano d’Abruzzo Lepore 2000 della stessa Colonnella, ho applaudito i salumi misti del salumificio Corona di Bruno Strada a Montemonaco (Ascoli), la caciotta di pecorino di De Remigis a Sant’Omero e le olive ripiene e i cremini ascolani fritti. I primi: chitarra abruzzese con polpettine di carne (che gli americani spaghetti with meatballs nascano da questo classico abruzzese?); pappardelle con sugo di papera; ceppe ovvero pasta (tipica di Civitella) ottenuta arrotolando l’impasto lungo un ferretto e poi servita o coi funghi in bianco o con il sugo di agnello; scrippelle ’mbusse teramane, sorta di crepes in brodo di gallina (il brodo di Patrizia è di commovente bontà). Purtroppo le virtù, zuppa fatta con 27 tipi diversi di verdure e legumi, viene eseguita un solo giorno all’anno, il 1° maggio. I secondi: agnello uovo e cacio, esecuzione leggendaria; pollo alla cacciatora, capra alla neretese ovvero con i peperoni; coratella di agnello alla teramana, con aglio, cipolla e maggiorana. per una dolce chiusura pizza dolce, zuppa inglese o torta nutella e panna. Patrizia è aiutata dai figli Cristina, Sandra e Marcello, il suo menù completo alla carta costa 25 euro, con il caldo si mangia all’aperto. .


Ristorante Zenobi in contrada Rio Moro Colonnella (Teramo)
Telefono: 0861.70581 E-mail: marcello.zenobi@tin.it
Chiusura: martedì

Cibi Divini

I ristoranti di tutto il mondo raccontati nel Giornale da Paolo Marchi dal febbraio 1994 all’inverno 2011. E dalla primavera per i lettori del sito identitagolose.it

a cura di

Paolo Marchi

nato a Milano nel marzo 1955, al Giornale per 31 anni dividendosi tra sport e gastronomia, è ideatore e curatore dal 2004 di Identità Golose.
blog www.paolomarchi.it
instagram instagram.com/oloapmarchi

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