22-07-2021

Anteprima all’Hub di Identità Golose Milano per il progetto “rosa” di Pasqua Vigneti e Cantine

La cantina veronese ha presentato i suoi vini rosati "11 Minutes" e la limited edition “Y” by 11 Minutes, in abbinamento ai piatti creati dallo chef Edoardo Traverso

Riccardo Pasqua, amministratore delegato della Pa

Riccardo Pasqua, amministratore delegato della Pasqua Vigneti e Cantine, ha presentato all'Hub Identità Golose Milano i vini rosati della cantina, 11 Minutes e la limited edition "Y" by 11 Minutes

Dialogare con Riccardo Pasqua, amministratore delegato della Pasqua Vigneti e Cantine, a Identità Golose Milano, ci fa riflettere sul futuro del vino rosato in Italia. Se la storia narra della supremazia di mercato da parte dei rosé, tipici del sud della Francia è altrettanto corretto attualizzare la visione dei rosé italiani.

Il progetto veronese dei Pasqua sintetizza, perfettamente, un esercizio di stile:«96 anni di storia della mia famiglia ci devono far riflettere sul passato, ma è doveroso guardare al futuro- afferma Riccardo - Per me questi due vini rosati sono esattamente la rappresentazione nei calici di ciò che desideriamo comunicare: 11 Minutes e "Y" by 11 Minutes esprimono il nostro progetto di stile che si lega perfettamente al cibo. Non a caso abbiamo scelto Identità Golose Milano, primo Hub internazionale della gastronomia, per destagionalizzare il nostro rosato attestandone versatilità e convivialità, binomio fondamentale per far apprezzare questi vini».

In abbinamento ai vini rosati Pasqua , la cucina di Edoardo Traverso, resident chef del ristorante Identità Golose Milano

In abbinamento ai vini rosati Pasqua , la cucina di Edoardo Traverso, resident chef del ristorante Identità Golose Milano

Due vini che vanno raccontati insieme perché, per comprendere la genesi di “Y” occorre fare un salto indietro nel tempo e introdurre 11 Minutes entrato nel mercato con il millesimo 2016. «Prima del 2016 vivevo negli Stati Uniti- chiosa Pasqua-  era il 2012 e vedevo l’ascesa poderosa dei rosati provenzali, un vero life style e non legato alla stagione più fresca dell’ anno. Mi sono domandato se il nostro paese e il mio territorio, io sono veronese, potesse misurarsi per creare quell’immagine del rosato, fresco, conviviale, immediato. Immaginavo quanto il nostro Lago di Garda, massima espressione di un microclima ideale per questo tipo di vini,  potesse creare un grande vino rosato. Il primo lavoro è stato quello di fare uno scouting di vitigni per creare un rosé verticale, sapido e soprattutto longevo.

Ecco la scelta della Corvina Veronese e del Trebbiano di Lugana, ma era fondamentale inserire altre due uve, a bacca rossa, come il Syrah e il Carménère. Per 11 Minutes abbiamo creato una vera e propria cuveé delle uve in pressa, direttamente, che in soli 11 minuti di contatto delle bucce con il mosto crea questo rosato. Una bottiglia che abbiamo dedicato ad uno dei più grandi artisti veronesi, Catullo. Un poeta  audace che aveva una tenuta nell’ area geografica di provenienza delle uve. Volevamo gridare al mondo che l’ Italia può fare un rosé gastronomico. Non vi nascondo che fui molto criticato per questa uscita. Tuttavia, andammo dritti per la nostra strada con convinzione e la storia ci ha dato ragione. Oggi è uno dei vini simbolo della nostra cantina, posizionato in molte tavole intorno al mondo del fine ding. Dopo cinque anni ci sentivamo pronti per scrivere il prossimo capitolo di 11 Minutes, un passaggio evolutivo naturale che genera un rosato più strutturato».

Per 11 Minutes è stato studiato un blend di Corvina Veronese, il Trebbiano di Lugana,  ma anche altre due uve a bacca rossa, il Syrah e il Carménère. Una vera e propria cuveé delle uve in pressa, che in soli 11 minuti di contatto delle bucce con il mosto, crea questo rosato. Una bottiglia dedicata a uno dei più grandi artisti veronesi, Catullo, che aveva una tenuta nell’ area geografica di provenienza delle uve

Per 11 Minutes è stato studiato un blend di Corvina Veronese, il Trebbiano di Lugana,  ma anche altre due uve a bacca rossa, il Syrah e il Carménère. Una vera e propria cuveé delle uve in pressa, che in soli 11 minuti di contatto delle bucce con il mosto, crea questo rosato. Una bottiglia dedicata a uno dei più grandi artisti veronesi, Catullo, che aveva una tenuta nell’ area geografica di provenienza delle uve

Y viene prodotto in sole trentasettemila bottiglie con una distribuzione del 90% all’ estero e il 10% nel nostro Paese. Per “Y” il blend si concentra su 3 uve: Corvina Veronese, Trebbiano di Lugana e Carménère. L’uva a bacca bianca subisce una macerazione di una notte mentre le uve a bacca rossa sono lavorate insieme nella pressa. Le bucce restano a contatto con il mosto per circa un’ora e seguono un affinamento, di 4 mesi circa, in barrique di rovere francese.

La Y greca in modo simbolico rappresenta il dna di questo vino. La ipsilon si compone di 3 parti proprio come  i tre vitigni del blend, e,  il centro delle lettera ne evidenzia l‘equilibrio, uve con caratteristiche opposte tra di loro ma perfettamente in equilibrio in bottiglia.

"Y" by 11 Minutes di Pasqua Vigneti e Cantine

"Y" by 11 Minutes di Pasqua Vigneti e Cantine

La famiglia Pasqua è sempre al passo con i tempi con una leva sulla parte innovativa, specie in cantina. Un esercizio perfetto visto che l’ Amarone è un vino di tecnica, per eccellenza, ma questi rosati esprimono il Made in Italy dallo stile moderno. Siamo di fronte a un' azienda che vuole scrivere una nuova storia enologica più moderna, hanno chiuso un 2020 con un risultato d’ esercizio importante e, non avendo fatto fiere di settore, hanno investito moltissimo sul digitale. Qualche mese fa, proprio “Y” venne presentato con un evento digitale internazionale in streaming collegando quindicimila persone da tutto il mondo. Se gli Stati Uniti restano uno dei mercati di riferimento per l’ azienda veronese, la Cina, in particolare, rappresenta un obiettivo di business.

«E’ una grande opportunità per il vino italiano, non solo della mia azienda. L’accordo bilaterale fiscale tra il vino australiano e la Cina è giunto al capolinea quindi il vino italiano può avere il vantaggio di guadagnarsi una grande fetta di mercato. Immaginiamo dinamiche di business diverso dal resto del mondo. Il consumo pro capite è basso ma la popolazione immensa, questo genera dati significativi. Noi continueremo ad investire in Cina perché siamo convinti sia un mercato del futuro. Il vino italiano in Cina pesa un decimo di quello francese, si beve prevalentemente vino rosso ma è un dato che ci deve far riflettere».


In cantina

Storie di uomini, donne e bottiglie che fanno grande la galassia del vino, in Italia e nel mondo

a cura di

Cinzia Benzi

laureata in psicologia, è stata rapita dalla galassia di Identità Golose. Se lo studio del vino è la sua vita, la vocazione di buongustaia è una scoperta in evoluzione

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