Manetta in questo caso è un cognome, quello di Marco Manetta, chef e patron da dodici anni del ristorante che sul mare di Roseto degli Abruzzi porta il suo cognome. Entrambi abruzzesi e teramani, lui arriva dalle colline di Notaresco, la sua compagna, Maruska Fala, è invece rosetana. Autodidatti, Marco ha scelto la via salata, Maruska quella dolce e così si completano a vicenda. La scorsa primavera, in risposta a lockdown e pandemia, hanno aperto a poche decine di metri il Manetta Lab, telefono +39.338.3568916, rosticceria con asporto e delivery, oggi un realtà più strutturata affidata a Foad Achaab, sangue marocchino, un talento per sala e cantina, arrivato nove anni fa direttamente dalle Calandre della famiglia Alajmo a Rubano (Padova). Conseguenza pratica: per il vino ora ci si confronta con Cristiana Marchetti. E’ lei ad averci suggerito il Senzaniente, un Montepulciano d’Abruzzo biologico annata 2017, prodotto dall’azienda agricola Marina Palusci a Pianella (Pescara). Ottimo consiglio.

Marco Manetta al lavoro nella sua cucina in uno scatto pubblicato nella pagina facebook del suo ristorante a Roseto degli Abruzzi che porta il suo cognome
Davvero una piacevole sosta perché non ci si accomoda solo in una valida tavola di mare, ma anche per la cura nella scelta della materia prima e nella sua lavorazione e presentazione. Per chi come me vive a Milano, la cucina di mare esercita una forte attrazione. Credo succeda a tutti gli abitanti delle regioni e delle terre interne che l’associano a momenti di relax, svago, note lontano dal quotidiano. D’estate ancora di più, senza prestare molta attenzione a quello che arriva a tavola e a quello che ti viene detto, troppa retorica e anche diverse bugie. Non sempre e non ovunque, ma accade.
Il Manetta, tutto bianco, ha una bella sala interna e altri tavoli tutt’attorno grazie a un dehor che viene chiuso nei mesi freddi, quindi anche adesso. Non abbiamo a che fare con un indirizzo estivo, non è il bar-bistrot di uno stabilimento balneare, ma con un ristorante a tutti gli effetti, undici mesi all’anno. Pesce, fortissimamente pesce a iniziare dal benvenuto, un battuto di scampi e gamberi crudi, conditi con olio, lime e

Marco Maretta: Anellini acqua e farina rosè ai frutti di mare
pistacchi sbriciolati. Quindi la scelta dell’antipasto: Crudi, bolliti e caldi? Freddi e caldi? Fantasia di crudi? Ostriche? Le tartare? Insalata di mare espressa? Scampi bolliti o al ghiaccio? La scelta è caduta sui crudi, sette: scampo, pannocchia (cicciona e golosa come poche altre), mazzancolla, gamberi rossi, tonno, baccalà e seppia.
Poi subito il primo? Non ancora, una soave e gustosa insalata espressa di calamari e scampi sgusciati che ha preceduto due pietanze: il cavallo di battaglia del posto, Anellini acqua e farina rosè ai frutti di mare, e il carnoso Fusilloro Verrigni crema di alici, vongole, calamari, capperi di Pantelleria, granella di pane piccante. Ero tentato da tutto quanto in carta, e non accade spesso, avrei voluto anche provare il risotto. Però ho ben pochi ricordi felici a livello di risotti di mare, uno pure recente, perché rischiare quando si può sempre tornare con una diversa predisposizione mentale, meno condizionata?

La Zuppa inglese del ristorante Manetta, in pasticceria Maruska Fala
Ultima scelta salata con l’Arrosto spinato, esemplare: sogliola, spiedino di gamberi e calamari, san pietro, scampo e seppia. Infine il lato dolce, una superba Zuppa inglese, che non amo perché non mi entusiasmano alcol e liquori. Lo so, è un limite ma proprio per questo quando una zuppa inglese o un babà sono eseguiti a regola d’arte, gioisco come non mai.
Manetta, mare vivo e vero.
MANETTA
Via Somalia, 15
64026 Roseto degli Abruzzi (Teramo)
Telefono: +39.085.8941292 e 347.8353277
Chiusura: domenica sera e l’intero lunedì
Ferie: a novembre
Prezzi medi: antipasti 10/25; primi 16; secondi 22 e dolci 6 euro.
Menu degustazioni: due, 36 e 48 euro.