09-04-2021

La storia di Giuseppe Cipolla, vignaiolo per vocazione, e il suo sogno Passofonduto nella Valle del Platani

Nelle campagne di Agrigento nasce una nuova etichetta. Dietro la quale c'è la passione di un ex-impiegato, che ha lasciato la città per creare una delle rarissime realtà vitivinicole dell’area

Giuseppe Cipolla. Lavorava in città, l'ha las

Giuseppe Cipolla. Lavorava in città, l'ha lasciata (senza rimpianti) per dedicarsi completamente alla sua passione per la vitivinicoltura, che dopo studio, prove e tentativi, è diventata un mestiere

Cede la strada agli alberiGiuseppe Cipolla, vignaiolo per vocazione nell’entroterra sicano tra le contrade Le Robbe e Passofonduto, un lembo di terra non lontano dalla Valle del Platani, nelle campagne di Agrigento. In questo segmento di Sicilia preistorico e provinciale la luce è potenziata dalla rifrazione sui suoli bianchissimi dove affiorano marna e gesso, in sottofondo la voce del fiume che si ingrossa mentre s’approssima a fine corsa verso quel mare dal profumo d’Africa.

Il titolo della raccolta di poesie dello scrittore e paesologo Franco Arminio cattura la gentilezza e la resilienza praticata dal neoproduttore agrigentino: gli alberi della similitudine sono quelle viti allevate ad alberello e impiantate a una a una saldamente ai quei suoli calcarei argillosi che storicamente sono state cave solfifere, pascoli e seminativi.

I vigneti di Passofonduto

I vigneti di Passofonduto

Qui la vigna è un’invenzione di Cipolla che con determinazione e in un lasso di tempo di circa un decennio ha messo in piedi una delle rarissime realtà vitivinicole dell’area; una risposta chiara e decisa alla chiamata contadina che, in modo graduale ma sempre più totalizzante, gli ha fatto lasciare il posto da impiegato in città (senza rimpianti) per dedicarsi completamente a quella passione che dopo studio, prove e tentativi, è diventata un mestiere.

L’asperità del terreno geologicamente segnato dalla morfologia dei calanchi e dai blocchi di sale, argilla e calcare è anche una ricchezza facile da ritrovare nella complessità dei vini artigianali di Passofonduto. I vitigni sono gli autoctoni della tradizione siciliana: nero d’avola, grillo, catarratto, e lo stile è quello spirito libero ed eclettico che distingue il produttore.

Giuseppe Cipolla all'opera

Giuseppe Cipolla all'opera

La scommessa è aperta. Avviare un’attività in questo 2021 non è soltanto una sfida personale, ma un atto di grande fiducia verso un territorio che sta cercando la sua rivincita per riscattarsi dall'abbandono. E forse comincia a vedersi un’inversione di tendenza, proprio grazie a chi crede come questo distretto conservi ancora una bellezza e una qualità di vita incomparabile all’urbanizzazione.

«Abbiamo bisogno di contadini, di poeti, gente che sa fare il pane, che ama gli alberi e riconosce il vento - scrive Arminio nella sua opera - Oggi essere rivoluzionari significa togliere più che aggiungere, rallentare più che accelerare, significa dare valore al silenzio, alla luce, alla fragilità, alla dolcezza».


In cantina

Storie di uomini, donne e bottiglie che fanno grande la galassia del vino, in Italia e nel mondo

a cura di

Valeria Lopis

classe 1979, nata all’ombra del vulcano, il vino e la biodiversità dell’Etna sono i primi naturali contatti con il mondo enologico che la travolge e la appassiona sin da piccola. Giornalista, Donna del Vino e sommelier con un palato goloso e curioso che la spingono verso viaggi del gusto, nei quali a essere assaporato è anche il paesaggio

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